martedì 7 novembre 2017

Porsche e Ferrari chiudono il mondiale

Il penultimo round del Mondiale Endurance ha consegnato a Porsche e Ferrari i rispettivi titoli costruttori con una gara d'anticipo. 
Nella classe regina, la casa di Weissach ha avuto una 6H che l'ha vista un po' in difficoltà rispetto al solito, lasciando Toyota libera di prendere grande vantaggio e ipotecare la prova sin dalla metà. Buemi/Nakajima/Davidson hanno approfittato degli errori della #7 di Conway/Kobayashi/Lopez che, dopo un erroraccio nei primi giri, ha colpito la Porsche #91 GTE a meno di 1H dalla fine rovinando pesantemente la vettura. 



Il ritiro ha permesso a Bamber/Hartley/Bernhard #2 e alla genella di Jani/Lotterer/Tandy #1 di conquistare rispettivamente il secondo e il terzo gradino del podio. 
La Due ha potuto festeggiare il titolo piloti, risultato di un'ottimo gioco di squadra.



Se in LMP1 la gara è stata sotto l'insegna di un unico marchio, in LMP2 la 6H cinese ci ha fatto divertire con Rebelion, Alpine e DC Racing che si sono alternati in vetta al gruppo.
Gli svizzeri della Rebelion hanno confermato quanto visto al Fuji con entrambe le vetture riuscendo a battere la #36 grazie ad una bella strategia. Oltre alla vittoria, la #31 di Canal/Senna/Prost ha conquistato anche la vetta del campionato a solo una gara dalla fine.
La #38 di Tung/Jarvis/Laurent ha rimediato un misero quarto posto che non è bastato a mantenere la leadership che dura dalla 24 Heures du Mans.
L'Oreca di casa ha pagato a caro prezzo l'incidente con la #22 del team G-Drive che ha visto Müller, sostituto di Thiriet, commettere errori su errori fino al crash con la #38. Senza quel contatto la #38, con la #26, sarebbe stata in gioco per attaccare la seconda piazza della #36 di Lapierre/Menezes/Negrão.
Beche/Piquet Jr/Heisseimer Hasson #13 hanno chiuso terzi con Hasson bravo a battagliare con Müller e a restare in lotta con l'Alpine e l'auto di DC Racing. Male TDS e Manor che, dopo una buona prima parte di gara, si è persa nel gruppo commettendo grandi errori.
Ad una gara dalla fine Senna/Canal guidano con 161 lunghezze contro le 157 della #38 e i 143 di Prost.



In GTE Pro la faccenda per la vittoria del penultimo evento del 2017 ha visto Ford e Porsche giocarsi la gara mentre Ferrari e Aston hanno fatto nettamente più fatica. La 911 di Estre/Christensen #92, dopo essersi liberata della Vantage  #95 di Sørensen/Thiim, ha imposto un ritmo forsennato prima di cedere a causa di un cedimento dopo due ore di gare. La Ford #67 di Priaulx/Tincknell, la gemella #66 di Pla/Mücke e la Porsche #91 hanno preso vantaggio sugli inseguitori iniziando una bella battaglia durata fino al contatto tra Toyota e la #91 che ha lasciato la #67 libera di imporsi sulla 911 RSR affidata a Lietz/Makowiecki. 


Ferrari ha approfittato dell'errata strategia della Ford #66 riuscendo con la #51 di Calado/Rigon a conquistare il podio ed il titolo costruttori (che comprende anche la GTE AM).
Aston Martin ha perso tutte le ambizioni per il titolo mentre tutti gli altri restano in bagarre con almeno un'auto. La già citata #51 guida con 135 punti contro i 133 della #91 e i 127.5 della Ford #67. 



Dopo il doppio cambio di leadership tra COTA e Fuji, anche dopo Shanghai la GTEAM vede un altro cambio in vetta alla graduatoria con la #98 di Lamy/Lauda/Dalla Lana che ha dominato per tutte e 6 le ore. Porsche ha completato il podio con la #77 di Cairoli/Dienst/Ried e la #86 di Barker/Foster/Al Qubaisi, autori di una buona gara dopo una stagione per nulla buona.
Male la Ferrari con la #54 out e la #61 in difficoltà.
L'Aston #98 sbarcherà in Barhain con 10 lunghezze sulla #77 e 19 sulla 488 #61.


L'ultimo atto del WEC sarà in Bahrain tra due settimane.




Chi sarà l'ultimo? 



Il secondo atto del Round of 8 dei Playoff 2017 ha visto aggiungersi alla finale di Miami anche Harvick #4 e Truex Jr #78, rispettivamente primo e secondo. Dopo aver vinto la prima Stage battendo principalmente Hamlin #11 e  Larson #42, la seconda Stage ha visto la rimonta di Keselowski #2 e Ky. Busch #18, a contatto nella prima curva.
Larson nel frattempo apprpfittava dei lenti pit di Hamlin e del traffico per avvantaggiarsi e respingere l'avvicinamento di Harvick conquistando cosi la seconda frazione di gara. La Final Stage si è aperta con il crash di Larson che ha portato al ritiro del team Ganassi e alla bandiera rossa. Dopo l'ultimo restart, a 46 lap dalla fine, 



Truex ha preso il comando delle operazioni guadagnando molto su Hamlin da subito mentre Johnson #48 proseguiva un calvario durato tutte le 500 miglia a causa di vari problemi. La vettura #48 ha iniziato la gara col piede sbagliato ed ora si trova con -51 punti da Keselowski #2 con soli 60 punti che restano, sostanzialmente serve la vittoria.
Harvick intanto, senza caution ad aiutarlo, ha ricucito il gap da Truex Jr passandolo negli ultimi 10 giri semza problemi.  Truex non ha opposto molta resistenza dato che è comunque qualificato per il Championship 4 di Miami senza la vittoria in questo round. Keselowski con 19 punti di vantaggio su Hamlin è momentaneamente in finale mentre Blaney #21 resta a -22 ed Elliot #24 a -49.
Settimana prossima si va a Phoenix per l'ultima 500 miglia dell'anno prima della decisiva ed emozionante finale all'Homestead Speedway. 



Red Bull domina ma McLaughlin resta in gioco



Shane Van Gisbergen #97 e Jamie Whincup #88 si sono spartiti le vittorie del penultimo round del Virgin Australia Supercars Championship. 
Sul tracciato di Pukekohe, il fine settimana si è aperto con il sigillo del padrone di casa #97 che ha regalato una gara controllata sugli  avversari. McLaughlin #17 ha cercato di attaccare Winterbottom #1 per il secondo posto senza esito positivo, accontandosi del 3°posto davanti a Whincup, ancora leader della classifica dopo l'evento di Auckland. 



Da sottolineare che Mostert #55 e Coulthard #12 sono stati protagonisti di uno spettacolare incidente che ha visto il pilota del team Penske capovolto prima dell'ultima curva, buttando all'aria quasi definitivamente le possibilità di titolo.
Gara due, con Mostert e Winterbottom sin da subito e, grazie all'erroraccio di Van Gisbergen prima della pit lane che lo ha costretto al ritiro, Whincup ha portato a casa la prova battendo McLaughlin e Waters #6, migliorato tantissimo rispetto al 2016.
Bene in questo week-end Bright #56, Lownders #888 e Tander #33. A sole due gare dalla fine, McLaughlin insegue Whincup con 30 punti di distacco con ancora 300 disponibili nell'inedito tracciato di Newcastle che archivierá la stagione 2017 dell'Australian Supercars. 




Immagini  Au.SC e MENCS tratte da Motorsport.com

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