martedì 2 ottobre 2018

Senza parole

Non ci sono parole per definire la meravigliosa prima Elimination Race della Monster Energy NASCAR Cup Series.
Nel nuovo Roval del Charlotte Motor Speedway é andata in scena la prima prova non ovale della Chase messa in calendario prima del Round of 12.
Dopo la prima Stage dominata da Kyle Larson #42, la gara ha visto alternarsi al comando diversi corridori prima dell'avvento al vertice di Keselowski #2.
Dopo aver avuto problemi al termine della Stage 2, vinta da Blaney #12, il pilota del team Penske ha preso la vetta seguito da Larson e Truex Jr #78.
Larson ha attaccato la vettura di Keselowski nel primo tratto prima che il pilota #2 rispondesse alla curva successiva dando vita ad un meraviglioso side by side che si é archiviato solo nella prima parabolica con Larson costretto a desistere. 
 
 
 
Con un carburante da gestire e una strategia diversa tra i primi 3, la gara é stata sconvolta dopo la Caution per l'incidente di Stenhouse Jr #17, a muro nella prima staccata mentre alle spalle Bowman #88, Blaney #12 e Armirola #10 lottavano per restare aggrappati alla possibilità di passare il turno che vedeva certamente escluso Dillon #3.
Il restart a 9 giri dalla fine ha visto accadere l'incredibile con Keselowski, leader della gara, finito contro le barriere alla prima staccata seguito da Larson, Ky. Busch e Menard mentre Blaney veniva coinvolto solo leggermente.
La leadership é stata presa da Truex su Johnson #48 mentre dietro Armirola dal fondo rivedeva una speranza di Play-off dato che Larson, a muro, rischiava di perdere un accesso quasi sicuro.
Al restart con Larson praticamente su 3 ruote, Armirola si é lanciato a caccia dei punti mentre alla White flag Johnson ha cercato il primo  trionfo dell'anno prima dell'errore alla ultima decisiva chicane.
Dopo la S nel Backstraight, Johnson ha attaccato Truex all'interno della pista perdendo però la vettura poco prima della staccata finendo nell'erba.
Johnson ha attraversato il tracciato finendo per colpire l'avversario finito in testacoda e regalando a Blaney la vittoria e l'accesso per il prossimo round.
 
 
 
Alle spalle della top 10, il Rookie Hemric #8 spingeva a muro J. Earnhard che, fermo prima della linea del traguardo, veniva passato da Larson che giungeva al traguardo aiutato dal muro destro che faceva da sponda.
Grazie a quel posto guadagnato, Larson ha spinto fuori Johnson che, perse moltissime posizioni, nell'ultima curva saluta la compagnia della Chase insieme a Jones #20, Hamlin #11, Dillon #3 e Jonhson #48.
Secondo posto in gara per McMurray #1 su Bowyer #14 e Bowman #88, anche lui presente nell'imminente Round of 12 dove tutto é rimesso in gioco per tutti.
Settimana prossima la prova di Dover.



Non c'è due senza tre



Raffaele Marciello, vincitore  due settimane fa con Meadows del titolo Sprint Cup, si lauera campione del Blancpain GT Series e anche dell'Endurance Cup.
Aiutato da Vautier e Juncadella, non in coppia per il campionato, il pilota ufficiale AMG ha approfittato con la sua #88 della squalifica alla Mercedes #4 per aggiudicarsi un titolo che fino alla tarda serata di domenica era in mano alla vettura di Black Falcon, affidata a Stolz/Buurmann/Engel.
 
 
 
L'auto #4 ha tagliato per prima la linea del traguardo prima della doccia fredda che ha consegnato il secondo posto alla Rossa #72 di Rigon/Aleshin/Molina ed il terzo alla Jaguar #54 di Zaugg/Grenier/Fontana, campioni della Silver Cup. 
Ottimo fine stagione per la Bentley che con la #8 che chiude 4°al termine di una 3H che ha visto solo AMG per l'intero arco di gara al vertice.
Deludono le Lamborghini mentre  ottima prestazione per la #44 di Strakka di Fraga/Vietoris/Rowland, protagonista di un sorpasso di forza nel finale ai danni della BMW #99.
Le Aston Martin restano deluse soprattutto con la #76, buttata out da Dries Vanthoor, autore di una manovra davvero impossibile che ha tagliato fuori i compagni Mies/Riberas dalla lotta per la GT Series e per il titolo della Endurance Cup.



In Silver Cup, alle spalle dell'irraggiungibile Jaguar, troviamo la Lamborghini Huracan #12 dell'Ombra Racing che grazie a Rizzoli/Monti/Frassineti torna sul podio dopo l'ebrezza della 24H vinta.
Barwell #78 chiude l'anno in quarta piazza alle spalle di Manchester/Bastian/Szymkowiak #90.
Deludente prova per l'Aston Martin #97 e soprattutto la chiusura al 43°posto Overall per la #6 del team Black Falcon che con Piana/Haupt/Al Faisal chiude in maniera deludente una stagione che ha sempre visto la "verdona AMG" sempre al top per tutto il 2018.



In Pro - Am primo sigillo di questo anno per la Lamborghini Huracan #27 di Cipriani/Ramos/Crestani davanti all'Audi #26 di Winkelhock/Rostan/Stievenart.
Il trio ha provato invano di strappare il titolo alla #42 di Leventis/Williamson/Buncombe che si sono comunque laureati campioni nonostante un ultimo appuntamento deludente.
 
 
 
 
In Am Cup il successo va in casa Barwell grazie al trionfo di domenica con il terzetto formato da Amstutz/Machitski/Kujala #78. La Huracan ha approfittato della deludente prestazione della Mclaren di West/Goodwin/Harris #188 che, da leader del gruppo, si é trovata in seconda piazza al termine della serie Endurance.



Una 3H che ha incoronato i migliori e i più costanti per tutti i 10 serratissimi eventi del Blancpain GT Series. 



Oramai é andata



Anche in quel di Sochi la Mercedes ha dimostrato di essere superiore alla Ferrari mettendo in campo una vettura nettamente superiore alla Rossa che, se prima pagava un team non all'altezza della Mercedes, ora deve gestire un'auto che sembra la sorella sbagliata della  SF71H.
Scattato terzo, Vettel ha cercato di impensierire le due Frecce d'Argento rimaste saldamente al comando.
Bottas ha mantenuto la leadership anche dopo il pit che ha visto Vettel passare Hamilton.
 
 
 
In giro dopo, Lewis ha salutato il rovale alla quarta curva mentre davanti Bottas si avvicinava a Verstappen, ancora senza pit.
Dietro alla Red Bull #33, per evitare che Vettel potesse passare Hamilton, Bottas si é spostato ed ha lasciato spazio per il quattro volte campione del mondo che ha potuto allungare di 10 punti su Vettel, terzo alle spalle di Bottas.
Bella prova per Raikkonen, Verstappen e soprattutto Leclerc, settimo con la sua Alfa - Sauber ancora davanti ad Haas ed Racing Point.
Hamilton può dunque arrivare in Giappone da grande dominatore di una stagione che solo lui può perdere.
Domenica prossima il GP a Suzuka.



Bjork riapre il mondiale



Ted Bjork, ultimo campione del FIA WTCC, torna alla carica nel WTCR con uno splendido fine settimana a Ningbo.
Nella prima gara, lo svedese ha governato la prima prova difendendosi dalla Honda di Guerrieri e l'Audi di Vervish, quarto anche la domenica.
Tarquini ha limitato i danni piazzandosi a ridosso di Muller che nella seconda gara é tornato a vincere mentre il Cinghio non finiva neanche la competizione.
Bennani e Vernay  hanno completato il podio precedendo Dupon, la rivelazione di questo fine settimana.
Il francese ha portato a casa il terzo posto nella ultima gara caratterizzata da una bandiera rossa a causa di un cordolo che si é spostato dalla sua sede originaria.
Bjork, seguito da Tarquini, ha portato a casa il secondo sigillo in una Ningbo che ha visto competitive le varie Audi e le Volkswagen.
Delude Ehrlacher che si stacca leggermente dalla lotta al campionato che vede tre piloti in soli nove punti con ancora 225 punti da assegnare.
Tra soli 7 giorni il WTCR torna in pista tra i muri di Wuhan, nuovo tracciato.



Zar Russell 



Con un primo posto ed un quarto, George Russell allunga decisamente in campionato con Norris ancora sconfitto.
Domenica il successo è andato all'inglese di casa ART che ha saputo gestire le difficili condizioni e battere Sette Camara ed Albon. Bene anche Markelov mentre Latifi e soprattutto Norris hanno dovuto parcheggiare la propria auto prima della fine della prova.
 
 
 
Sabato Albon ha battuto agevolmente Latifi e de Vries per i colori Prema, quest'anno sottotono.
Si confermano Fuoco e Lorandi nella top 10 di Race 1 mentre ci si aspetta qualcosa in più da parte di Aitken che, come va ricordato, é compagno di box di Russell. 
Ultimo appuntamento con la F1 sul tracciato di Abu Dhabi.



La prima di Pulcini, Beckmann che ritmo



Pulcini e Beckmann si spartiscono i successi della GP3 a Sochi al termine di due interessanti prove che stranamente non hanno incoronato il team ART.
Sabato il pilota Campos Pulcini ha mantenuto un solido gap su Mazepin ed Hubert che gestisce alla grande la leadership della classifica con un fondamentale quarto posto in gara 2 dietro al giovane Verschoor, ad un ritrovato Mawson e a Beckmann, primo per soli 6 decimi. 
 
 
 
Deludono Piquet ed Alesi, assoluti protagonisti a Monza cosi come Ilott che con Hughers é stato il fanalino di coda del team ART.
A fine novembre il championship decider a Yas Marina dove Hubert approda con un gap quasi imprendibile. 








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