martedì 17 dicembre 2019

Michelisz barcolla, ma non molla

Tre gare emozionanti hanno chiuso la stagione 2019 del FIA WTCR.
Toccate, pioggia, proteste, sorpassi e grande drama hanno condito il fine settimana di Kuala Lumpur, illuminata a giorno per l'occasione.
Norbert Michelisz, Esteban Guerrieri, Yvan Muller e Ted Björk si sono contesi il trofeo senza esclusione di colpi.
Grazie ad un BOP favorevole, Michelisz ha dominato gara 1 ed allungato prima di gara 2, evento che poteva essere già decisivo.
Muller e Guerrieri restavano gli unici rivali di Norbi, pronti a dare battaglia sotto la pioggia e i riflettori del Sepang Circuit.
La pioggia ha iniziato a scendere copiosa ed in metà giro é successo di tutto e di più.

Michelisz, scattato decimo, perdeva posizioni su posizioni fino al 26° posto, mentre Guerrieri passava tutti e da 9° si portava primo. Il tornantino del secondo settore si è rilevato fatale per Muller, centrato da Catsburg e costretto poi al ritiro per un principio di incendio sulla sua vettura.
Scattata la bandiera rossa, per rimuovere l'auto di Catsburg tutto veniva congelato con Michelisz che vedeva ridursi l'intero margine in classifica a causa della negativa partenza.
Dopo il restart ed una grande confusione per capire l'ordine in griglia, Guerrieri ha gestito la prima piazza e vinceva, mentre Micheliez rimontava fino all'ottavo posto.
Una risalita che permetteva all'ungherese di limitare i danni e presentarsi alla finale con 10 punti di gap su Guerrieri, pronto a giocarsi il tutto per tutto nella gara 3. Con una pista umida tutto era aperto a grandi sorprse e così é stato.

Spenti i semafori, Guerrieri, partito secondo, ha attaccato il rivale Michelisz alla prima staccata, guadagnando la prima piazza.  Azcona, in pista su Cupra, ha conquistato nei giri successivi la leadership prima di iniziare una bellissima lotta tra Guerrieri, decisiva per il campionato.
Guerrieri ha ripreso la prima piazza dopo il tornantino del secondo settore prima che Azcona, uscito meglio da curva 11, non rovinasse il sogno titolo all'argentino.
Azcona ha centrato il posteriore di Guerrieri, danneggiando la  vettura in modo definitivo.
Per Michelisz è stato sufficiente arrivare al traguardo per vincere il titolo 2019 che alla vigilia della terza fara era in bilico a causa di un problema alla trasmissione.
Michelisz ha chiuso la stagione al quarto posto, alle spalle di Vervish, Ceccon e Kristofferson, da 21° a primo!
Una rimonta pazzesca per il due volte campione WRX, in pista con  Volkswagen.
Lynk & Co porta a casa il titolo costruttori in una classifica che dal 2020 non vedrà più la presenza ufficiale di Audi e Volkswagen.
Un finale di stagione che ha reso merito al mondo del turismo, dopo diversi anni.

Toyota torna in vetta, che lotta in GTEPRO

Toyota domina e vince la 8H del Bahrain, ultimo evento della prima parte di stagione.
Conway/Buemi/Lopez #7 portano a casa la prova araba grazie ai seri problemi che hanno limitato i rivali.
Ginetta e Rebelion, a contatto nella curva 2 durante il primo giro, sono state rallentate da varie noi tecniche che hanno spianato la strada ai giapponesi.
Conway/Buemi/Nakajima #8 hanno chiuso la 8H al secondo posto con 1 giro di ritardo dalla gemella. Ultimo gradino del podio per la Rebelion #1 di Senna/Menezes/Nato, mentre ritiro per entrambe le Ginetta.
8H di dominio per il team United Autosport, assoluti dominatori della prova in LMP2
Albuquerque/Hanson/Di Resta #22 hanno preceduto l'Oreca #39 di Jota, affidata a Gonzalez/Da Costa/Davidson.
Tung/Aubry/Stevens #37 completano il podio di classe
dove non troviamo l'Alpine, quinta alle spalle del team G - Drive.

Che lotta in GTE PRO dove abbiamo assistito ad 8H davvero intense.
Aston Martin,  Porsche e Ferrari hanno dato spettacolo con delle bello lotte che hanno reso viva una prova che sarebbe stata davvero monotona.
L'Aston #95 di Sørensen/Thiim #95 conquista il gradino più alto del podio grazie anche alla sanzione della Ferrari #71, limitata da uno penalty dopo un' infrazione al pit.
Molina/Rigon #71, secondi dopo l'ultima sosta, hanno cercato di riprendere la leadership, ma la sanzione ha tolto ogni chance di vittoria.
Nonostante la penalità, Molina/Rigon hanno tenuto il secondo posto precedendo di 8 secondi la seconda delle Aston Martin.
Martin/Lynn #97, scattati ultimi in griglia, hanno ripreso il gruppo di testa che nella seconda metà di gara ha perso le Porsche, rallentate da noie tecniche.
Keating/Bleekemolen/ten Voorde #57 riportano sul gradino più alto del podio il team Project 1.
La Porsche 911 RSR ha completato la 8H con un grande margine sull'Aston Martin di Dalla Lana/Gunn/Turner #98, in poche occasioni in lotta per la prima piazza.
Chiude il podio la Porsche di Wainwright/Watson/Barker #86, ultima auto a pieni giri della categoria.
Gravi problemi hanno tolto dai giochi la Porsche #57 di Cairoli/Heineimer Hanson/Perfetti  e l'Aston Martin #90 di Adam/Eastwood/Yoluc.
Senza la 6h di San Paolo, il FIA WEC tornerà in pista ad Austin, a metà febbraio.

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