giovedì 14 dicembre 2017

Review - Australian Supercars

A differenza dell'anno passato dove la lotta fu in casa tra Winchup #88 e Van Gisbergen #97, il 2017 ha visto una rivalità fino all'ultimo round con le Ford del team Penske.
Lo storico duello Ford VS Holden è stato riproposto alla grande con battaglie ad ogni gara alla ricerca di quel punto in più che alla fine poteva davvero fare la differenza nell'epilogo di Newcastle. 
La strada verso il gran finale è stata ricca di colpi di scena visti soprattutto nell'Enduro Cup.



La prima prova della stagione tra i muri di Adelaide ha visto Van Gisbergen partire alla grande
dimostrando subito di essere l'uomo da battere. 
In Tasmania, Penske ha alzato la voce con McLaughlin #17 veloce già nel primo round e soprattutto con Coulthard #12 nella seconda gara di Symmons Plains. Dopo un anno di difficoltà, anche a causa del terribile botto di Bathurst, Chaz Mostert #55 è tornato al trionfo a Phillip Island dove sul podio salirono anche Tander #33 (in gara 1) e Reynolds #9 (la domenica alle spalle di Winterbottom e Mostert).



A Perth e nel successivo appuntamento di Darwin McLaughlin ha infilato tre vittorie e un secondo posto.
Attaccato in classifica dopo Darwin non c'era Shane Van Gisbergen ma bensì il compagno Whincup #88, sempre costante in tutti i primi eventi. In estate a Townsville e Ispwitch c'è stato un bel ping pong di prime posizioni tra McLaughlin e Whincup con Mostert terzo incomodo in Queensland davanti ai #17 #97 #88.
A Sydney, Van Gisbergen ha fatto il gioco del compagno spingendo out McLaughlin e permettendo a Coulthard di rientrare nella corsa al titolo.



Alla Sandown 500, primo atto dell'Enduro Cup, abbiamo avuto non poche sorprese. La prima è stata
il successo di Waters/Stanaway #6, la seconda la debacle delle Red Bull che hanno lasciato sul campo una marea di punti a McLaughlin #17, secondo dopo l'inseguimento al titolare della Ford #6.
Fantastica ed imprevedibile, l'edizione 2017 della Bathurst 1000 non ha spostato di molto gli equilibri della stagione con McLaughlin, Whincup e Van Gisbergen tutti in difficoltà.
Il campione #97 ha chiuso, nonostante molti errori, solo in quinta posizione alle spalle di uno dei diretti avversari: Coulthard. La vettura #12 ha completato la 1000km in terza piazza guadagnando altri punti in campionato, sempre comandato dal duo Whincup - McLaughlin, separati da pochi punti.



Mt. Panorama ha premiato la coppia Youlden/Reynolds #9, bravi a destreggiarsi nell'insidioso tracciato australiano che più volte ha costretto i protagonisti a mettere le gomme rain a causa della pioggia che ha mescolato le carte in tavola.
Pye/Luff #2 e Coulthard/D'Alberto #12 hanno completato il podio allungando nella speciale classifica Endurance dove sono stati sconfitti da Mostert/Owe #55 con 660 lunghezze contro i 612 punti.
Per Mostert è stata fondamentale la vittoria nella prima 300 miglia in Gold Coast che ha preceduto il ritorno al top di McLaughlin su Whincup e SVG. 



Nella casa di Van Gisbergen, il neozelandese ha fatto vedere una bella prova di forza nella prima prova che ha costretto Coulthard a mettere nel cassetto i sogni di gloria a causa di due ritiri, tra cui è spiccato uno spettacolare incidente. 



La negativa seconda prova di Van Gisbergen ha stretto il cerchio per la lotta al campionato tra
McLaughlin e Whincup. Mostert vedeva comunque  il successo finale con #97 e #12.
Nell'inedito finale di Newcastle  è successo di tutto e di piu con la Red Bull di Whincup subito rallentata da dei problemi il sabato che ha concesso a McLaughlin di prendere le redini della classifica a solo un'evento dalla fine.
Il Championship Decider tra Ford ed Holden ha premiato per la settima volta in carriera Jamie Whincup, vincitore contro il 19°posto di McLaughlin che ha bruciato 78 punti che sembravano in cassaforte.



L'incidente con Lownders #888 ha vanificato la rimomta del pilota Penske dopo una sanzione di 15 secondi per aver buttato out la De Silvestro e rimediato un penalty a causa di una infrazione in pit.
Winterbottom #5, Lownders, Pye, Moffat #34 e Courtney #22 hanno deluso rispetto allo scorso anno mentre sono tornati competitivi Reynolds, il già citato Mostert e Waters che un anno fa disfava macchine senza portare a casa grandi risultati. Con soli 57 punti di scarto il team Penske ha battuto le Red Bull e le Ford del Prodrive.



Il campionato australiano ha mantenuto ancora le auto vecchie anche se l'anno prossimo dovrebbe essere giunta l'ora per il passaggio al V6 almeno per i principali team. 
In ogni caso speriamo che resti lo spettacolo che il Virgin Australian Supercars ci ha regalato con un'equilibrio ad ogni round difficile da copiare.









Immagini tratte da Motorsport.com





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