Finalmente,
dopo svariati tentativi, Will Power #12 vince anche nell'ovale più
importante, da sempre uno dei talloni d'achille del campione
australiano, maestro su cittadini e stradali.
Will
Power #12 ha potuto festesggiare il primo sigillo alla Indy 500, decisa
nelle ultime 7 tornate a causa dell'incidente di Kaanan #14,
protagonista a sorpresa della gara.
Il primo quarto
di prova é stato dominato da Carpenter #20, velocissimo tutta la
settimana. La prima Caution a causa del crash di Sato #30 ha permesso a
Kannan di risalire mentre Newgarden #1 perdeva posti nella seconda
sosta, la prima in SC.
I 150 giri seguenti sono stati caratterizzati
principalmente dagli incidenti di Bourdais #18, Patrick #13 che chiude
la carriera amaramente contro il muro di curva 2 e anche di Castroneves
#3, uscito in curva 4 dopo 145 giri. Nel frattempo Rossi #28 dava
spettacolo risalendo dalla 32°piazza prendendosi rischi pazzeschi e
bruciando i rivali all'esterno di curva 1 e 2.
Dixon
#9, Wilson #25, Servia #64 e Harvey #60 hanno rischiato la sosta ai box
in occasione della caution causata da Karam #24 provando il tutto per
tutto in caso di un'altra neutralizzazione arrivata troppo tardi
rispetto ai piani.
Kaanan, uscito dalla classifica
per una fortaura a metà gara, è finito a muro 13 giri dalla fine. Al
restart, Power ha attaccato subito i rivali ancora senza sosta ad
eccezzione di Wilson che a soli 3 giri si è fermato con gli altri
lasciando a Power, il primo australiano a trionfare ad Indy, il compito
di chiudere la gara davanti a Carpenter e Dixon, con una sosta in meno.
Rossi ha finito in quarta piazza precedendo Hunter - Reay #28 e Pagenaud #22.
Nella top 10 anche Wieckens #6, primo dei rookie.
É
stata una Indianapolis 500 molto deludente dal punto di vista dello
spettacolo, fose colpa anche di macchine che con i nuovi kit sono più
impegnative da guidare e che rendono piú difficoltose le operazioni di
sorpasso sugli ovali, una cosa che non accade nelle piste stradali dove
le auto piú instabili rendono le prove più emozionanti.
Settimana prossima si ritorna in pista a Belle Isle per il Dual, due gare in 24H.
Principe Ricciardo
Dopo
essere passato indenne alla St. Devote, Daniel Ricciardo ha dominato il
GP di Montecarlo che, come da pronostico, é stato un trenino durato 78
tornate.
L'australiano ha gestito il rientro di
Vettel, aiutato da un problema alla vettura di Ricciardo che però non é
mai stato veramente attaccato.
Hamilton non é riuscito a beffare Vettel che ha accusato ben 7 secondi dal vincitore.
Raikkonen
e Bottas chiudono la top 5 mentre Gasly ed Ocon tornano nelle prime 10
caselle grazie ad un'ottima qualifica. Rimonta di Verstappen che dal
fondo ha completato la gara in nona piazza battendo Sainz.
Peccato per Leclerc che ha buttato via la prova finendo contro Hartley alla S del Porto.
Il
pilota Alfa avrà tempo di rifarsi già a Montreal tra due settimane dove
speriamo di assistere ad una gara un minimo più divertente dato che a
Montercarlo era difficile "stare svegli".
Kyle Busch conquista anche Charlotte
Dopo il primo sigillo della massima serie NASCAR a Pocono un anno fa, arriva anche il trionfo nella 600 miglia di Charlotte.
La
storica gara del Memorial Day ha visto Kyle Busch #18 dominare la scena
vincendo entrambe le Stage e la vittoria finale precedendo Truex Jr
#78, mattatore nell'edizione del 2017.
Harvick #4,
dopo aver vinto la All-Star Race, ha marcato il secondo zero della
stagione finendo a muro per il desciapamento di uno pneumatico.
Hamilin #11 torna a podio davanti a Keselowski #2, quarto dopo aver stravinto il round della Xfinity Series il sabato.
Bene Johnson #48 mentre ancora in difficolta Blaney #12, Jones #20 e Suarez #19.
Larson #42 raggiunge la top 10 dopo aver rischiato di sbattere in curva 2.
Prossima gara della Monster Energy NASCAR Cup Series a Pocono prima del Michigan che precederà la seconda pausa dell'anno.
Yelloly gestisce Ammermüller
Scattato
dalla pole, Yelloly ha dato il meglio di se tra i muri di Montecarlo
commettendo, come unico errore, una piccola toccata alla seconda delle
piscine che ha concesso ad Ammermüller l'unico vero attacco della gara
ma, all'esterno della Rascasse, non si passa. Il campione 2017 ha
inseguito il pilota del team FACH nelle parte centrale dell'evento
recuperando un secondo e mezzo.
Pereira, dopo aver passato alla Santa Devota Ashkanani nel corso del primo giro, ha recuperato i primi due chiudendo terzo.
Il
già citato Ashkanani ha subito la furia di van Lagen che, dopo averlo
infilato al tornantino della Vecchia stazione, ha perso la posizione
anche da Pedersen. Discreta gara per Drudi e Webster mentre si conferma
in forma ten Voorde, primo dei rookie tra cui deludono Andlauer, alla
prima effettiva stagione ma non rookie a tutti gli effetti come
Preining, solo 14° con un top team quale Lechner. A inizio luglio si
corre a Spielberg.
Markelov si conferma tra i muri, Fuoco torna al vertice
Tra SC, incidenti e contatti é stato Markelov ad aprire le danze a Montecarlo dove il russo ha amministrato la gara alla grande.
Seconda piazza per Gelael da cui non ci si aspettava un podio come per Mehri, sprecato in F2.
Délétraz
festeggia un'ottimo fine settimana prendendosi il secondo posto nella
Sprint Race alle spalle di Fuoco, tornato all'apice dopo moltissimi
errori.
Norris gestisce i punti presi fino a qui ed
allunga in classifica con il terzo posto in gara 2. Benissimo Günther e
soprattutto Maini, quinto in entrambe le prove. Male il team ART GP,
ritirato in entrambe le prove con Aitken e Russell, protagonisti in
quel di Barcellona.
Il 22 e 24 giugno si corre al Paul Ricard.
Aston su tutti i fronti
Archiviato
il trionfo nel round di casa del Blancpain GT Series, Aston Martin
trionfa anche nel British GT sul tracciato di Snetterton.
Le V12 Vantage hanno sigillato entrambe le competizioni con una doppietta in entrambe le gare.
Gara
1 ha visto il successo di Farmer/Thiim #11 davanti a Davidson/Martin
#47 mentre nel pomeriggio sul gradino piú alto del podio sono saliti
Johnson/Sørensen #17 davanti a Turner/Howard #99.
A chiudere il podio
abbiamo ritrovato la #11 seguita dalla Huracan #33 di Minshaw/Keen,
primi degli "umani".
Male le Bentley che continuano a deludere.
In GT4 non c'é stato il monopolio Aston, finita comunque a podio con la coppia Nicols-Jones/Moore #62 in gara 1.
Davanti a loro si sono classificate le Mclaren di Patterson/Osborne #56 e O'Brien/Fagg #4 rispettivamente primi e secondi.
Male le Ginetta che hanno pagato anche in gara 2 dove si si é distinta la coppia Tull/Green #42 con la nuova M4 GT4.
Ottima
prestazione per il duo Procton/Albert #5, secondi davanti alla Aston
#62, che hanno messo la cilegina su un fine settimana che ha visto anche
la pole il sabato.
Non bene le Nissan che non sono state in grado di confermare la bellissima gara di Rockingham.
Prossima gara sulle 3H a Silverstone tra due settimane.
Immagini tratte da Motorsport.com
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