Non ci sono parole per definire la meravigliosa prima Elimination Race della Monster Energy NASCAR Cup Series.
Nel
nuovo Roval del Charlotte Motor Speedway é andata in scena la prima
prova non ovale della Chase messa in calendario prima del Round of 12.
Dopo
la prima Stage dominata da Kyle Larson #42, la gara ha visto alternarsi
al comando diversi corridori prima dell'avvento al vertice di
Keselowski #2.
Dopo aver avuto problemi al termine
della Stage 2, vinta da Blaney #12, il pilota del team Penske ha preso
la vetta seguito da Larson e Truex Jr #78.
Larson
ha attaccato la vettura di Keselowski nel primo tratto prima che il
pilota #2 rispondesse alla curva successiva dando vita ad un
meraviglioso side by side che si é archiviato solo nella prima
parabolica con Larson costretto a desistere.
Con
un carburante da gestire e una strategia diversa tra i primi 3, la gara é
stata sconvolta dopo la Caution per l'incidente di Stenhouse Jr #17, a
muro nella prima staccata mentre alle spalle Bowman #88, Blaney #12 e
Armirola #10 lottavano per restare aggrappati alla possibilità di
passare il turno che vedeva certamente escluso Dillon #3.
Il
restart a 9 giri dalla fine ha visto accadere l'incredibile con
Keselowski, leader della gara, finito contro le barriere alla prima
staccata seguito da Larson, Ky. Busch e Menard mentre Blaney veniva
coinvolto solo leggermente.
La leadership é stata
presa da Truex su Johnson #48 mentre dietro Armirola dal fondo rivedeva
una speranza di Play-off dato che Larson, a muro, rischiava di perdere
un accesso quasi sicuro.
Al restart con Larson
praticamente su 3 ruote, Armirola si é lanciato a caccia dei punti
mentre alla White flag Johnson ha cercato il primo trionfo dell'anno
prima dell'errore alla ultima decisiva chicane.
Dopo
la S nel Backstraight, Johnson ha attaccato Truex all'interno della
pista perdendo però la vettura poco prima della staccata finendo
nell'erba.
Johnson ha attraversato il tracciato
finendo per colpire l'avversario finito in testacoda e regalando a
Blaney la vittoria e l'accesso per il prossimo round.
Alle
spalle della top 10, il Rookie Hemric #8 spingeva a muro J. Earnhard
che, fermo prima della linea del traguardo, veniva passato da Larson che
giungeva al traguardo aiutato dal muro destro che faceva da sponda.
Grazie
a quel posto guadagnato, Larson ha spinto fuori Johnson che, perse
moltissime posizioni, nell'ultima curva saluta la compagnia della Chase
insieme a Jones #20, Hamlin #11, Dillon #3 e Jonhson #48.
Secondo
posto in gara per McMurray #1 su Bowyer #14 e Bowman #88, anche lui
presente nell'imminente Round of 12 dove tutto é rimesso in gioco per tutti.
Settimana prossima la prova di Dover.
Non c'è due senza tre
Raffaele
Marciello, vincitore due settimane fa con Meadows del titolo Sprint
Cup, si lauera campione del Blancpain GT Series e anche dell'Endurance
Cup.
Aiutato da Vautier e Juncadella, non in coppia
per il campionato, il pilota ufficiale AMG ha approfittato con la sua
#88 della squalifica alla Mercedes #4 per aggiudicarsi un titolo che
fino alla tarda serata di domenica era in mano alla vettura di Black
Falcon, affidata a Stolz/Buurmann/Engel.
L'auto #4
ha tagliato per prima la linea del traguardo prima della doccia fredda
che ha consegnato il secondo posto alla Rossa #72 di
Rigon/Aleshin/Molina ed il terzo alla Jaguar #54 di
Zaugg/Grenier/Fontana, campioni della Silver Cup.
Ottimo
fine stagione per la Bentley che con la #8 che chiude 4°al termine di
una 3H che ha visto solo AMG per l'intero arco di gara al vertice.
Deludono
le Lamborghini mentre ottima prestazione per la #44 di Strakka di
Fraga/Vietoris/Rowland, protagonista di un sorpasso di forza nel finale
ai danni della BMW #99.
Le Aston Martin restano
deluse soprattutto con la #76, buttata out da Dries Vanthoor, autore di
una manovra davvero impossibile che ha tagliato fuori i compagni
Mies/Riberas dalla lotta per la GT Series e per il titolo della
Endurance Cup.
In
Silver Cup, alle spalle dell'irraggiungibile Jaguar, troviamo la
Lamborghini Huracan #12 dell'Ombra Racing che grazie a
Rizzoli/Monti/Frassineti torna sul podio dopo l'ebrezza della 24H vinta.
Barwell #78 chiude l'anno in quarta piazza alle spalle di Manchester/Bastian/Szymkowiak #90.
Deludente
prova per l'Aston Martin #97 e soprattutto la chiusura al 43°posto
Overall per la #6 del team Black Falcon che con Piana/Haupt/Al Faisal
chiude in maniera deludente una stagione che ha sempre visto la "verdona
AMG" sempre al top per tutto il 2018.
In
Pro - Am primo sigillo di questo anno per la Lamborghini Huracan #27 di
Cipriani/Ramos/Crestani davanti all'Audi #26 di
Winkelhock/Rostan/Stievenart.
Il trio ha provato
invano di strappare il titolo alla #42 di Leventis/Williamson/Buncombe
che si sono comunque laureati campioni nonostante un ultimo appuntamento
deludente.
In Am Cup il successo va in casa
Barwell grazie al trionfo di domenica con il terzetto formato da
Amstutz/Machitski/Kujala #78. La Huracan ha approfittato della deludente
prestazione della Mclaren di West/Goodwin/Harris #188 che, da leader
del gruppo, si é trovata in seconda piazza al termine della serie
Endurance.
Una 3H che ha incoronato i migliori e i più costanti per tutti i 10 serratissimi eventi del Blancpain GT Series.
Oramai é andata
Anche
in quel di Sochi la Mercedes ha dimostrato di essere superiore alla
Ferrari mettendo in campo una vettura nettamente superiore alla Rossa
che, se prima pagava un team non all'altezza della Mercedes, ora deve
gestire un'auto che sembra la sorella sbagliata della SF71H.
Scattato terzo, Vettel ha cercato di impensierire le due Frecce d'Argento rimaste saldamente al comando.
Bottas ha mantenuto la leadership anche dopo il pit che ha visto Vettel passare Hamilton.
In giro dopo, Lewis ha salutato il rovale alla quarta curva mentre davanti Bottas si avvicinava a Verstappen, ancora senza pit.
Dietro
alla Red Bull #33, per evitare che Vettel potesse passare Hamilton,
Bottas si é spostato ed ha lasciato spazio per il quattro volte campione
del mondo che ha potuto allungare di 10 punti su Vettel, terzo alle
spalle di Bottas.
Bella prova per Raikkonen,
Verstappen e soprattutto Leclerc, settimo con la sua Alfa - Sauber
ancora davanti ad Haas ed Racing Point.
Hamilton può dunque arrivare in Giappone da grande dominatore di una stagione che solo lui può perdere.
Domenica prossima il GP a Suzuka.
Bjork riapre il mondiale
Ted Bjork, ultimo campione del FIA WTCC, torna alla carica nel WTCR con uno splendido fine settimana a Ningbo.
Nella
prima gara, lo svedese ha governato la prima prova difendendosi dalla
Honda di Guerrieri e l'Audi di Vervish, quarto anche la domenica.
Tarquini
ha limitato i danni piazzandosi a ridosso di Muller che nella seconda
gara é tornato a vincere mentre il Cinghio non finiva neanche la
competizione.
Bennani e Vernay hanno completato il podio precedendo Dupon, la rivelazione di questo fine settimana.
Il
francese ha portato a casa il terzo posto nella ultima gara
caratterizzata da una bandiera rossa a causa di un cordolo che si é
spostato dalla sua sede originaria.
Bjork, seguito
da Tarquini, ha portato a casa il secondo sigillo in una Ningbo che ha
visto competitive le varie Audi e le Volkswagen.
Delude
Ehrlacher che si stacca leggermente dalla lotta al campionato che vede
tre piloti in soli nove punti con ancora 225 punti da assegnare.
Tra soli 7 giorni il WTCR torna in pista tra i muri di Wuhan, nuovo tracciato.
Zar Russell
Con un primo posto ed un quarto, George Russell allunga decisamente in campionato con Norris ancora sconfitto.
Domenica
il successo è andato all'inglese di casa ART che ha saputo gestire le
difficili condizioni e battere Sette Camara ed Albon. Bene anche
Markelov mentre Latifi e soprattutto Norris hanno dovuto parcheggiare la
propria auto prima della fine della prova.
Sabato Albon ha battuto agevolmente Latifi e de Vries per i colori Prema, quest'anno sottotono.
Si
confermano Fuoco e Lorandi nella top 10 di Race 1 mentre ci si aspetta
qualcosa in più da parte di Aitken che, come va ricordato, é compagno di
box di Russell.
Ultimo appuntamento con la F1 sul tracciato di Abu Dhabi.
La prima di Pulcini, Beckmann che ritmo
Pulcini
e Beckmann si spartiscono i successi della GP3 a Sochi al termine di
due interessanti prove che stranamente non hanno incoronato il team ART.
Sabato
il pilota Campos Pulcini ha mantenuto un solido gap su Mazepin ed
Hubert che gestisce alla grande la leadership della classifica con un
fondamentale quarto posto in gara 2 dietro al giovane Verschoor, ad un
ritrovato Mawson e a Beckmann, primo per soli 6 decimi.
Deludono
Piquet ed Alesi, assoluti protagonisti a Monza cosi come Ilott che con
Hughers é stato il fanalino di coda del team ART.
A fine novembre il championship decider a Yas Marina dove Hubert approda con un gap quasi imprendibile.
Nessun commento:
Posta un commento