martedì 9 ottobre 2018

Bathurst non perdona

La gara più dura della stagione, resa ancora più incerta da una pioggerellina caduta durante l'evento, si é rilevata indigesta a Reynolds #9, autore di una favolosa pole il sabato.
Dopo lo start e una prima parte di prova caratterizzata dal contatto tra Mostert #55 ed Waters #6 il primo colpo di scena nella Bathurst 1000 edizione 2018 é stato il problema alla curva 1 della Holden #1 di Whincup/Dumbrell che su tre ruote ha dovuto completare l'intero giro.
La parte centrale di gara ha visto una bella bagare tra Reynolds/Youlden #9, Mclaughlin/Prèmat #17, Mostert/Moffat #55 e la #97 di van Gisbergen/Bamber oltre alla Holden #888 di Lowndes/Richards.
I due sono stati protagonisti di un erroraccio all'ingresso della pit lane che ha compromesso l'attacco alla vetta, aiutato poco dopo da una Safety Car che ha rimesso in gioco la #888 del Triple Eight.
Questi ultimi sono balzati secondi e si sono messi a caccia di Reynolds nel penultimo stint di gara.
Al termine del secondo stint di guida, la #9 ha iniziato a pagare da Lowndes che di gran carriera attaccava e passava il poleman, afflitto da crampi.
La sosta finale ha visto il team Erebus cercare di riprendere la leadership ma un'infrazione al pit ha rilegato la coppia Reynolds/Youlden alla 13°piazza con Youlden che ha dovuto ritornare al volante in sostituzione di un Reynolds che era al limite.
Il penalty ha spalancato le porte del trionfo al duo Lowndes/Richards che ritornano sul gradino più alto del podio in una pista che li ha visti trionfare rispettivamente per sette e cinque volte.
Un record niente male che incorona un pilota come Lowndes, al ritiro dall'impegno full- time nella serie. 
Pye/Luff #2 completano e Mclaughlin/Prèmat chiudono la top 3 mentre si sono classificati quinti Bamber e van Gisbergen. Il kiwi di casa Red Bull Holden Racing vede ridursi il gap a sole 19 lunghezze da Mclaughlin.
Buona gara per Coulthard/D'Alberto #12, Golding/Muscat #34, Tander/Pither #33 e Rullo/De Silvestro che chiudono la 1000km in quattordicesima pizza.
Il 27 - 28 ottobre occhi puntati in Gold Coast dove si chiuderà l'Enduro Cup con la Gold Coast 600.




Elliot incontenibile



A 12 mesi dalla sconfitta nelle ultime tornate, Chase Elliot vince per la prima volta su un ovale strappando il pass per il Round of 8 grazie ad un'ottima strategia.
Dopo due Stage dominate da Kevin Harvick #4, tutto é cambiato all'ultimo pit quando il pilota del team Haas ha dovuto effettuare un doppio pit che lo ha rilegato in mezzo al gruppo.
Al restart, Armirola #10 si è trovato leader fino a meno di dieci curve dalla fine che hanno visto il crash di Bowyer #14.
In caution, tutti hanno pittato tranne Elliot #9, Hamlin #11 e Truex Jr #78 che hanno preso le posizioni di vertice. Con 40 giri in meno sulle gomme, il restart ha visto Armirola prendere il muro all'ingresso del backstraight colpendo Keselowski #2 che a sua volta ha spinto a muro Truex e Bowmann #88 mentre Blaney #12 finiva contro le barriere di curva 3.
L'Overtime ha visto Elliot resiste all'esterno di curva 1 da Hamlin che, nonostante le gomme nuove, non é stato capace di passare Elliot.
Podio per Logano #22 davanti a Jones #20 e Kurt Busch #41 mentre week end difficoltoso per Ky. Busch #18 ma anche per Larson #42, dodicesimo ma mai in gara.
Attualmente restano fuori dalla  Chase Bowmann (-34), Larson (-12), Bowyer ed Armirola (-10).
Quasi certi del passaggio sono anche Busch ed Harvick anche se non si può abbassare la guardia perché settimana prossima c'é Talladega.



Match point



Anche a Suzuka é Lewis Hamilton che vince, anzi domina, l'evento allungando sensibilmente in classifica generale. Partito dalla pole, l'inglese ha vinto su Bottas e Verstappen, non molto lontano dal secondo pilota Mercedes. 
Il momento caldo dell'evento é stato al nono passaggio quanto Vettel, in un disperato attacco alla Spoon, ha toccato Verstappen.
Come accatuto a Monza, é stato il fertarista ad avere la peggio mentre Verstappen ha continuato tranquillamente la gara in un contatto dove non si può attribuire la colpa a qualcuno.
Verstappen é stato protagonista anche di un'altra toccata ai danni di Raikkonen al primo giro, rimediando 5 secondi di penalità. 
Raikkonen ha chiuso 5° alle spalle di Ricciardo, autore di un'altra lunghissima rimonta come oramai accade ogni settimana. Sesto Vettel davanti a Perez e Grosjan  mentre deludono Leclerc, Hulkenberg e le due Honda.
Ricordiamo che ad Austin il campionato potrebbe già finire in casa Hamilton se l'inglese dovesse vincere contro il terzo posto del ferrarista.
Tra due settimane il primo match point per Hamilton, nel Circuit of The Americas.



Imprevedibile Wuhan



Nella cittadina cinese di Wuhan, il WTCR ci ha regalato un fine settimana imprevedibile che non ha cambiato le sorti della classifica generale.
Vernay ha iniziato alla grande il fine settimana dominando su Oriola e Shedden, in pole per la terza prova.
Nel frattempo Tarquini, Mueller e Björk, i tre protagonisti del campionato, si sono trovati senza punti.
Gara 2 ha premiato per la prima volta in questo 2018 la Volkswagen di Bennani.
Il marocchino si é visto attaccare da Comte nell'ultimo giro ma, a due curve dalla fine, il pilota Peugeot ha sbagliato la staccata lasciando passare l'avversario.
Comte ha dovuto resistere a Berton, attaccato al posteriore della 308 TCR, ancora a podio.
Quarto Oriola davanti a Vervish mentre Björk e Tarquini erano costretti al ritiro.
Mueller ha guadagnato due punti prima dello zero in gara 3 dove Björk ha recuperato un piccolo punticino su Tarquini.
In una ultima gara condizionata da due Safety Car,  é arrivato il primo successo per Gordon Shedden, per tutta la gara al comando.
Vervish, nonostante ne avesse di più, non ha avuto la possibilità di attacare la vetta che ha visto WRT chiudere un fine settimana con due sigilli.
Dupon, Guerrieri e Berton hanno chiuso la top 6 dove non abbiamo visto neanche una Hyundai. 
Deludono Coronel ed Ehrlacher, pronti a rifarsi già nella prossima competizione in programma a Suzuka tra tre settimane. 



Quaresmini all'ultima gara



Finisce con il botto la Porsche Carrera Cup Italia dopo una pazza gara 2.
Sabato la pioggia ha visto tutto giocarsi in un giro dato che, dopo lo start dietro Safety Car, Segú si é insabbiato alla Villeneuve innescando un'altra neutralizzazione che ha portato alla red flag.
Il successo é andato a Bertonelli che ha aprofittato del penalty nel post gara per portarsi a solo un punto da Quaresmini.
Gara 2, dopo uno start relativamente tranquillo, é arrivata un altra rossa a causa del brutto crash di Pellegrini alle Acque Minerali.
Al restart Bertonelli ha passato Quaresmini mentre  Rovera, dopo aver beffato entrambi, ha attaccato il secondo posto.
Purtroppo per Bertonelli la somma dei tempi ha incoronato campione Quaresmini, terzo alle spalle di Mosca e Iaquinta.
Un finale tiratissimo di un campionato davvero imprevedibile.
Audi e Lamborghini si spartiscono i successi
In una gara 1 condizionata dalla pioggia è il duo Baruch/Drudi sulla R8 dell'Audi Sport Italia a vincere.
Partiti con la pioggia, quando al momento dei pit sembrava che la pista si stesse asciugando, tutti gli equipaggi hanno montato gomme da asciutto ma, alcuni minuti dopo l'acqua ha reincominciato a scendere scombussolando i piani di tutti i team.
Chiudono il podio Postiglione/Basz e Comandini/Kebolt.
In gara due un drive through per jump start a Fisichella/Gai lascia la prima posizione ad Altoé/Zampieri su Lamborhini Huracan che prendono la testa della classifica con un'appuntamento al termine.
Podio tutto Lamborghini che approfittano dell'handicap tempo dei rivali di Audi che chiudono in quinta piazza.
Prossima gara a fine mese sul tracciato del Mugello dove si deciderà la stagione 2018. 

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