martedì 19 febbraio 2019

Denny mette la seconda

Al termine di 3 grandi incidenti e due red flag, la 61°edizione della Daytona 500 ci ha regalato ancira una volta un finale interessante all'Overtime dopo l'ultima caution scattata per l'errore di Bowyer #14.

Il pilota del team Haas, nel rientrare in gruppo dopo il sorpasso su McDowell #34, ha innescato un incidente a catena che ha coinvolto Byron #24, Elliot #9 e altri che seguivano.
La "Great American Race" ha avuto una prima stage molto interessante dove ad avere la meglio é stato Ky. Busch #18 dopo una lunga lotta tra Di Benetto #32, Logano #22, Stenhouse #17 e molti altri che si sono alternati in vetta a suon di side by side.

La seconda stage ha premiato Blaney #12 prima che la terza stage cambiasse le carte in tavola.
Dopo qualche testacoda nella pancia del gruppo, il fatto della gara é avvenuto a 10 giri dalla fine quando Menard #21 ha spinto in testacoda Di Benedetto #95.
Il pilota #95, dopo aver comandato per 49 tornate, ha innescato il "big one" che ha visto coinvolte 21 auto tra cui spiccano Armirola #10, Blaney #21, Menard #21, Suarez #41, Truex #19 e molti altri.
Al restart é stato Stenhouse Jr #17 a sbagliare sempre nel backstraight dove ha colpito Larson #42, Harvick #4, Elliot #9 e Bowman #88.
Hamlin #11 ha preso il secondo posto alle spalle della leadership di Kyle Busch #18.
Il campione 2016 ha perso la vetta a vantaggio di Hamlin poco dopo il crash causato da Bowyer a due giri dalla fine.

L'Overtime ha visto Hamlin prendere il largo da subito e dopo un ottima chiusura a Logano ha concesso a Ky. Busch di passare il pilota Penske e chiudere al secondo posto alle spalle di Hamlin che torna nella Victory Lane della Daytona 500 a 3 anni dal successo al photofinish su Truex Jr.
Una vittoria che é stata dedicata a J. D. Gibbs, personaggio ai vertici del team Gibbs che si é spento lo scorso gennaio.
Il team di punta Toyota  completa la top 3 con Jones #20 davanti a Logano #22, velocissimo per tutta la gara e McDowell, sorpresa in positivo insieme a Stenhouse Jr, Di Benedetto, Byron e Menard.
Promossi a pieni voti i nuovi aereokit che hanno regalato moltissimi sorpassi ed evitato i classici trenini da Superspeedway.

Speriamo che lo spettacolo visto al "World Center of Racing" venga riproposto anche sui catini tradizionali come il prossimo di Atlanta tra 7 giorni.
In ogni caso é stata una fantastica 500 miglia che ha iniziato alla grande la lunghissima maratona della Monster Energy NASCAR Cup Series.

Di Grassi al photofinish

Sul circuito Hermanos Rodriguez di Città del Messico è Lucas Di Grassi a conquistare la vittoria al fotofinish su Werhlein che, oltre a perdere la vittoria per pochi metri, ha ricevuto pure la beffa di essere penalizzato per aver tagliato la prima delle chiane presenti sul tracciato, finendo la gara in 6° posizione.
Nei primi minuti di gara Piquet ha sbagliato la staccata della
terzultima curva decollando su Vergne e innescando una lunga bandiera rossa.

Dopo aver ripulito la pista la gara é ripresa sotto il regime di safety car con Werhlein che ha mantenuto la testa su Rowland e Di Grassi.
Tutto questi ha permesso a Werhlein di prendere un buon gap sul gruppo che regalava spettacolo a suon di sorpassi.
A 15 minuti dalla fine Buemi e le due Venturi si sono avvicinate al gruppo di testa dove Di Grassi attaccava e passava Rowland guadagnando la seconda piazza.
Il pilota Audi si é messo all' inseguimento  della Mahindra di Werhlein.

A 2 minuti dal termine Di Grassi ha incominciato a farsi vedere prepotentemente negli specchietti del tedesco che, dopo un'ottima resistenza, si é dovuto arrendere a pochi metri dal traguardo, tradito dalla sua vettura rimasta a secco di energia.
Proseguendo per inerzia Wehrlein ha lasciando spazio a Di Grassi che, passato all'interno, ha conquistato il primo sigillo stagionale.
Dietro di loro a completare il podio, vista la penalità di Wehrlein, si sono classificati Da Costa e Mortara che durante l'ultimo giro hanno avuto vita facile visto l'errore di calcolo di energia da parte dei piloti Nissan che sono rimasti a piedi proprio a pochi chilometri dalla fine.

Ottima la prestazione di D'Ambrosio che conclude 4° e riesce così a mantenere la testa della classifica piloti prima della trasferta asiatica di Hong Kong che si terrà il 10 marzo.

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