martedì 29 maggio 2018

Maestro anche sugli ovali

Finalmente, dopo svariati tentativi, Will Power #12 vince anche nell'ovale più importante, da sempre uno dei talloni d'achille del campione australiano, maestro su cittadini e stradali.
Will Power #12 ha potuto festesggiare il primo sigillo alla Indy 500, decisa nelle ultime 7 tornate a causa dell'incidente di Kaanan #14, protagonista a sorpresa della gara.
Il primo quarto di prova é stato dominato da Carpenter #20, velocissimo tutta la settimana. La prima Caution a causa del crash di Sato #30 ha permesso a Kannan di risalire mentre Newgarden #1 perdeva posti nella seconda sosta, la prima in SC. 
 
 
 
I 150 giri seguenti sono stati caratterizzati principalmente dagli incidenti di Bourdais #18, Patrick #13 che chiude la carriera amaramente contro il muro di curva 2 e anche di Castroneves #3, uscito in curva 4  dopo 145 giri. Nel frattempo Rossi #28 dava spettacolo risalendo dalla 32°piazza prendendosi rischi pazzeschi e bruciando i rivali all'esterno di curva 1 e 2.
Dixon #9, Wilson #25, Servia #64 e Harvey #60 hanno rischiato la sosta ai box in occasione della caution causata da Karam #24 provando il tutto per tutto in caso di un'altra neutralizzazione arrivata troppo tardi rispetto ai piani.
Kaanan, uscito dalla classifica per una fortaura a metà gara, è finito a muro 13 giri dalla fine. Al restart, Power ha attaccato subito i rivali ancora senza sosta ad eccezzione di Wilson che a soli 3 giri si è fermato con gli altri lasciando a Power, il primo australiano a trionfare ad Indy, il compito di chiudere la gara davanti a Carpenter e Dixon, con una sosta in meno.
Rossi ha finito in quarta piazza precedendo Hunter - Reay #28 e Pagenaud #22.
Nella top 10 anche Wieckens #6, primo dei rookie.
 
 
 
É stata una Indianapolis 500 molto deludente dal punto di vista dello spettacolo, fose colpa anche di macchine che con i nuovi kit sono più impegnative da guidare e che rendono piú difficoltose le operazioni di sorpasso sugli ovali, una cosa che non accade nelle piste stradali dove le auto piú instabili rendono le prove più emozionanti.
Settimana prossima si ritorna in pista a Belle Isle per il Dual, due gare in 24H.



Principe Ricciardo 



Dopo essere passato indenne alla St. Devote, Daniel Ricciardo ha dominato il GP di Montecarlo che, come da pronostico, é stato un trenino durato 78 tornate.
L'australiano ha gestito il rientro di Vettel, aiutato da un problema alla vettura di Ricciardo che però non é mai stato veramente attaccato.
Hamilton non é riuscito a beffare Vettel che ha accusato ben 7 secondi dal vincitore.
 
 
 
Raikkonen e Bottas chiudono la top 5 mentre Gasly ed Ocon tornano nelle prime 10 caselle grazie ad un'ottima qualifica. Rimonta di Verstappen che dal fondo ha completato la gara in nona piazza battendo Sainz.
Peccato per Leclerc che ha buttato via la prova finendo contro Hartley alla S del Porto.
Il pilota Alfa avrà tempo di rifarsi già a Montreal tra due settimane dove speriamo di assistere ad una gara un minimo più divertente dato che a Montercarlo era difficile "stare svegli".



Kyle Busch conquista anche Charlotte



Dopo il primo sigillo della massima serie NASCAR a Pocono un anno fa, arriva anche il trionfo nella 600 miglia di Charlotte.
La storica gara del Memorial Day ha visto Kyle Busch #18 dominare la scena vincendo entrambe le Stage e la vittoria finale precedendo Truex Jr #78,  mattatore nell'edizione del 2017.
Harvick #4, dopo aver vinto la All-Star Race, ha marcato il secondo zero della stagione finendo a muro per il desciapamento di uno pneumatico. 
 
 
 
Hamilin #11 torna a podio davanti a Keselowski #2, quarto dopo aver stravinto il round della Xfinity Series il sabato.
Bene Johnson #48 mentre ancora in difficolta Blaney #12, Jones #20 e Suarez #19.
Larson #42 raggiunge la top 10 dopo aver rischiato di sbattere in curva 2.
Prossima gara della Monster Energy NASCAR Cup Series a Pocono prima del Michigan che precederà la seconda pausa dell'anno.



Yelloly gestisce Ammermüller 



Scattato dalla pole, Yelloly ha dato il meglio di se tra i muri di Montecarlo commettendo, come unico errore, una piccola toccata alla seconda delle piscine che ha concesso ad Ammermüller l'unico vero attacco della gara ma, all'esterno della Rascasse, non si passa. Il campione 2017 ha inseguito il pilota del team FACH  nelle parte centrale dell'evento  recuperando un secondo e mezzo.
Pereira, dopo aver passato alla Santa Devota Ashkanani nel corso del primo giro, ha recuperato i primi due chiudendo terzo.
 
 
 
Il già citato Ashkanani ha subito la furia di van Lagen che, dopo averlo infilato al tornantino della Vecchia stazione, ha perso la posizione anche da Pedersen. Discreta gara per Drudi e Webster mentre si conferma in forma ten Voorde, primo dei rookie tra cui deludono Andlauer,  alla prima effettiva stagione ma non rookie a tutti gli effetti come Preining, solo 14° con un top team quale Lechner. A inizio luglio si corre a Spielberg.



Markelov si conferma tra i muri, Fuoco torna al vertice



Tra SC, incidenti e contatti é stato Markelov ad aprire le danze a Montecarlo dove il russo ha amministrato la gara alla grande.
Seconda piazza per Gelael da cui non ci si aspettava un podio come per Mehri, sprecato in F2.
Délétraz festeggia un'ottimo fine settimana prendendosi il secondo posto nella Sprint Race alle spalle di Fuoco, tornato all'apice dopo moltissimi errori.
 
 
 
Norris gestisce i punti presi fino a qui ed allunga in classifica con il terzo posto in gara 2. Benissimo Günther e soprattutto Maini, quinto in entrambe le prove. Male il team ART GP, ritirato in entrambe le prove con  Aitken e Russell, protagonisti in quel di Barcellona. 
Il 22 e 24 giugno si corre al Paul Ricard.



Aston su tutti i fronti



Archiviato il trionfo nel round di casa del Blancpain GT Series,  Aston Martin trionfa anche nel British GT sul tracciato di Snetterton. 
Le V12 Vantage hanno sigillato entrambe le competizioni con una doppietta in entrambe le gare.
Gara 1 ha visto il successo di Farmer/Thiim #11 davanti a Davidson/Martin #47 mentre nel pomeriggio sul gradino piú alto del podio sono saliti Johnson/Sørensen #17 davanti a Turner/Howard #99. 
 
 
A chiudere il podio abbiamo ritrovato la #11 seguita dalla Huracan #33 di Minshaw/Keen, primi degli "umani".
Male le Bentley che continuano a deludere.



In GT4 non c'é stato il monopolio Aston, finita comunque a podio con la coppia Nicols-Jones/Moore #62  in gara 1.
Davanti a loro si sono classificate  le Mclaren di Patterson/Osborne #56 e O'Brien/Fagg #4 rispettivamente primi e secondi. 
Male le Ginetta che hanno pagato anche in gara 2 dove si si é distinta la coppia Tull/Green #42 con la nuova M4 GT4.
Ottima prestazione per il duo Procton/Albert #5, secondi davanti alla Aston #62, che hanno messo la cilegina su un fine settimana che ha visto anche la pole il sabato.
Non bene le Nissan che non sono state in grado di confermare la bellissima gara di Rockingham. 
Prossima gara sulle 3H a Silverstone tra due settimane. 




Immagini tratte da Motorsport.com

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