Finisce a ruotate il primo appuntamento
del Round of 8, la "semifinale" della Monster Energy NASCAR
Cup Series 2018.
Nello short track di Martinsville é
successo di tutto e di più dopo due Stage controllate da Hamlin #11
e Logano #22, rispettivamente conquistatori della prima e della
seconda frazione di gara.
La Final Stage ha visto Truex Jr #78
avvicinarsi con gran ritmo alla vetta del gruppo mentre davanti
Keselowski #2 prendeva la leadership ai danni del compagno Logano.
La Caution, entrata per un principio di
incendio sulla #66, ha rimescolato le carte con Logano, Hamlin, Ky.
Busch e Truex che sono rientrati in lotta per il successo.
Dopo il restart, Logano ha ripreso la
vetta mentre dietro Kyle Busch #18 balzava secondo seguito da Truex
#78.
Il campione 2017, mai vincitore in
questa tipologia di tracciato, é stato abile a beffare Busch
all'ultima ripartenza dovuta al testacoda di Bowyer #14.
Truex si é lanciato a caccia di Logano
che, dopo un paio di doppiaggi sfortunati, ha dato vita ad un
splendido side by side con il leader della gara.
Dopo diversi giri appaiati, all'inizio
dell'ultimo giro Truex ha sferrato la mossa decisiva alla prima
staccata e, una volta passato, ha ricevuto da Logano una spinta
all'ultima curva.
I due si sono scomposti ed hanno
tagliato il traguardo quasi di traverso mentre Hamlin approfittatava
della situazione per chiudere secondo, alle spalle di Logano che
accede diretto alla finale di Miami.
Una mossa, quella di Logano, che ha
fatto infuriare Truex che ha promesso vendetta sostenendo che lui,
nelle fasi di battaglia, é sempre stato leale.
Nella classifica della Chase il pilota
#78 si trova a 25 punti di margine dalla linea di salvezza a pari
punti con Harvick #4.
46 lunghezze di margine permettono a
Busch di stare relativamente tranquillo mentre rischiano
l'eliminazione Ku. Busch #41 (-25), Elliot #9 (-31), Bowyer #14 (-42)
ed Armirola (-50).
Bel fine settimana da parte di Newman
#31, Suarez ed il già citato Keselowski #2 mentre finisce senza
nulla di fatto la prova di Larson #42, lasciato a piedi dalla sua
auto.
Settimana prossima si torna in Texas
per il terzultimo evento della NASCAR.
United chiude in bellezza, RLR e Proton
festeggiano
Si chiude la European Le Mans Series
con una magica 4H di Portimão tiratissima fino all'ultima curva.
Dopo una prima parte di gara comandata
dalla Oreca #29 di Jamin/Ragues/Pantiatici, la prova ha visto la
rimonta della #47 del Team Villorba Corse grazie a Nasr.
Verso la metà gara,abbiamo visto il
primo colpo di scena con la #29 rallentata da un problema tecnico
mentre la rivale #47 perdeva terreno con Sarnagiotto/Lacorte.
Le due auto dell'United Autosport hanno
preso la vetta con Owen/de Sadeleer/Boyd #32 condurre seguiti da
Hanson/Albuquerque #22, successivamente al comando.
Nelle ultime battute, la vettura #23 di
Buret/Canal/Stevens, dopo aver beffato la #32, ha provato ad
attaccare la leadership della #22 chiudendo la prova a due decimi dal
padrone di casa Albuquerque. G-Drive #26 completa la stagione al
quarto posto davanti alla #24 del team Racing Engineering, vincitore
nell'opening race al Paul Ricard.
Graff e le varie Dallara completano
l'anno senza un successo a differenza della scorsa stagione.
L'Inter Europool Competition #13 ha
portato a casa la prima vittoria in LMP3 grazie alla strepitosa
prestazione da parte di Smiechovski/Hippe.
Ecurie Ecosse/Nielsen #7 con
Noble/Capadia/Olsen C. hanno portato a casa il secondo posto davanti
alla #3 di Unied Autosport portata in pista da Wells/Grist/Bell.
Alla #15 di RLR MSport, con Farano/van
Uitert/Garofall, é bastato il quinto posto per conquistare la serie
continentale con solo 7 lunghezze sulla giá citata #13.
Chiudono male la stagione i team
Eurointernetional #11, Ultimate #17 ed YMR, a secco di vittorie.
Super festa in casa Roda per un titolo
tutto in famiglia grazie a Gianluca Roda e Giorgio Roda, nuovi
campioni GTE con la Porsche 911 RSR, all'esordio nella serie europea.
I due, aiutati come da Cairoli,
impossibilitato però a vincere il titolo a causa della mancata
partecipazione alla prova di Monza, hanno avuto una 4H non molto
fortunata a partire dalla staccata suicida di Cameron che, nelle
prime fasi, ha buttato in testacoda l'incolpevole Gianluca.
Ripartito, Roda ha ripreso la
leadership prima che il team sia stato costretto ad una sosta più
lunga del previsto per sistemare il posteriore della sua Porsche.
La vettura #88 ha completato al terzo
posto alle spalle della Ferrari #66 di Griffin/Macdowall/Molina,
sanzionata in gara per aver fatto girare la LMP3 #17.
Primo posto per Ried/Olsen/Dienst,
finalmente vincitori dopo la disfatta di Spa quando la #77 finì a
muro.
Un finale di stagione che ha completato
una bellissima annata che ha visto bagare in tutte le classi.
Hamilton mette la 5°
Con una gara tranquilla e senza molti
colpi di scena si chiudono con due prove di anticipo i giochi per il
titolo piloti che per la quinta volta va in casa Hamilton.
Il pilota di casa Mercedes, dopo uno
start pazzesco, non ha perso occasione per beffare Ricciardo mentre
Verstappen, all'interno della T1, manteneva la leadership. Partito
dalla seconda piazza, Verstappen ha mantenuto la vetta fino alla fine
della prova mentre dietro Hamilton, con una strategia non perfetta,
veniva passato da Vettel e Raikkonen che conquistavano la seconda e
terza piazza finale.
Il risultato di Vettel ha incoronato
definitivamente Lewis Hamilton che con il quarto posto finale si
lauera campione del mondo raggiungendo il numero di successi di
Fangio e portandosi a soli due titoli da Schumacher.
Bottas, Hulkenberg e Leclerc hanno
completato la top 7 mentre prestazione negativa per le due Haas.
Ritiro per il padrone di casa Perez,
per Alonso e ancora un volta per Ricciardo, salutato dalla sua Red
Bull dopo aver sigillato la pole il sabato con un giro pauroso.
Tra due settimane si torna in pista sul
tracciato di Interlagos.
Audi vince, Vautier porta a casa il
titolo
Errori, toccate, incidenti e sorpassi
hanno chiuso alla grande l'Intercontinental GT Challenge che incorona
Vautier nuovo campione della categoria grazie al terzo posto sul
tracciato di Laguna Seca.
Il successo é andato alla Audi #29 di
van der Linde K./Haase/Mies con cinque secondi di gap sulla Audi #19
con Frinjs/Vanthoor D./Winkelhock.
Vautier, per questa gara in coppia con
Bühk/Engel, ha battuto nella lotta per il titolo il compagno
Marciello.
La vettura #43 di
Marciello/Götz/Williamson ha buttato la gara con vari errori tra
cui la foratura all'Andretti Hairpin dopo un contatto con
un'Audi.
Ottimo fine settimana per la Bentley #8
di Soulet/Soucek/Abril, a lungo al comando, mentre chiude al quarto
posto Overall la Porsche #911 di Dumas/Makowiecki/Werner per il team
Wright Motorsport.
Deludono le Mclaren del K- Pax Racing e
la Porsche #54 del Black Swan Racing da cui ci si attendeva più che
un misero decimo posto.
Una gara molto equilbrata anche se,
rispetto alle altre tre prove del campionato, c'é ancora molto da
lavorare per raggiungere una entry list ricca di GT3 e meno GT4 o
adirittura TCR.
Ammermüller si conferma campione
Si chiude in Messico la Porsche Mobil 1
Supercup con Michael Ammermüller nuovo campione della categoria
grazie a due mediocri prestazioni di Preining e Yelloly.
Entrambe le prove sono state vinte da
Andlauer che nella prima gara ha preceduto sul traguardo Ammermüller
e Preining mentre ten Voorde chiudeva settimo a causa di un jump
start che gli ha tolto la possibilità di vincere.
Yelloly e van Lagen si sono ben difesi
precedendo sul traguardo Latorre.
La gara 2 é stata decisa al primo giro
con Andlauer che ha preso da subito la redini della corsa mentre
dietro Preining, costretto a tagliare una S, si avvantaggiava troppo
sui rivali e veniva sanzionato con 3 secondi da aggiungere al tempo
finale.
L'austriaco ha provato ad attaccare la
vetta passando Ammermüller e Yelloly nel giro di pochi passaggi.
I 3 secondi di Preining hanno riportato
sul podio Yelloly ed Ammermüller che per soli 3 decimi passa il
compagno e porta a casa il secondo titolo della carriera.
Bene Perera, Drudi ed Ashkanani che
chiude un discreto campionato.
Lechner chiude una stagione al top con
la conferma di essere il team da battere.
Tarquini allunga in classifica
Potrebbe essere decisiva la gara di
Suzuka per la conquista del titolo che vede Tarquini allungare in
campionato con 39 lunghezze di vantaggio su Muller che, nell'ultima
prova, non ha fatto meglio del 21° posto mentre il rivale conquista
il quinto sigillo stagionale.
Comte e Ceccon chiudono il podio
rispettivamente con Peugeot e Alfa Romeo, protagoniste di tutto il
fine settimana.
Sabato mattima é stata la Giulietta di
Ceccon a vincere per la prima volta nella serie battendo sul finale
la 308 di Comte e la Hyundai di Mueller che accorciava il gap da
Tarquini, ottavo al traguardo.
Domenica mattina é tornato sul gradino
più alto del podio Rob Huff davanti ad Oriola e Michelisz, questa
stagione in netta difficoltà.
Chi ha avuto un fine settimana pessimo
é stato Ted Bjork che, con un ottavo posto come risultato migliore,
scende a 238 punti contro le 291 del Cinghio.
A Suzuka non sono mancate discrete
prove da parte di Oriola, Bennani e Panis, unica Audi competitiva.
Ancora lontano dalla top 10 Tiago
Monteiro che speriamo torni presto nella parte alta del gruppo, dove
merita di stare.
A metà novembre le ultime tre gare
nella storica location di Macau.
Zampieri/Altoé campioni all'ultima
prova
Zampieri ed Altoé conquistano il
titolo Italiano GT dopo la la decisiva gara 2 sul tracciato del
Mugello vinta dal duo Baruc/Treluyer.
Altoé/ Zampieri hanno chiuso secondi
davanti alla Huracan #16 di Postiglione/Basz e alla #26 di
Giammaria/Bortolotti.
Solo settima la Ferrari del team
Baldini che con Fisichella/Gai ha pagato a caro prezzo l'handicap di
tempo maturato dopo la vittoria nella gara del sabato dove per soli 6
decini hanno battuto la M6 GT3 di Comandini/Koebolt e le difficoltà
della loro 488 a correre sull'acqua.
Baruc/Treluyer hanno completato il
podio di gara 1 mentre al quarto posto si classificava la Lamborghini
#63 dei giá citati Altoé/Zampieri.
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