martedì 30 ottobre 2018

Logano all'ultima staccata


Finisce a ruotate il primo appuntamento del Round of 8, la "semifinale" della Monster Energy NASCAR Cup Series 2018.
Nello short track di Martinsville é successo di tutto e di più dopo due Stage controllate da Hamlin #11 e Logano #22, rispettivamente conquistatori della prima e della seconda frazione di gara.
La Final Stage ha visto Truex Jr #78 avvicinarsi con gran ritmo alla vetta del gruppo mentre davanti Keselowski #2 prendeva la leadership ai danni del compagno Logano.
La Caution, entrata per un principio di incendio sulla #66, ha rimescolato le carte con Logano, Hamlin, Ky. Busch e Truex che sono rientrati in lotta per il successo.
Dopo il restart, Logano ha ripreso la vetta mentre dietro Kyle Busch #18 balzava secondo seguito da Truex #78.
Il campione 2017, mai vincitore in questa tipologia di tracciato, é stato abile a beffare Busch all'ultima ripartenza dovuta al testacoda di Bowyer #14.
Truex si é lanciato a caccia di Logano che, dopo un paio di doppiaggi sfortunati, ha dato vita ad un splendido side by side con il leader della gara.
Dopo diversi giri appaiati, all'inizio dell'ultimo giro Truex ha sferrato la mossa decisiva alla prima staccata e, una volta passato, ha ricevuto da Logano una spinta all'ultima curva.
I due si sono scomposti ed hanno tagliato il traguardo quasi di traverso mentre Hamlin approfittatava della situazione per chiudere secondo, alle spalle di Logano che accede diretto alla finale di Miami.
Una mossa, quella di Logano, che ha fatto infuriare Truex che ha promesso vendetta sostenendo che lui, nelle fasi di battaglia, é sempre stato leale.
Nella classifica della Chase il pilota #78 si trova a 25 punti di margine dalla linea di salvezza a pari punti con Harvick #4.
46 lunghezze di margine permettono a Busch di stare relativamente tranquillo mentre rischiano l'eliminazione Ku. Busch #41 (-25), Elliot #9 (-31), Bowyer #14 (-42) ed Armirola (-50).
Bel fine settimana da parte di Newman #31, Suarez ed il già citato Keselowski #2 mentre finisce senza nulla di fatto la prova di Larson #42, lasciato a piedi dalla sua auto.
Settimana prossima si torna in Texas per il terzultimo evento della NASCAR.



United chiude in bellezza, RLR e Proton festeggiano



Si chiude la European Le Mans Series con una magica 4H di Portimão tiratissima fino all'ultima curva.
Dopo una prima parte di gara comandata dalla Oreca #29 di Jamin/Ragues/Pantiatici, la prova ha visto la rimonta della #47 del Team Villorba Corse grazie a Nasr.
Verso la metà gara,abbiamo visto il primo colpo di scena con la #29 rallentata da un problema tecnico mentre la rivale #47 perdeva terreno con Sarnagiotto/Lacorte.



Le due auto dell'United Autosport hanno preso la vetta con Owen/de Sadeleer/Boyd #32 condurre seguiti da Hanson/Albuquerque #22, successivamente al comando.
Nelle ultime battute, la vettura #23 di Buret/Canal/Stevens, dopo aver beffato la #32, ha provato ad attaccare la leadership della #22 chiudendo la prova a due decimi dal padrone di casa Albuquerque. G-Drive #26 completa la stagione al quarto posto davanti alla #24 del team Racing Engineering, vincitore nell'opening race al Paul Ricard.
Graff e le varie Dallara completano l'anno senza un successo a differenza della scorsa stagione.



In LMP3 é successo di tutto e di più con una 4H condizionata da parecchi errori.
L'Inter Europool Competition #13 ha portato a casa la prima vittoria in LMP3 grazie alla strepitosa prestazione da parte di Smiechovski/Hippe.
Ecurie Ecosse/Nielsen #7 con Noble/Capadia/Olsen C. hanno portato a casa il secondo posto davanti alla #3 di Unied Autosport portata in pista da Wells/Grist/Bell.
Alla #15 di RLR MSport, con Farano/van Uitert/Garofall, é bastato il quinto posto per conquistare la serie continentale con solo 7 lunghezze sulla giá citata #13.
Chiudono male la stagione i team Eurointernetional #11, Ultimate #17 ed YMR, a secco di vittorie.



Super festa in casa Roda per un titolo tutto in famiglia grazie a Gianluca Roda e Giorgio Roda, nuovi campioni GTE con la Porsche 911 RSR, all'esordio nella serie europea.
I due, aiutati come da Cairoli, impossibilitato però a vincere il titolo a causa della mancata partecipazione alla prova di Monza, hanno avuto una 4H non molto fortunata a partire dalla staccata suicida di Cameron che, nelle prime fasi, ha buttato in testacoda l'incolpevole Gianluca.


Ripartito, Roda ha ripreso la leadership prima che il team sia stato costretto ad una sosta più lunga del previsto per sistemare il posteriore della sua Porsche.
La vettura #88 ha completato al terzo posto alle spalle della Ferrari #66 di Griffin/Macdowall/Molina, sanzionata in gara per aver fatto girare la LMP3 #17.
Primo posto per Ried/Olsen/Dienst, finalmente vincitori dopo la disfatta di Spa quando la #77 finì a muro.
Un finale di stagione che ha completato una bellissima annata che ha visto bagare in tutte le classi.



Hamilton mette la 5°



Con una gara tranquilla e senza molti colpi di scena si chiudono con due prove di anticipo i giochi per il titolo piloti che per la quinta volta va in casa Hamilton.
Il pilota di casa Mercedes, dopo uno start pazzesco, non ha perso occasione per beffare Ricciardo mentre Verstappen, all'interno della T1, manteneva la leadership. Partito dalla seconda piazza, Verstappen ha mantenuto la vetta fino alla fine della prova mentre dietro Hamilton, con una strategia non perfetta, veniva passato da Vettel e Raikkonen che conquistavano la seconda e terza piazza finale.
Il risultato di Vettel ha incoronato definitivamente Lewis Hamilton che con il quarto posto finale si lauera campione del mondo raggiungendo il numero di successi di Fangio e portandosi a soli due titoli da Schumacher.
Bottas, Hulkenberg e Leclerc hanno completato la top 7 mentre prestazione negativa per le due Haas.
Ritiro per il padrone di casa Perez, per Alonso e ancora un volta per Ricciardo, salutato dalla sua Red Bull dopo aver sigillato la pole il sabato con un giro pauroso.
Tra due settimane si torna in pista sul tracciato di Interlagos.



Audi vince, Vautier porta a casa il titolo



Errori, toccate, incidenti e sorpassi hanno chiuso alla grande l'Intercontinental GT Challenge che incorona Vautier nuovo campione della categoria grazie al terzo posto sul tracciato di Laguna Seca.
Il successo é andato alla Audi #29 di van der Linde K./Haase/Mies con cinque secondi di gap sulla Audi #19 con Frinjs/Vanthoor D./Winkelhock.
Vautier, per questa gara in coppia con Bühk/Engel, ha battuto nella lotta per il titolo il compagno Marciello.
La vettura #43 di Marciello/Götz/Williamson ha buttato la gara con vari errori tra cui  la foratura all'Andretti Hairpin dopo un contatto con un'Audi.
Ottimo fine settimana per la Bentley #8 di Soulet/Soucek/Abril, a lungo al comando, mentre chiude al quarto posto Overall la Porsche #911 di Dumas/Makowiecki/Werner per il team Wright Motorsport.
Deludono le Mclaren del K- Pax Racing e la Porsche #54 del Black Swan Racing da cui ci si attendeva più che un misero decimo posto.
Una gara molto equilbrata anche se, rispetto alle altre tre prove del campionato, c'é ancora molto da lavorare per raggiungere una entry list ricca di GT3 e meno GT4 o adirittura TCR.



Ammermüller si conferma campione



Si chiude in Messico la Porsche Mobil 1 Supercup con Michael Ammermüller nuovo campione della categoria grazie a due mediocri prestazioni di Preining e Yelloly.
Entrambe le prove sono state vinte da Andlauer che nella prima gara ha preceduto sul traguardo Ammermüller e Preining mentre ten Voorde chiudeva settimo a causa di un jump start che gli ha tolto la possibilità di vincere.
Yelloly e van Lagen si sono ben difesi precedendo sul traguardo Latorre.
La gara 2 é stata decisa al primo giro con Andlauer che ha preso da subito la redini della corsa mentre dietro Preining, costretto a tagliare una S, si avvantaggiava troppo sui rivali e veniva sanzionato con 3 secondi da aggiungere al tempo finale.
L'austriaco ha provato ad attaccare la vetta passando Ammermüller e Yelloly nel giro di pochi passaggi.
I 3 secondi di Preining hanno riportato sul podio Yelloly ed Ammermüller che per soli 3 decimi passa il compagno e porta a casa il secondo titolo della carriera.
Bene Perera, Drudi ed Ashkanani che chiude un discreto campionato.
Lechner chiude una stagione al top con la conferma di essere il team da battere.



Tarquini allunga in classifica



Potrebbe essere decisiva la gara di Suzuka per la conquista del titolo che vede Tarquini allungare in campionato con 39 lunghezze di vantaggio su Muller che, nell'ultima prova, non ha fatto meglio del 21° posto mentre il rivale conquista il quinto sigillo stagionale.
Comte e Ceccon chiudono il podio rispettivamente con Peugeot e Alfa Romeo, protagoniste di tutto il fine settimana.
Sabato mattima é stata la Giulietta di Ceccon a vincere per la prima volta nella serie battendo sul finale la 308 di Comte e la Hyundai di Mueller che accorciava il gap da Tarquini, ottavo al traguardo.
Domenica mattina é tornato sul gradino più alto del podio Rob Huff davanti ad Oriola e Michelisz, questa stagione in netta difficoltà.
Chi ha avuto un fine settimana pessimo é stato Ted Bjork che, con un ottavo posto come risultato migliore, scende a 238 punti contro le 291 del Cinghio.
A Suzuka non sono mancate discrete prove da parte di Oriola, Bennani e Panis, unica Audi competitiva.
Ancora lontano dalla top 10 Tiago Monteiro che speriamo torni presto nella parte alta del gruppo, dove merita di stare.
A metà novembre le ultime tre gare nella storica location di Macau.



Zampieri/Altoé campioni all'ultima prova



Zampieri ed Altoé conquistano il titolo Italiano GT dopo la la decisiva gara 2 sul tracciato del Mugello vinta dal duo Baruc/Treluyer.
Altoé/ Zampieri hanno chiuso secondi davanti alla Huracan #16 di Postiglione/Basz e alla #26 di Giammaria/Bortolotti.
Solo settima la Ferrari del team Baldini che con Fisichella/Gai ha pagato a caro prezzo l'handicap di tempo maturato dopo la vittoria nella gara del sabato dove per soli 6 decini hanno battuto la M6 GT3 di Comandini/Koebolt e le difficoltà della loro 488 a correre sull'acqua.
Baruc/Treluyer hanno completato il podio di gara 1 mentre al quarto posto si classificava la Lamborghini #63 dei giá citati Altoé/Zampieri.
























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