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domenica 19 gennaio 2020

Review - FIA Formula 1

Il 2019 ha riservato molte emozioni per quanto riguarda la Formula 1.
La massima formula ha chiuso la 69°edizione della sua storia con l'ennesimo sigillo di un campionissimo come Lewis Hamilton, per la sesta volta Campione del mondo.
L'inglese ha iniziato la stagione con un secondo posto prima di salire in cattedra nelle seguenti due tappe di Bahrain e Cina.
Tra i problemi di ed una vettura stellare rispetto alla concorrenza, Hamilton sembrava avere vita facile contro l'unico vero rivale, il compagno Valteri Bottas.
Il finnico ha cercato di ostacolare la corsa di Hamilton vincendo il GP di Baku, ma tutto è stato superfluo.
Barcellona, Montecarlo, Paul Ricard e la tanto contestata vittoria in quel di Montreal, hanno messo in chiaro quello che sarebbe stato l'esito dell'annata dopo l'evento di Yas Marina.
La parte centrale del 2019 ci ha fatto divertire con una bellissima lotta tra Max Verstappen e Charles Leclerc.
L'olandese ha fatto esaltare tutti i fan olandesi sul tracciato di Spielberg dove, grazie ad un attacco al limite a Leclerc, ha potuto esultare per il primo acuto dell'anno.
Una cosa che si ripeterá anche nella piovosa Hockenheim, sede del GP piú appassionante dell'anno. Verstappen é resistito alle difficoltà chiudendo la prova sul gradino più alto del podio di una competizione che ha visto molti big finire a muro.
Anche in Ungheria Verstappen ha cercato di avere la meglio su tutti, ma Hamilton non ha lasciato nulla al rivale, sconfitto nelle ultime tornate.
Finita la pausa estiva è finalmente arrivato il tanto atteso successo di Charles Leclerc.
Sul tracciato di Spa - Francorchamps il monegasco ha dato una lezione di guida a tutti, vincendo per pochissimo su Hamilton.
Una sfida che si é ripetuta solo 7 giorni di dopo nel tempio della velocità.
A Monza, Leclerc ha fatto impazzire il pubblico di casa con una prestazione perfetta che gli ha regalato il GP d'Italia.
La Ferrari ha avuto un momento di grazia che é continuato fino a Singapore, prova vinta da Vettel davanti a Leclerc.
Una vittoria decisa a tavolino che ha fatto storcere il naso a molti, compreso Leclerc.
Dalla night race di Marina Bay tutto è cambiato in casa Ferrari dove è scoppiata una vera rivalitá che è sfociata in quel di Interlagos.
Dopo aver buttato il GP di Sochi e le difficoltà di Suzuka, COTA e Mexico é arrivato il ritiro per entrambi in Brasile dopo un contatto che si poteva risparmiare. In tutte queste gare finali abbiamo visto una Mercedes quasi perfetta, sconfitta solo in Brasile dove ancora una volta é stato Verstappen ad avere la meglio.  Con il contatto tra Vettel e Leclerc la Ferrari ha perso la possibilità di giocarsi il terzo posto nella classifica piloti, siglato da Max Verstappen.
Stellare annata per Sainz e Norris, veloci e performanti per tutto il 2019.
Anche Albon è stato uno dei protagonisti della stagione passata grazie anche alla promozione dalla Toro Rosso alla Red Bull.  È mancato per Albon il podio, tolto da Lewis Hamilton durante l'appuntamento di San Paolo dopo una toccata nel corso dei giri finali.
Altro pilota della stagione é stato Giovinazzi che ha meritato la conferma in Alfa Romeo dopo i punti di Monza ed altre prove molto convincenti.
Deludono le Haas, mentre è triste vedere uno come Ricciardo costretto a lottare per le posizioni di metà gruppo.
Tutti a riposo ora, pronti per un 2020 che vedrá l'ultimo ciclo dei attuali regolamenti, pronti a cambiare dal 2021. Un cambio nella speranza di ritrovare lo spettacolo che spesso manca.

lunedì 6 gennaio 2020

Review - FIA Formula 2

Nick de Vries si é laureato il padrone della FIA Formula 2 2019, mostrando una netta superiorità sulla concorrenza, assolutamente non all'altezza del giovane pilota ART.
L'olandese, in pista con il ART GP, ha iniziato sottotono l'anno con un misero sesto e settimo posto.
In Bahrain furono Latifi e Ghiotto i due migliori davanti al brasiliano Sette Camara.
De Vries ha iniziato a muovere i primi passi verso il titolo in quel di Baku, round che ha visto il primo podio per De Vries.
Dalla seconda gara di Baku, vinta da Latifi, abbiamo da subito capito la lotta che si sarebbe creata tra il canadese di DANS e De Vries.
Dopo il primo acuto di De Vries, durante la seconda tappa di Barcellona, il campionato è decisamente cambiato a favore dell'olandese. Grazie al successo in gara 1 ed il 5°posto nella sprint race, le competizioni di Montecarlo si sono rilevate oltremodo sfavorevoli per Latifi, out dalla zona punti in entrambe le prove.
De Vries ha allungato decisamente in classifica grazie al doppio podio di Spielberg, i punti pesanti di Silverstone ed Hungaroring.
Latifi restava l'unico outsider vero che poteva infastidire De Vries alla vigilia di Monza.
Nel tempio della velocità, De Vries, nonostante tantissime difficoltà durante l'inizio del week end, ha risolto la situazione a proprio vantaggio grazie a due importantissimi  podi.
Latifi ha letteralmente bucato entrambe le prove brianzole dove non ha segnato neanche un punto.
Questo fatto ha spalancato le porte al titolo di De Vries che già prima di Abu Dhabi era messo in cassaforte.
Latifi e Ghiotto completano il podio del campionato, nettamente impossibilitati a conquistare il titolo visti i troppi errori.
Con la vittoria nell'ultima gara di Yas Marina, Luca Ghiotto saluta il mondo delle monoposto, un panorama che gli ha regalato tante gioie.
Ottimo anno per Sette Camara, mentre deludono Zhou e Schumacher.
Il figlio dell'indimenticabile Michael ha deluso le attese con un 2019 che lo ha visto più volte fuori pista. Ok, Mick ha vinto a Budapest, una prova che é forse stata l'eccezione della regola.
Il 2019 della Formula 2 è però un anno triste, a causa di quanto accaduto durante la prima gara del fine settimana di Spa - Francorchamps.
Anthoine Hubert, campione della GP3 2018, ha perso la vita in quel bruttissimo incidente ad Eau Rouge , un momento davvero nero dell'intero anno di motorsport.
Tornando all'azione in pista, senza mai dimenticare Anthoine, é stato un discreto 2019, anche se é chiaro come De Vries non sia stato quel campione dominatore che abbiamo visto nelle ultime annate.
Una stagione con un livello di piloti basso rispetto alle ultime annate.

sabato 4 gennaio 2020

Review - ADAC GT Masters

Grande spettacolo nell'ADAC GT Masters 2019, un campionato sinonimo di incertezza e belle lotte.
Kelvin van der Linde e Patrick Niederhauser sono stati gli assoluti protagonisti dell'anno, grazie ad una costanza impressionante.
La coppia #31, in pista con l'Audi R8 del team HCB - Rutronik Racing, ha dominato l'anno, siglando il titolo con due gare di anticipo.
Dopo il secondo posto nell'opening race di Oschersleben, gare vinte rispettivamente dalla Corvette di Pommer/Kirchhöfer #77 e dalla Porsche di Preining/Renauer #1,
Niederhauser/K. van der Linde si sono presi un'importante rivincita in quel di Most, round vinto contro la Lamborghini Huracan GT3 di Bortolotti/Engelhart.
Dopo il secondo successo in stagione per Pommer/Kirchhöfer #77, l'ADAC GT Masters si é spostato in quel di Spielberg dove é arrivato l'ultima gioia per la Corvette #77.
Dal round austriaco, appuntamento che ha visto l'unico acuto da parte della BMW di Kligmann/Sylvest #14, la stagione ha preso una piega netta in favore di K. van der Linde e Niederhauser, supercostanti nella seconda parte di stagione dove gli avversari non sono stati all'altezza. Fatale per la coppia Bortolotti/Engelhart #63 é stata la seconda competizione del Nürburgring, competizione che ha visto un pesante podio da parte dell'Audi #31.
Dopo un brutto inizio campionato, la coppia del team Orange1 by GRT Grasser, ha recuperato punti pesanti grazie ai sigilli a Zandvoort, Nürburgring in race 1 ed Hockenheim.
Risultati che non sono bastati per prolungare la lotta al titolo fino al Sachsenring, championship decider del campionato.
Niederhauser e K. van der Linde hanno cercato di portare in casa HBC - Rutronick Racing il titolo squadre, ma senza riuscire nell'impresa vista l'inferioritá numerica rispetto alle Huracan del GRT.
Sven Barth mette in bacheca la Trophy Cup, mentre Max Hofer sigla la Junior Cup.
Anno troppo altalenante per puntare al successo per le Porsche di punta, per le AMG di HTP Motorsport e per le Audi di Land Motorsport.
L'ADAC GT Masters 2019 si é confermato davvero interessante ed equilibrato. Lo spettacolo è atteso anche per il 2020, annata che inizierà come sempre da Oschersleben.

martedì 24 dicembre 2019

Review - Monster Energy NASCAR Cup Series

Si è chiusa dalla magica location dell'Homestead di Miami, la stagione 2019 della Monster Energy NASCAR Cup Series.
Un campionato infinito che ha visto Kyle Busch #18 conquistare il secondo titolo in carriera dopo il trionfo del 2015.
La stagione é iniziata con la 61° edizione della mitica Daytona 500, contesa fino all'ultimo giro fra lo stesso Busch e Denny Hamilin #11. Il #11 di casa Gibbs, vincitore della Great Anerican Race del 2016, ha colto per la seconda volta il successo alla 500 miglia grazie ad un ordine di team, deciso per mettere in cassaforte la gara più importante dell'anno.
Il 2019 è continuato con le affermazioni del team Penske, la 200°vittoria in carriera di Ky. Busch, la prima gioia di Truex Jr #19 in uno Short Track ed il primo successo in campionato per il team Hendrick con Elliot #9. La lotta per i Play-off è entrata nel vivo da Daytona, il giro di boa del campionato dove a vincere, contro ogni pronostico, fú Justin Hanley #77.  Il giovane pilota della vettura #77 ha aprofittato del maltempo per vincere la prima gara in MENCS, grazie ad una strategia perfetta.
Hanley, impegnato regolamente nella Xfinity Series, è stato il primo colpo di scena di una stagione che, dalla Daytona 400, è salita di colpi ed é diventata sempre più imprevedibile.
Prima dell'inizio dei Play-off,  un nuovo momento incredibile è stata la night race di Bristol.
Matt DiBenedetto #95, mai primo nella MENCS, ha iniziato l'anno alla grande, nonostante un team non di prima fascia.
DiBenedetto, una certezza nella top 10 del gruppo, ha iniziato alla grande la seconda gara dell'anno di Bristol fino a contendersi il successo contro Hamlin. Il #11 di casa Gibbs ha recuperato il gap di margine da DiBenedetto, beffandolo nel finale.
Dal round del "The last Great Colosseum" Matt é diventato l'uomo del desiderio di molti team, vista la difficile condizione nel Leavine Family Racing.
La squadra, dal 2019 supportata dal Joe Gibbs Racing, ha lasciato a piedi DiBenedetto per favorire la crescita di Christopher Bell, giovane pilota di casa Toyota che dal 2020 prenderá il posto di DiBenedetto.
Il #95 ha avuto la certezza, dopo la sconfitta di Bristol, di un posto per prossimo anno grazie anche al ritiro a fine 2019 di Menard.
Il Wood Brothers Racing accoglierà a tempo pieno DiBenedetto nella speranza di trovare il primo successo nella principale categoria della NASCAR
I Play-off della stagione appena conclusa hanno visto l'inizio con il botto di Truex Jr #19, primo a Las Vegas ed a Richmond, pista che lo aveva visto trionfare anche in primavera.
La Chase é continuata con Hamlin #11 e Truex come i principali protagonisti, mentre Busch #18 e Logano #22 sembravano soffrire.
Quest'ultimi si sono giocati il passaggio alla finale di Miami con Busch che ha avuto la meglio sul campione 2018, eliminato al Round of 8.
Hamlin, Ky. Busch, Truex e Harvick #4, assente nella parte alta del gruppo per una buona parte dell'anno, si sono contesi il championship 4, la finale del campionato.
Kyle Busch ha chiuso una prova fantastica che lo ha incoronato per la seconda volta campione della NASCAR.
Promossi a fine 2019 i giovani Elliot #9, Blaney #12, Larson #42, Keselowski #2 e Logano #22, mentre deludono Jones #20 e Suarez #41.
Le due giovani, rispettivamente del team Gibbs e del team Haas, hanno completamente fallito in questo stagione.  Jones ha salvato la faccia vincendo a Darlington, mentre non é arrivata nessuna prestazione di spicco da parte di Suarez.
Il messicano non sarà più della partita nel 2020 dove verrà sostituito da Cole Custer, direttamente dalla Xfinity Series alla Cup Series.
La Monster Energy NASCAR Cup Series 2019 ha regalato competizioni di primo livello grazie a dei pack aereodinamici che hanno incrementato  spettacolo e la lotta in pista. Lo spettacolo continuerà sicuramente nel 2020, dove verranno mantenuti  i medesimi regolamenti.

giovedì 5 dicembre 2019

Review - IMSA Michelin Pilot Challenge

Si é chiusa sul tracciato di Road Atlanta una spettacolare stagione per quanto riguarda l'IMSA Michelin Pilot Challenge.
L'Audi #39 di Westphal/McQuarrie, gestita dal team CarBahn with Peregrine Rach, ha portato a casa il campionato piloti dopo una stagione davvero incerta fino all'appuntamento del VIRginia International Raceway.
Grazie alla velocità di punta sulle paraboliche di Daytona, la McLaren #75  di Wittmer/Holton ha portato a casa il primo successo dopo una bellissima battaglia con la già citata Audi #39.
Westphal/McQuarrie hanno dato spettacolo tra i bumps di Sebring dove é arrivato il primo sigillo della stagione.
Una vittoria che é stato il prologo per altri due importanti podi in Ohio e nel Glen, mentre i rivali pagavano punti importanti in ottica classifica finale.
Da metà stagione in poi, l'Audi #39 ha avuto come unico vero rivale la BMW #82 di Clay/Jones, bravi a prendere la seconda piazza virtuale in campionato grazie ai tantissimi errori della McLaren.
Holton/Wittmer sono stati protagonisti in negativo della seconda parte di stagione dove abbiamo rivisto nella Victory lane la Camaro.
La vettura #71 di Liddell/De Pew ha portato in bacheca due successi in due piste totalmente differenti.
Liddell si é dimostrato ancora una volta un grande condottiero, vincendo a Road America in un finale storico che ha visto la Camaro #71 passare 4 vetture in un giro e trionfare all'ultimo metro sulla McLaren #75.
Audi ha continuato alla grande la stagione approfittando delle mediocri prove della BMW #82, in difficoltà al VIR ed a Laguna Seca.
Grazie alla seconda posizione a Road Atlanta, la McLaren #69 ha siglato il secondo posto finale in campionato con un abisso dell'Audi #39.
Deludono le Mustang, auto da cui ci si attendeva molto di più insieme alle AMG, l'auto da battere nella passata stagione.
Mercedes vince, grazie alla superiorità numerica, la classifica riservata alle case con 5 punti di gap su Audi.

Dopo un primo anno di rodaggio,  lo spettacolo non è mancato nella classe TCR.
Audi, Hyundai, Alfa Romeo ed Honda si sono dati battaglia fino all'ultimo round.
Dopo una partenza perfetta, grazie ai successi di Daytona e Sebring, la coppia O'Gorgman/Blackstock #37 sembrava poter dominare la stagione, ma tutto é cambiato a partire dall'Ohio.
Wilkins/Lewis #98, alfieri della Hyundai Veloster del team BYAN  HERTA AUTOSPORT, hanno iniziato dal tracciato di Lexington la rimonta verso il titolo, mentre anche le Audi, dopo un inizio disastroso, conquistano il primo podio grazie ad Ernstone/Morley #81.
Con il primo posto a Lime Rock, il secondo di Watkins Glen ed i piazzamenti di Road America e VIR, la coppia Wilkins/Lewis ha preso le redini della classifica.
Le Honda, dopo il perfetto inizio, si sono trovate costrette alla rimomta, mentre le Audi sembravano non reggere il passo della Veloster #98, costante su tutti i tracciati.
Grazie al secondo posto di Laguna Seca, la coppia Wilkins/Lewis é arrivata all'ultimo round di Road Atlanta con un margine considerevole.
Con il successo in Georgia il duo Wilkins/Lewis #98 ha chiuso nel migliore dei modi un 2019 perfetto. Podio in campionato per Gottsacker/Filippi #21 ed Ernstone/Morley #61, rispettivamente in seconda e terza posizione.
Invisibili per tutto il campiato le Alfa Romeo, in seria crisi in tutti i tracciati.
Grazie alla superiorità numerica , Audi vince la classifica riservata alle case con un solo punto di marcine sulla Hyundai.

Una stagione davvero interessante quella dell'IMSA Michelin Pilot Challenge, serie sempre imprevedibile e ricca fi colpi di scena.
Appuntamento a Daytona con una 4H che aprirà il 2020.

Review - Virgin Australia Supercars Championship

Si é chiusa a Newcastle la stagione 2019 del Virgin Australia Supercars Championship.
Il dominatore di questo anno é stato Scott McLaughlin #17, assoluto protagonista di questo campionato.
La nuova Ford Mustang, impegnata da marzo in  Australia, ha portato grandi vantaggi a tutti i team Ford.
Scott McLaughlin ed il  DJR team Penske ha iniziato nel migliore dei modi la stagione vincendo  sei delle otto prove disputate.
Una superiorità che é continuata con i siglilli a Phillip Island, Barbagallo, Winton, Darwin e Townsville.
Una serie incredibile di successi che é proseguita al The Bend Motorsport Park o in Queensland.
Tutto sembrava essere già scritto anche nelle prove dell'Enduro Cup e così é stato.
Scott McLaughlin ha vinto per la prima volta in carriera la Bathurst 1000, trofeo che mancava nella bacheca del #17 di casa Penske.
McLaughlin ha chiuso in anticipo i giochi per il titolo già a Sandown, ultima tappa di durata del campionato.
Il neozelandese ha battuto il record di successi in un anno di Lowndes, mostrandosi irraggiungibile per la concorrenza.
Ottima stagione per Shane van Gisbergen #97 e Jamie Whincup #88, i diretti rivali di McLaughlin, ma mai in grado di attaccare l'alfiere di casa Penske.
La squadra americana ha strappato al Red Bull Holden Racing il titolo team, nove volte vinto dal Triple Eight Engineering.
Discreta stagione per Reynolds #9, Mostert #55, Waters #6 e De Pasquale #99, mentre non ha brillato Mark Winterbottom #16, in crisi con il nuovo team.
Dal 2020 ci auguriamo in un livellamento delle prestazioni per rivedere una lotta ad armi pari tra tutte le stelle del Supercars Championship.

mercoledì 6 novembre 2019

Review - IMSA WeatherTech Sports Car Championship

É stata una stagione molto emozionante quella dell'IMSA WeatherTech Sports Car 2019.
Tutto é iniziato dalla magica Daytona 24H, una competizione  condizionata in negativo dalla pioggia che ci ha tolto le ultime ore di battaglia.
GTD, GTLM e P si sono dati battaglia nel "World Center of Racing" dove le sorprese non sono mancate.
Per la classe regina il terzetto Alonso/Kobayashi/van der Zande/J. Taylor #10 si é dimostrato il più competitivo ed ha confermato la superiorità delle Cadillac.
Le vetture americane si sono messe in luce anche nella 12H di Sebring, evento che ha premiato il tridente Nasr/Derani/Curran #31.
Anche nelle prove  Sprint le vetture statunitensi sembravano avere una marcia in più fino al quarto appuntamento della stagione, sul tracciato di Mid - Ohio.
Cameron/Montoya #6 hanno portato al team Penske il primo acuto del 2019, dopo essere stati i pprincipali sconfitti di Daytona e Sebring.
Il round cittadino di Belle Isle ha confermato un periodo d'oro per Cameron/Montoya, i primi a vincere 2 gare consecutive nelle 5 disputate.
La sorpresa é arrivata alla 6H di Watkins Glen,  forse la gara chiave del 2019.
Le Mazda del team Joest, fino a quel momento lontane dal vertice, hanno conquistato il tracciato di New York grazie a Tincknell/Pla/Bomarito #55
La già citata Mazda #55 e la gemella #7u si sono prese un importante rivincita dopo aver perso nelle ultime tornare l'evento di Belle Isle.
Jarvis/Nunez #77 hanno confermato lo stato di grazia per le Mazda al Canadian Tire Motorsport Park, settimo appuntamento del campionato.
Passata la metà dell'anno, la situazione vedeva l'Acura #6 di Caneron/Montoya come l'auto da battere insieme alla Mazda che, evento dopo evento, risaliva la classifica di campionato.
La terza vettura favorita per il successo finale, alla vigilia dell'appuntamento di Road America, era la Cadillac #31 di Nasr/Derani.
Road America e successivamente Laguna Seca  Laguna Seca hanno premiato l'Acura #6 che ha potuto così gestire il proprio gap nel championship decider in Georgia.
Si tratta del primo titolo da quando il team Penske ha fatto il suo ritorno nell'IMSA, il primo non Cadillac da quando gareggiano le DPi.
Nasr/Derani/Curran #31, secondi in campionato, si consolano con il trofeo della Michelin Endurance Cup, la mini serie che comprende gli appuntamenti di Road Atlanta, Watkins Glen, Sebring e Daytona.
Stagione da dimenticare per Bennett/Braun #54 lontani dal vertice con la loro Nissan.
Il team nipponico saluta la serie nel 2020 dove si attende il possibile ritorno del team Visit Florida.
Confermata anche la presenza del WTR, nonostante l'addio di Jordan Taylor, dal prossimo anno impegnato con Corvette in GTLM.
IMSA saluta anche la Cadillac #5 del team Action Express, plurititolata squadra che ridurrà l'impegno nella serie ad una sola auto.
La #31 resterà in gioco con Nasr/Derani per tutto il 2020, mentre Albuquerque supporterà il duo brasiliano nelle tappe endurance.
Per soli 3 punti Acura vince il titolo costruttori sulla Cadillac, in pista con molti più esemplari.

In GTLM é stato un anno magico per il marchio Porsche.
Laurens Vanthoor ed Earl Bamber sulla #912 e la coppia Patrick Pilet/Nick Tandy #911 sono stati i padroni della serie imponendosi in 6 delle 11 gare affrontate.
A Daytona, opening race del campionato, BMW e Ferrari hanno rovesciato tutte le attese in una pazza 24H.
Corvette e Porsche hanno dato spettacolo recuperando i giri persi per i seri problemi occorsi durante le prime concitate fasi.
De Philippi/Eng/Farfus/Herta hanno portato la BMW M8 #25 al successo nella classica di Daytona, unico sigillo per la casa bavarese che ha sofferto per tutte le restanti prove.
Da Sebring é iniziato l'impero  Porsche con il duo Pilet/Tandy, primi anche nella tappa endurance di Watkins Glen.
Bamber/Vanthoor hanno risposto ai compagni nell'appuntamento di Long Beach prima di confermarsi anche in Ohio ed a Mosport.
A Lime Rock sembrava tutto pronto per una nuova doppietta Porsche, ma così non é stato.
Ford ha beffato le 911 RSR grazie ad una perfetta strategia.
Briscoe/Westbrook #67, dopo la vittoria a Lakeville, si sono replicati sul tracciato di Road America precedendo il duo De Philippi/Blonqvist #25.
Virginia, Laguna Seca e Road Atlanta  sono state le ultime tre tappe di una stagione trionfale per le Porsche che alla Petit Le Mans ha festeggiato il titolo costruttori ed il titolo piloti dopo 3 anni di sconfitte.
Earl Bamber e Laurens Vanthoor  sono i nuovi campioni della sempre combattuta GTLM.
Dal 2020 non ci saranno più le Ford, mentre cambieranno auto Corvette e Porsche.
La nuova C8R e la versione 2019 della 911 RSR si contenderanno il trofeo 2020 dove mancherà all'appello una figura storica come Jan Magnussen.
Dopo anni con Corvette, il danese compagno di squadra di Antonio Garcia, saluta il marchio statunitense che accoglierà Jordan Taylor.

Spettacolo a non finire e gare fino all'ultimo metro in GT Daytona, la classe riservata alle vetture GT3.
Porsche con Pfaff Motorsport, Lamborghini con Grasser e Paul Miller Racing, Mercedes con il Keating Motorsport, BMW con Turner Motorsport e l'Acura del Shank Racing sono stati i principali protagonisti di questo 2019.
Il campionato é stato letteralmente dominato dalla Acura #86 di Farnbacher/Hindman, i più costanti in tutte le circostanze e su tutte le distanze di gara.
La stagione é iniziata sotto il segno Lamborghini, capace di vincere a Daytona e successivamente anche nella vicina Sebring.
Una vittoria storica per il team Grasser che, da qualche settimana, ha annunciato l'intenzione di un impegno completo nel campionato a partire dal  2020.
Dopo la pausa di Long Beach é stata la Lexus ad entrare nella Victory lane di Mid - Ohio con il duo Hawksworth/Heistand #14, bravi nel finale a resistere agli infiniti attacchi di Farnbacher/Hindman #86.
La coppia, in pista con Acura, ha portato a casa il round di Watkins Glen prima di confermarsi nella parte  alta della classifica anche nelle successive gare di Mosport e Lime Rock, eventi conquistati rispettivamente da BMW e Porsche.
L'unica Porsche competitiva in questo 2019 è stata quella del Pfaff Motorsport, affidata a Zach Robinchon.
Il canadese ha diviso l'abitacolo con Hargrove e con alcuni piloti ufficiali Porsche come Matt Campbell o Dennis Olsen.
Robinchon ha vinto per 10 millesimi la gara di Lime Rock prima di ripetersi a Road America dove l'Acura #86 non ha brillato.
Una battuta di arresto che non ha condizionato la classifica generale, ma si é dimostrata determinante nella WeatherTech Sprint Cup.
La mini serie, riservata alle GTD, che comprendeva tutte le "prove corte" della serie, ha premiato Robinchon che nella prova di Laguna Seca ha conquistato facilmente il titolo grazie al ritiro dei rivali.
Robinchon, secondo in campionato alla vigilia della Petit Le Mans, non é stato in grado di recuperare nell'ultimo decisivo round che ha definitivamente incoronato Hindman e Farnbacher.
Fraga/Keating/Bleeklemolen #33, in gara con la Mercedes del Keating Motorsport, hanno conquistato la Michelin Endurance Cup, nonostante il ritiro a due tornate dalla fine della Petit Le Mans,  vinta dalla BMW #97 di Auberlen/Foley/Machavern.
Lamborghini batte Acura in classifica costruttori per soli 2 punti.

Per la stagione 2020 sono confermate tutte le classi e tutte le prove dell'anno da poco concluso.
L'unica novità riguarda le LMP2 che saranno escluse da determinate competizioni.  L'IMSA WeatherTech Sports Car Championship resta una delle categorie più interessanti ed avvincenti del mondo.
Un format comprensibile a tutti dove si sfidano i migliori piloti della specialità.
Un campionato assolutamente da non perdere.

venerdì 18 ottobre 2019

Review - DTM

Emozioni  a non finire nel DTM 2019, anno di partenza del nuovo Deutsche Tourenwagen Masters
Dopo l'abbandono di Mercedes e l'ingresso di Aston Martin, l'annata da poco conclusa, ha reso merito ai soliti René Rast e Marco Wittmann,  rispettivamente su Audi e BMW.
Dopo la prima gara di Hockenheim vinta dal Wittmann , il giorno dopo, é stato Rast ad avere la meglio.
Un primo successo che ha preceduto una serie incredibile di successi, mentre i principali rivali perdevano terreno in campionato.
Sul tracciato di Zolder, secondo atto della stagione, abbiamo visto l'ottima prestazione di Eng, per la prima volta sul gradino più alto del podio nel DTM dopo moltissimi piazzamenti.
Rast ha vinto la competizione domenicale in Belgio prima di collezionare altre due podi a Misano e la vittoria nella prima gara del Norisring.
Norimberga é stata una prova di svolta per la stagione con Wittmann ed Eng, non in grado di approfittare della situazione favorevole dovuta alla mediocre prova di Rast, solo settimo al traguardo durante la Race 2.
La trasferta olandese di Assen e la tappa britannica a Brands Hatch hanno fatto capire quanto l'Audi fosse nettamente superiore e come il duo Wittmann - Eng non potesse competere contro Rast e Nico Müller, autore di un'estate perfetta con sei podi consecutivi.
Risultati che non sono serviti a togliere dalla testa del campionato  Rast che, al termine dell'evento al Nürburgring, poteva già esultare per il secondo titolo in carriera in soli 3 anni.
Audi festeggia il campionato costruttori mentre il team Rosberg alza il trofeo riservato alle squadre dopo una leale battaglia con il team Abt.
Ottima stagione per Rockenfeller, Duval, Frinjs e per Aberdein, rookie in pista con l'Audi privata del WRT.
Stagione di apprendistato per le Aston Martin, pronte a farsi valere nel 2020.
Igora Drive, Anderstop e la nostra Monza, sono le nuove piste che entrano nel calendario del prossimo anno.
Molto bello l'evento finale ad Hockenheim con i Giapponesi del Super GT venuti ad incontrare i "cugini" tedeschi.
Un incontro che rivivremo a metà novembre con la "dream race", gara evento al Fuji tra i due campionati
Un progetto molto complesso che continua a prendere forma e che porterà i suoi frutti.

mercoledì 2 ottobre 2019

Review - NTT IndyCar Series

La stagione 2019 della NTT IndyCar Series si decisa, come da un paio di stagioni, all'ultimo  determinante appuntamento, dopo 17 intense gare.
Penske con Newgarden #2, Pagenaud #22 e Power #12, Andretti con Rossi #27 e Ganassi con Dixon #9 sono stati gli assoluti protagonisti di questa stagione.
La stagione é iniziata tra i muri di St. Petersburg dove Newgarden #2 ha dato spettacolo ed ha chiuso primo davanti a Dixon #9 e Power #12.
Il #12 di casa Penske cercava il riscatto nella successiva gara del COTA dove, contro ogni pronostico, entrava nell'albo d'oro della IndyCar il nome si Colton Herta #88.
Il pilota dell'Harding Steinbrenner Racing ha approfittato di una Caution per balzare al comando e mantenere la leadership fino alla bandiera a scacchi.
Dopo il ritorno nella Victory lane di Sato in quel del Barber a
Long Beach é stata la prima volta nel 2019 di Rossi #27, favorito per vincere il suo primo titolo Indy dopo la prima Indy 500, conquistata nel 2016.
Rossi ha sfiorato il successo alla 500 miglia di Indianapolis dove il trofeo é andato a Simon Pagenaud #22, il vero protagonista del mese di maggio.
Dopo una incredibile performance nel GP di Indianapolis,  il francese  ha vinto anche la gara più importante dell'anno per la prima volta nella sua importante carriera.
Da Detroit la musica é cambiata,  questa volta a favore di Newgarden.
Primo nella race 1 di Detroit, ancora al vertice  in Texas ed in Iowa, due volte nella top 5 a Road America ed a Toronto, sono stati i risultati estivi del campione IndyCar 2017.
Una costanza incredibile che ha cambiato la classifica a suo favore, anche grazie alle mediocri prestazioni dei rivali.
Anche Scott Dixon ha avuto un'estate molto competitiva con due secondi posti ed il successo a Mid - Ohio, dopo una favolosa battaglia con Rosenqvist #10.
Dopo l'evento di Pocono, evento che fortunatamente uscirà dal calendario 2020 della IndyCar dopo la morte di Wilson, il brutto crash di quest'anno e la terribile  botta di Wieckens, la tappa decisiva del campionato é stata al Gateway.
In quella occasione, una deludente gara di Rossi e Dixon ha spalancato le porte al secondo titolo di Newgarden che nelle tappe successive ha gestito  il gap di vantaggio su Rossi e Pagenaud.
Per Newgarden si tratta del secondo  titolo in tre annate davvero ad alto livello.
Il #2 di casa Penske deve ora assolutamente cercare il successo nella Indy 500, un trofeo che manca a casa Newgarden.
Con 4 gare conquistate, due ovali e due cittadini, il campione 2019 deve anche perfezionare le piste stradali, dove in questa annata non ha portato a casa neanche un sigillo.
Peccato per Scott Dixon,  assoluto protagonista in questo anno, ma troppo incostante per puntare al trionfo finale.
Stesso discorso vale per Power mentre é andata male a Rossi, invisibile nella parte alta del gruppo durante l'ultimo decisivo appuntamento.
Nonostante i due sigilli di COTA e Laguna Seca, Colton Herta ha perso il trofeo dedicato agli esordienti tra cui, a sorpresa, spicca il nome di Santino Ferrucci, protagonista tutto l'anno.
Rosenqvist #10, con il team Ganassi, ha meritato il titolo dimostrandosi il più costante del gruppo.
Stagione difficile per Hunter- Reay #28, Kanaan #14,  Hinchcliffe #5 e Bourdais #18, quasi invisibili nella parte alta del gruppo.
Nuove auto, nuovi piloti e nuovi team attendono la IndyCar 2020 dopo un'interessante edizione.
Appuntamento a St. Petersburg a Marzo per il ritorno all'azione.

giovedì 7 marzo 2019

Review - Super GT

La stagione 2018 del Super GT ci regala una bellissima lotta tra  Honda e Lexus, precisamente tra Yamamoto/Button #100 e Hirakawa/Cassidy #1.
Nel primo appuntamento di Okayama le Honda #17 e #100 si sono spartite il successo prima del primo ed unico acuto da parte della Nissan #23 di Quintarelli/Matsuda, unica Nissan a successo in una stagione dominata dai rivali.

Nojiri/Izawa #8 hanno portato in vetta la Lexus che si è  riconfermata a Buriram e nella seconda competizione del Fuji.
In un finale pazzo in quel di Sugo é arrivato il primo successo per Jenson Button che ha recuperato,  con il compagno Yamamoto, una marea di punti sulla Lexus #1 che, dopo il sigillo a Autopolis, approdava a Motegi con i medesimi punti della Honda #100 di Button/Yamamlto. Il championship decider ha incoronato la Honda per soli 3 punti sui rivali.
3° posto finale per Nojiri/Izawa mentre deludono le varie Nissan, mai davvero in gioco per una buona prestazione  salvandosi solo con i già citati Matsuda/Quintarelli.

In GT300 é andato al duo Kurosawa/Gamou #65 il campionato 2018, rimontando e chiudendo il gap nell'ultimo decisivo appuntamento di Motegi.
Nakayama/T. Kobayashi #18 hanno iniziato alla grande la stagione in quel di Okayama prima di lasciar spazio al primo acuto da parte della BMW #55 di Takagi/Walkinshaw.
La vettura bavarese, dopo aver vinto al Fuji a maggio, ha vinto anche la seconda prova del Fuji allungando decisamente in classifica dopo i due zero marcati a Suzuka e a Buriram dove sono arrivati i sigilli di Nitta/Nakayama #96 ed Hiranaka/Yasuda #11.

La Lexus #96 ha rivinto sul tracciato di Sugo prima dell'acuto di Hirate/Saga #31 che ha preceduto il championship decider di Motegi dove, in una gara molto interessante, é stato il duo Kurosawa/Gamou a portare a casa il campionato a causa della deludente prova di Takagi/Walkinshaw che hanno buttato al vento una stagione davvero ottima.
Saga/Hirate chiudono al terzo posto davanti alla Mercedes #0 di Taniguchi/Kataoka, campioni del 2017 e grandi interpreti anche lo scorso anno.
Lexus si difende mentre ancora un gradino inferiori le vetture europee ad eccezione dell'ampiamente citata AMG.

Il trofeo team é andato al K2 R&D LEON RACING in GT300 mentre il team Kunimitsu porta a casa il titolo nella classe regina.

Un bellissimo campionato che ci regala grandi emozioni ad ogni evento con un perfetto equilibrio in entrambe le categorie.

sabato 23 febbraio 2019

Review - Euroformula Open

La stagione 2018 dell'Euroformula Open ha incoronato ancora una volta il team RP Motorsport che anche in questo annno non ha dato possibilità ai rivali.
Dopo il dominio del giovanissimo Harrison Scott, é arrivato il momento di celebrare Felipe Drugovich.
Il brasiliano ha ammazzato la categoria vincendo 14 delle 16 gare previste imponendosi al secondo posto nelle restanti competizione di Estoril e Silverstone. 




Drugovich ha staccato Viscaal, secondo in classifica finale, di oltre 100 punti nonostante un'ottima stagione per la Dallara #10, campione Rookie sul giovane Dunner e l'italiano Festante.
Dopo una lunga stagione da leader della classifica rookie, Festante ha buttato alle ortiche il trofeo nelle mediocri prestazioni di Monza, Jerez e Barcellona dove Viscaal ha portato a casa 6 successi su 6 prove.
Buona stagione per Siebert, Iorio e Das mentre deludono Hahn e Fittje.
RP Motorsport trionfa anche nella speciale graduatoria team in una categoria dove speriamo che nel 2019 aumentino gli iscritti.

mercoledì 20 febbraio 2019

Starting Grid - International GT Open

La stagiome 2018 dell'International GT Open ha visto un incredibile equilibrio fino all'ultima gara di Barcellona dove Ferrari, BMW e Lamborghini si sono contese il successo.
Mac/Pier Guidi, su Ferrari, hanno dettato legge nel primo appuntamento di Estoril vincendo entrabe le competizioni prima di riconfermarsi sul podio anche al Paul Ricard, tracciato dove la BMW di Saravia/Rueda ha approfittato della condizione critica di gara 1 per battere il duo Fioravanti/Rees.
 


Amato/Montermini si sono presi la prima piazza riportando la Rossa in vetta prima della riconferma di Mac/Pier Guidi in quel di Spa - Francorchamps.
Il secondo alloro per Saravia/Rueda é arrivato in terra belga prima di bucare l'appuntamento di Budapest che ha visto la vittoria di outsider quali Hahn/Khodair.
Silverstone ha visto la Ferrari difendersi dalla performante BMW di Saravia/Rueda direttamente coinvolta nella lotta per il titolo contro Mac/Pier Guidi, unici veri rivali  insieme ad Agostini/Breukers e Venturini/Mul, avversari che si autoelimineranno nell'appuntamento di Monza.
Nella casa del Team Imperiale la BMW M6 ha vinto la prima prova approfittando dell'handicap di tempo che limitava e non poco le Rosse.
 


In Gara 2 Mac/Pier Guidi hanno risposto alla BMW con una bellissima vittoria su Saravia/Rueda che nel championship decider di Barcellona hanno dovuto alzare bandiera bianca contro la Rossa #51.
Deludono come già detto le varie Lamborghini e soprattutto le Mercedes AMG che peró non possono contare su una temibile coppia.
 



Onslow - Cole/Pierburg vincono il trofeo Pro - Am, Lewandowski/Borlenghi la categoria Am ed infine Imperiale trionfa nella classifica team battendo di 10 lunghezze il team Luzich.
La serie spagnola ci ha regalato grandissime occasioni di battaglia e spettacolo che hanno premiato i più metitevoli e i più  costanti su tutte le piste ed in tutte le situazioni.

martedì 12 febbraio 2019

Review - GT4 Series

Il mondo GT4 ci ha regalato un 2018 molto interessante sia nella serie europea che in quella francese.
La stagione del GT4 European, a seguito degli eventi Blancpain,  ha visto un numero di iscritti impressionante con nuove case e nuove vetture.

La prova inaugurare di Zolder ha visto Dontje/Møller Madsen vincere la prima gara davanti agli esordienti Middleton/Tregurtha sulla loro Ginetta che nel 2017 ha portato a casa il titolo GT4 nel British GT.
La coppia ha portato a casa la seconda prova a Zolder prima di ripeteresi a Brands Hatch dove per la prima volta anche Koebolt/Knap su M4 si fecero vedere sul podio che nella gara 1 ha premiato ancora la R8 vincitrice nell'Opening race di Zolder.
A Misano abbiamo assistito ai sigilli di Umbrarescu/Piana e Hutchison/Van Der Ende che hanno preceduto l'esordio a Spa della nuova Alpine GT4.
Dopo il terzo posto il sabato, Jean/Tribaudini hanno portato a casa la competizione di domenica dove Tregurtha/Middleton e Koebolt/Knap recuperavano su Dontje/Møller Madsen, leader della stagione.
Questi ultimi tre equipaggi non hanno fatto ben vedere sul tracciato di Budapest che ha preceduto la finale del Nürburgring dove, dopo gara 1 vinta dalla BMW di Visser/Menzel, la classifica vedeva a pari punti Middleton/Tregurtha e Koebolt/Snap mentre a soli 10 punti la coppia Dontje/Møller Madsen era chiamata a rimontare dopo una stagione di dominio.

Il final round ha premiato come accaduto a Brands Hatch il duo Van Der Ende/Hutchison mentre la coppia dell'Audi Dontje/Møller Madsen recuperava i 10 punti sui rivali che nella gara 2 non avevano gyadagnato punti.
Gli alfieri di casa Audi hanno vinto il campionato per la differenza di successi, tre contro i due di Middlton/Tregurtha e l'unico alloro per la M4 di Koebolt/Knap.
Deludono in generale le McLaren, le Porsche e le AMG da cui ci si attendeva di più dopo le discrete perfomance del 2017.
Lungstrass ha conquistato  il titolo Pro - Am, Leutwiler il trofeo Am, Møller Madsen il Pirelli Junior Cup mentre Racing One é il nuovo campione nella classifica team.

La stagione 2018 del GT4 France ha regalato una lotta serrata tra Audi e Mercedes, Sainteloc e AKKA ASP.
La stagione si é aperta con il successo della Ginetta #8 di Consani/Lariche che, dopo il successo nel giorno di Pasqua, ha completato al secondo posto gara 2 alle spalle della AMG di Beaubelique/Jim.
I campioni in carica Parisy/Lapierre, su Porsche, si sono presi la rivincita sul tracciato di Pau dove ancora una volta la Ginetta, già vincitrice a Nogaro, ha ribadito la sua superiorità.

Dijon, nel pieno dall'estate, ha visto l'Audi di Fabien/Gregory iniziare un periodo d'oro con un  podio che ha preceduto 3 successi consecutivi tra  Magny - Cours e Barcellona che hanno permesso al duo Sainteloc di gestire il gap in vista del decisivo appuntamento del Paul Ricard dove hanno potuto festeggiare il successo nella serie.
Beaubelique/Pla chiudono la stagione al secondo posto davanti a Jean Pierre Alexander con la nuova Alpine che nel 2019 attendiamo competitiva.
Sainteloc vince il titolo team, Wallgren Rodolphe  il trofeo Am che tra i team incorona AGS Events.

Due campionati equilibrati ed interessanti che col passare del tempo continuano ad incrementare il numero di iscritti e ampliare sempre di più il parco macchine.

giovedì 24 gennaio 2019

Review - GP3 Series

La nona stagione della GP3 Series ha vissuto un interessante duello tra Mazepin e Hubert, compagni di squadra in orbita al team ART, al vertice della categoria.
Mazepin ha vinto la prima competizione in quel di Barcellona dove Hubert ha collezionato due secondi posti a differenza del rivale russo 10° nella gara 2 dove Alesi ha portato a casa la prova dopo lo start in prima fila.




Dopo una lunga pausa, la GP3 ha iniziato l'estate dal Paul Ricard dove Hubert ed Ilott si sono spartiti i successi mentre Mazepin si é difeso alla grande arrivando secondo nella prima prova.
Al Red Bull Ring i due leader della classifica hanno lasciato spazio ad Ilott e a Hughers, quarto pilota del team ART



Da Silverstone é cambiato il campionato con Hubert che dopo la vittoria in gara 1 ha infilato 3 terzi posti consecutivi tra Budapest e Spa dove ha conquistato il secondo posto nella prova di domenica alle spalle di Mazepin.
Il round decisivo del campionato é stato quello di Sochi dove il padrone di casa Mazepin ha bucato la seconda prova contro il quarto posto di Hubert che ha potuto affrontare tranquillamente il final round di Abu Dhabi.
Il francese ha chiuso i giochi già in gara 1 completando una stagione perfetta con pochissimi errori.
Buona stagione per Ilott e Pulcini, primo dei non ART che si laurea ancora campione dei team con 207 punti di vantaggio su Trident.
Il team italiano si é dimostrato lento con Alesi che ha deluso rispetto al 2018 mentre molto veloce Beckmann, tre volte primo.
Brutto anno per Tveter, Boccolacci ed Hughers dal quale, dopo diverse stagioni con queste vetture, ci si attendeva di più. 
Dopo 8 anni di passione e di gare la GP3 Series saluta il mondo del motorsport dopo aver incoronato personaggi importanti come Gutierrez, Bottas, Kvyat, Russell, Leclerc ed Ocon che tutti sappiamo dove sono arrivati.

Review - FIA F2


La stagione 2018 della Formula 2 é stata una gara di sopravvivenza che ha meritatamente premiato il piú forte ma sicuramente ingiusta nei confronti di altri piloti.
La stagione é iniziata nel deserto del Barhain dove Lando Norris ha aperto le danze con una bella vittoria su Sette Camara e Markelov che nella seconda prova ha messo in chiaro la situazione vincendo sull'esordiente Günther che scattava dalla pole.




Tra i muri di Baku Albon ha approfittato dei problemi al leader del campionato per vincere prima che
Russell si imponesse nella seconda gara dove ha preceduto de Vries, Latifi e Norris.
Russell, pilota ART, ci ha preso gusto ed ha infilato il successo anche in quel di Barcellona  dove il suo compagno di team Aitken si é reso protagonista di un'ottima prova in cui ha tenuto testa ad Albon, autore di un pessimo fine settimana nel Principato di Monaco che ha tradito anche Russell, autore di due ritiri che hanno riaperto i giochi a favore di Norris.


In Francia, sul tracciato del Paul Ricard, Russell ha ripreso il successo in gara 1 prima di ripetersi nel seguente round di Spielberg che preceduto un'importantissima collezione di secondi posti che lo hanno portato in fuga in classifica che lo vedeva saldamente leader su Norris, tradito in diverse occasioni dal motore.
L'Ungheria é stata ad appannaggio di Albon e de Vries  che ha vinto anche la gara 1 a Spa.
A Monza la stagione ha visto l'ultimo vero affronto sul campo tra Norris e Russell prima che quest'ultimo prendesse il largo con il successo in gara 2 e i preziosi piazzamenti di Sochi dove Norris non ha completato neanche una prova.
Ad Abu Dhabi, con il campionato in tasca, Russell si é dovuto difendere da Albon che dopo il round russo era diventato l'unico rivale del leader della classifica.
Albon é stato tradito dalla sua vettura che si é spenta proprio prima del via consegnando senza fatica il campionato a Rusell.



Da metá stagione, soprattutto dopo Silverstone, la stagione é stata "ammazzata" dal giovane pilota ART anche se é chiaro che, con una stagione regolare, anche Norris avrebbe potuto dire il suo sulla distanza di una stagione che ha premiato anche Albon e De Vries mentre boccia Markelov, che dovrebbe essere a fine carriera.
Stagione in ombra per Ghiotto e Fuoco che con il nuovo team ha fatto fatica consolandosi con i sigilli a Monaco e Yas Marina.




Speriamo che si risolvano i problemi ai motori per garantire una linearità nel campionato e premiare chi merita in una serie da sempre trampolino di lancio per la F1.



sabato 5 gennaio 2019

Review - European F3


La Formula 3 European ci ha tenuto incollati allo schermo fino alle ultime decisive gare dopo un bel duello tra Ticktum ed Armstrong che ha preceduto il "miracolo" di Schumacher.
La stagione si é aperta tra i muri di Pau dove Zhou ha inaugurato le danze prima dei successi di Fenestraz ed Aron.
Ticktum, giovane pilota Red Bull per il team Motopark, ha vinto il primo atto dell'Hungaroring dove é arrivata la sorpresa di Ahmed.
 
 
 
Al Norisring é arrivata la prima vittoria da parte di Armstrong che da quel momento ha completato una serie di prove positive che lo hanno portato in vetta alla classifica generale approfittando delle mediocri prestazioni di Ticktum in quel di Zandvoort dove a sorpresa é arrivato il successo per Nikita Troitskiy. Il campionato é cambiato radicalmente da Spa - Francorchamps dove, in gara 3, é arrivato il successo da parte di Mick Schumacher che dopo 2 stagioni pessime ha iniziato a far bene e recuperare punti sui due leader che si sono sfidati a Silverstone dove Vips ha chiuso un ottimo fine settimana portandosi molto vicino a Ticktum che sbarcava a Misano da leader.
Il padrone di casa Armstrong, dopo il secondo posto nel primo appuntamento, ha finito un week end pessimo mentre Ticktum si é dovuto difendere da Schumacher e Vips, vincitori rispettivamente in gara 1 e gara 2.
 
 
 
Da Misano, Armstrong non ha piú potuto competere con Tictum e soprattutto con il compagno Schumacher che, supportato dall'intero team e dal fedelissimo Shwartzman, ha conquistato tutte le gare al Nürburgring e le prime due gare di Spielberg dove, grazie al secondo posto in gara 3 contro il 17° di Ticktum, ha preso la leadership del campionato che ha mantenuto fino al successo finale.
Ticktum esce sconfitto ma a testa alta dimostrando di essere il più forte del campionato come ha fatto vedere a Macau.
 
 
 
Schumacher ha vinto il campionato aiutato da un team ai suoi piedi e sicuramente dall'auto migliore che non era in possesso di Armstrong che meritava molto molto di più rispetto al compagno di team che magicamente si é trasformatato da mediocre a fortissimo.
Stessa cosa per Swartzaman che dopo 3 podi in 18 gare ha ottenuto altri 8 podi nelle restanti 9 prove che gli hanno permesso di raggiungere il terzo posto overall ed il titolo Rookie battendo Vips ed Armstrong, anche lui come Ticktum grande protagonista. 
Bene anche Aron e Zhou mentre  deludente annata per Daruvala e Fenestraz da cui ci si attendeva di più. 
 
 
 
La F3 Europea come la conosciamo ci saluta lasciando spazio alla nuova Formula European Masters, organizzata da ITR a supporto del DTM.
La F3 continua invece la sua storia entrando nello stesso fine settimana della Formula 1 prendendo il posto della GP3.
 
 
 
 

Review - WTCR


La prima stagione del WTCR é stata promossa a pieni voti con una battaglia incredibile per il campionato che si é deciso nell'ultima decisiva prova a Macau.
Il primo appuntamento della nuova serie si é svolto a Marrakesh dove Gabriele Tarquini e la sua Hyundai i30 TCR ha mostrato a tutti la sua superiorità precedendo Björk ed Huff e ripetendosi in gara 3 dove anche Muller é tornato sul podio del mondiale dopo una stagione di stop.

L'alsaziano ha vinto l'ultima gara del fine settimana all'Hungaroring dove Huff ha portato al successo la Volkswagen mentre gara 1 vedeva il giovane Ehrlacher battere tutti precedendo Guerrieri e Michelisz.
Tarquini si vedeva attaccato in campionato dalle due Hyundai di Björk e Muller che precedevano Huff ed Ehrlacher.
Al Nürburgring abbiamo assistito alla disfatta di Tarquini che dopo due incidenti non ha partecipato alla terza gara perdendo una marea di punti da Muller e Björk, primi rispettivamente in gara 1 e 3.
In Olanda nessuno dei primi due in campionato ha portato a casa punti lasciando i successi agli altri tra cui spicca la 308 che con Comte, dopo il secondo posto nella prima prova, ha vinto gara 2 approfittando dello start in vetta.
Vernay ha riportato Audi al primo posto replicando quanto fatto vedere a Marrakesh nella seconda gara.
 
 
A Vila Real, tra Joker Lap e 3 prove a trenino, Muller e Bjork hanno conquistato altri punti mentre Homla, con la seconda 308, sigillava la seconda prova che si disputava dopo l'enorme carambola del sabato quando Bennani alla prima curva veloce ha stretto il compagno Huff a muro causando un enorme incidente che ha coinvolto tutte le auto del gruppo.
Dopo due fine settimana a secco,  Tarquini ha ripreso il podio nella terza ed ultima prova di Vila Real prima tornare a vincere allo Slovakiaring dove in gara 2 ha preceduto Nagy e Muller.
In Slovacchia é stato l'unico evento dove abbiamo visto il successo da parte di Michelisz che con queste nuove auto ha fatto molta fatica.
Dopo la lunga pausa estiva, il WTCR si é spostato in Cina e Giappone per le battute decisive del campionato. 
Sul tracciato di Ningbo il protagonista é stato Björk con due sigilli contro i mediocri risultati di Tarquini e Muller.
Con una classifica cortissima, nell'appuntamento di Wuhan Muller e Bjork hanno chiuso il gap da Tarquini che approdava a Suzuka con un vantaggio risicato sui rivali.
Dopo Wuhan, dove le Audi hanno fatto festa con Shedden e Vernay, Suzuka si é rilevata devisiva per il titolo con Tarquini bravissimo a tener testa ai rivali in gara 2 prima di sigillare la terza prova dove le Hyundai del YMR sono finite fuori dai punti consegnando a Tarquini un prezioso gap da gestire a Macau.
Il Guia Circuit ha visto Vernay vincere la prima prova dove Muller ha chiuso secondo prima di riprendere il podio nella seconda competizione dove Tarquini, ritirato, ha rimesso il campionato in gioco mentre Björk, fuori dai punti nelle prime due gare, si é chiamato fuori dalla lotta per il campionato. 
Nonostante il 10°posto nella prova finale, Tarquini si é laureato campione 2018 della serie turismo ad oltre 50 anni e a 10 stagioni dal titolo WTCC.
Ottimo campionato per Muller e Bjork, solo settimo nella classifica finale dopo una pessima prestazione a Macau. Ehrlacher e Guerrieri sono certamente il futuro del turismo che quest'anno ha visto in forma anche Oriola.
Positiva stagione per Audi, Volkswagen e Peugeot che hanno fatto piú di quanto ci si aspettava. Alfa ha portato a casa un sorprendente risultato con Ceccon che grazie al BOP ha vinto gara 1 a Suzuka.


Come già detto, il WTCR ha vinto a pieni voti la scommessa non facendoci rimpiangere il moderno WTCC che non aveva nulla del mondiale turismo che vedavamo prima dell'ultimo ed inutile cambio di regolamenti.
Dopo il ritorno di Tarquini e Muller, dal 2019 rientrano in gioco anche Andy Priaulx ed Augusto Farfus, pronti a dare lotta con i presenti per farci rivivere emozioni uniche che ci sono mancate.
 
 
 

Review - 24H Series



La stagione 2018 della 24H Series non ha mancato di farci divertire con una lotta continua fino al championship decider di Austin.
Il primo appuntamento, ed anche il più importante, é stata la 24H di Dubai che ha premiato la Mercedes Black Falcon #2 di Al Faisal/Haupt/Buurman/Piana. 
Mercedes ha continuato il filotto di vittorie sul tracciato di Silverstone con il team Rofgo Racing che ha chiuso la 12H con un lap di vantaggio sui rivali.
A Navarra la Ferrari del Team Praha ci ha regalato una bellissima prestazione prima dell'acuto della Porsche #911 dell'Herbert Motorsport in quel di Imola.

 
 
La 24H di Portimao, secondo round del Championship of Continenents, ha incoronato la Ferrari per la seconda volta dopo Navarra.
Herbert Motorsport ha rialzato la voce nella 24H di Barcellona prima della risposta della Ferrari a Spa che peró non é bastato per il titolo che al COTA é stato assegnato al team PROsport Performance che ha completato la stagione al secondo posto che é bastato a battere di 3 punti il team Car Collection.
PROsport Performace ha sigillato il titolo dei continenti oltre al successo nella serie Europea che ha consegnato ad Espenlaub/Foster/Putman con 3 punti di gap su Grimm/Dr. Kirchhoff/Wogler.
Ricordiamo che il titolo dei continenti é andato al duo Bolin/R. Renauer.
Il campionato 2019 si aprirà come sempre a Dubai, a inizio gennaio.
 
 
 

mercoledì 2 gennaio 2019

Review - European Le Mans Series

La stagione 2018 della European Le Mans Series non ha mancato di farci emozionare con gare serrate, soprattutto in GTE.


La classe regina delle LMP2 é stata dominata dal Team G - Drive che con Vergne/Pizzitola/Rusinov è stata al top per tutto il campionato che li ha visti sul gradino piú alto del podio nei round di Monza, Silverstone e Spielberg.
 
 
 
Giá a Spa, gara con punteggio dimezzato causa sospensione per mal tempo, il trio ha esultato per il titolo, ottenuto con piú di 100 punti e 30 di vantaggio su Racing Engineering #24, rivelazione di questo 2018 con Pla/Nato/Petit da subito forti al Paul Ricard dove é arrivato il successo.
United Autosport ha porta alta la bandiera delle Ligier con Albuquerque/Hanson vincitori nella piovosa Spa e nella ventosa Portimão dove Albuquerque ha tenuto testa al ritorno di Stevens, velocissimo con la #23 del Panis Bathez Competition che chiude la stagione al sesto posto.
Ottimo l'esordio in P2 per il Dunqueine Engineering #29 mentre é una costante la #28 del team IDEC Sport che con Chatin/Lafargue/Rojas ha conquistato due terzi posti oltre al terzo posto al termine della stagione.
Inguardabili le varie Dallara, mai della partita e vistosamente in difficoltà rispetto agli altri.



In classe LMP3 il campionato ha preso direzione RLR MSport che ha portato in pista una Ligier affidata a Farano/Garoffal/van Ultert #15 che, dopo il successo di Paul Ricard e la disfatta di Monza, si sono ripresi il verice a Spielberg prima di mantenere una certa regolarità fino alla fine.
Vengono battuti a sorpresa i team di punta come United Autosport, Ultimate ed YMR, il più deludente dei dei citati in precedenza.
 
 
 
Meglio di loro il team Inter Europol Competition #13 che con Hippe/Smiechowski si è preso il secondo posto al termine della stagione ed il successo nel championship decider di Portimão che ha visto i principali  interessati al titolo faticare.
Tra questi spicca il ritiro nell'ultimo round dell'EuroInternetional #11, primi a Monza con Mondini/van Berlo, rookie molto promettente.
United Autosport ha sprecato parecchie occasioni come anche Ultimate #17 che nel 2017 é stato uno dei team piú competitivi di una classe interessante ma anche piena di piloti di cui a volte ci si chiede con quale coraggio venga dato il permesso di pilotare auto di tali prestazioni.



In una GTE ridotta a Porsche e Ferrari, la battaglia ha visto una serrata lotta tra le 911 RSR del Proton Competition e le Ferrari #55 e #66 gestite rispettivamente da Spirit of Race e dal JMW Motorsport.
Il primo appuntamento al Paul Ricard ci ha regalato un finale incredibile con Molina #66 che all'ultimo giro ha infilato Cairoli #88, dominatore per tutta la 4H francese con i due Roda.
 
 
 
Molina/MacDowall/Griffin hanno portato a casa un 4°posto in una gara che ha premiato la Ferrari #55 di Cameron/M. Griffin/Scott, autori di una strategia perfetta che ha permesso di instaurare un gap incolmabile con gli altri.
La Porsche #88 ha vinto a Spielberg prima di essere di nuovo sconfitta da Molina sul tracciato di Silverstone. 
La #66, che ha rimediato una sanzione di 10 secondi negli ultimi giri, ha tagliato il traguardo con 10 secondi e qualche millessimo di vantaggio che gli ha permesso di mantenere la vetta sulla Porsche #88.
 
 
 
Ebimotors ha vinto l'appuntamento di Spa mentre a Portimão é arrivato il trionfo della #77 davanti alla #66 e alla #88.
Roda Sr e Roda Jr si sono laureati campioni mentre Cairoli non ha potuto alzare il trofeo a causa della sua assenza alla gara brianzola per la concomitanza con la 24H del Nürburgring.
Speriamo in un ritorno almeno di Aston Martin, presente fino al 2017 con due auto.


Lo spettacolo della ELMS tornerá nel 2019 dove speriamo che nuovi equipaggi possano entrare in gioco per rendere ancora piú avvincente il campionato. 






Review - IMSA Continental Tire Sports Car Challenge


L'IMSA Continental Tire Sports Car Challenge ci ha fatto saltare sulla sedia parecchie volte in questa stagione con appuntamenti imprevedibili indecisi fino all'ultimo metro.
La stagione si é aperta a Daytona dove la Porsche #28 di Machavern/S. Pumpelly ha iniziato l'anno da vero campione mettendo subito in chiaro la situazione dopo 4H caratterizzate da una performante M4 con Cooke/Clay #82, velocissima sul dritto dove non aveva rivali.

 
 
 
Le Mustang, un po' in ombra a gennaio, si sono rifatte tra i "bumps" di Sebring dove Marcelli/Stacy #60 hanno giocato alla grande con la strategia imponendosi su Clunie/Grahovec.
Il ritorno delle serie IMSA sul tracciato di Mid - Ohio ci ha regalato uno spettacolare finale con Marcelli a caccia di Gallagher che, con una sosta in meno, ha cercato di tirare finoall'ultimo.
Marcelli ha passato il rivale prima di entrare anche lui in modalità save fuel per l'ultimo giro che ha visto il rivale #8 tornare sotto e cercare un'attacco disperato al successo.
Marcelli/Stacy hanno portato a casa il podio anche nel Glen  dove la Mustang #8 ha sigillato la seconda ed ultima 4H del campionato che ha visto le prime difficoltà per la #28 di S. Pumpelly/Machavern, sfortunati per tutta la stagione come vedremo nelle restanti prove.
Marcelli/Stacy hanno preso la leadership della classifica a Mosport che ha preceduto il primo successo in terra americana di una AMG che con Plumb/Trinkler #46 si è aggiudicata l'appuntamento di Lime Rock prima dell'atteso successo da parte di Brynjolfsson/Hindman #80.
Machavern/S. Pumpelly si sono classificati al secondo posto, ultimo risultato positivo per i campioni della stagione 2017.
 
 
 
La Porsche #28 ha cercato in quel del VIR di recuperare punti sulla già citata Mustang #60 e sulla Mercedes #46 di Plumb/Trinkler che recuperava punti sulla concorrenza. 
In Virginia dopo uno start asciutto, la pioggia é caduta piovosa sul tracciato in una sola parte della pista mietendo molte vittime e costringendo moltissimi piloti a pittare.
Tutti tranne S. Pumpelly che ha deciso di mantenere le slick rischiando il tutto per tutto. Un rischio che ha ripagato dato che la #28 era riuscita a conquistare un gap notevole prima che per noie alla vettura tutto finisse senza un risultato positivo.
Con la strategia é stata la #46 a rivincere con un pit perfetto in una gara a senso unico nel finale.
Lo spettacolo e l'incertezza l'hanno fatta da padrona anche sul tracciato di Laguna Seca dove la Porsche #28 ha perso all'ultimo giro per mancanza di carburante quando Machavern ha dovuto spostarsi e far passare la AMG #46 che nel frattempo veniva attaccata dalla #15 di Maxwell.
La vittoria al WeatherTech Raceway Laguna Seca ha ipotecato il titolo per la Mercedes che, nonostante un finale di stagione non al top che ha giustamente premiato la BMW di Cooke/Clay #82, ha comunque vinto il successo nella rinnovata classe GS.
Brutta stagione per Audi, Aston e McLaren, veloci in qualifica ma poi mai competitivi in gara con rotture o incidenti.



La prima edizione del CTSCC per il TCR ha visto il team Compass dominare in tutte le gare ad eccezione del JDC - Miller MotorSport che ha vinto con Johnson/Simpson l'appuntamento di Lime Rock in volata su Koch/O' Gorman.
Il resto della stagione é stato un duello tra l'Audi #74 di Wittmer/Sales e la gemella #77 di Casey Jr/Long che, dopo aver vinto l'inaugurare prova di Daytona, hanno bissato nel Glen, al CTMP e a Laguna Seca dove la mediocre prova della #74 ha pernesso alla #77 di allungare in generale e di concretizzare il tutto a Road Atlanta. 
Finisce l'era delle ST che a Road Atlanta hanno incoronato la Mini come campione del titolo per le case con soli tre punti su BMW che si consola con il trofeo team e piloti con Jones/Galante #81 con 4 sigilli su 10 gare.
Pombo/LaMarra #73 e Rabe/Faulkner #21 hanno dato battaglia chiudendo rispettivamente al secondo e terzo posto finale.



Audi vince il titolo case in TCR che dal 2019 dovrebbe ampiarsi dato che le ST non esisteranno più.
Compass Racing ha conquistato il campionato TCR mentre Ford si aggiudica il titolo SG che incorona il team TGM al rientro in una serie IMSA dopo una stagione di stop.
Il Continental Tire Sports Car Challenge ci ha regalato ancora una volta grandi emozioni che siamo pronti a rivivere giá il prossimo anno quando il campionato cambierà nominativo in Michelin Pilot Challenge.