mercoledì 6 novembre 2019

Review - IMSA WeatherTech Sports Car Championship

É stata una stagione molto emozionante quella dell'IMSA WeatherTech Sports Car 2019.
Tutto é iniziato dalla magica Daytona 24H, una competizione  condizionata in negativo dalla pioggia che ci ha tolto le ultime ore di battaglia.
GTD, GTLM e P si sono dati battaglia nel "World Center of Racing" dove le sorprese non sono mancate.
Per la classe regina il terzetto Alonso/Kobayashi/van der Zande/J. Taylor #10 si é dimostrato il più competitivo ed ha confermato la superiorità delle Cadillac.
Le vetture americane si sono messe in luce anche nella 12H di Sebring, evento che ha premiato il tridente Nasr/Derani/Curran #31.
Anche nelle prove  Sprint le vetture statunitensi sembravano avere una marcia in più fino al quarto appuntamento della stagione, sul tracciato di Mid - Ohio.
Cameron/Montoya #6 hanno portato al team Penske il primo acuto del 2019, dopo essere stati i pprincipali sconfitti di Daytona e Sebring.
Il round cittadino di Belle Isle ha confermato un periodo d'oro per Cameron/Montoya, i primi a vincere 2 gare consecutive nelle 5 disputate.
La sorpresa é arrivata alla 6H di Watkins Glen,  forse la gara chiave del 2019.
Le Mazda del team Joest, fino a quel momento lontane dal vertice, hanno conquistato il tracciato di New York grazie a Tincknell/Pla/Bomarito #55
La già citata Mazda #55 e la gemella #7u si sono prese un importante rivincita dopo aver perso nelle ultime tornare l'evento di Belle Isle.
Jarvis/Nunez #77 hanno confermato lo stato di grazia per le Mazda al Canadian Tire Motorsport Park, settimo appuntamento del campionato.
Passata la metà dell'anno, la situazione vedeva l'Acura #6 di Caneron/Montoya come l'auto da battere insieme alla Mazda che, evento dopo evento, risaliva la classifica di campionato.
La terza vettura favorita per il successo finale, alla vigilia dell'appuntamento di Road America, era la Cadillac #31 di Nasr/Derani.
Road America e successivamente Laguna Seca  Laguna Seca hanno premiato l'Acura #6 che ha potuto così gestire il proprio gap nel championship decider in Georgia.
Si tratta del primo titolo da quando il team Penske ha fatto il suo ritorno nell'IMSA, il primo non Cadillac da quando gareggiano le DPi.
Nasr/Derani/Curran #31, secondi in campionato, si consolano con il trofeo della Michelin Endurance Cup, la mini serie che comprende gli appuntamenti di Road Atlanta, Watkins Glen, Sebring e Daytona.
Stagione da dimenticare per Bennett/Braun #54 lontani dal vertice con la loro Nissan.
Il team nipponico saluta la serie nel 2020 dove si attende il possibile ritorno del team Visit Florida.
Confermata anche la presenza del WTR, nonostante l'addio di Jordan Taylor, dal prossimo anno impegnato con Corvette in GTLM.
IMSA saluta anche la Cadillac #5 del team Action Express, plurititolata squadra che ridurrà l'impegno nella serie ad una sola auto.
La #31 resterà in gioco con Nasr/Derani per tutto il 2020, mentre Albuquerque supporterà il duo brasiliano nelle tappe endurance.
Per soli 3 punti Acura vince il titolo costruttori sulla Cadillac, in pista con molti più esemplari.

In GTLM é stato un anno magico per il marchio Porsche.
Laurens Vanthoor ed Earl Bamber sulla #912 e la coppia Patrick Pilet/Nick Tandy #911 sono stati i padroni della serie imponendosi in 6 delle 11 gare affrontate.
A Daytona, opening race del campionato, BMW e Ferrari hanno rovesciato tutte le attese in una pazza 24H.
Corvette e Porsche hanno dato spettacolo recuperando i giri persi per i seri problemi occorsi durante le prime concitate fasi.
De Philippi/Eng/Farfus/Herta hanno portato la BMW M8 #25 al successo nella classica di Daytona, unico sigillo per la casa bavarese che ha sofferto per tutte le restanti prove.
Da Sebring é iniziato l'impero  Porsche con il duo Pilet/Tandy, primi anche nella tappa endurance di Watkins Glen.
Bamber/Vanthoor hanno risposto ai compagni nell'appuntamento di Long Beach prima di confermarsi anche in Ohio ed a Mosport.
A Lime Rock sembrava tutto pronto per una nuova doppietta Porsche, ma così non é stato.
Ford ha beffato le 911 RSR grazie ad una perfetta strategia.
Briscoe/Westbrook #67, dopo la vittoria a Lakeville, si sono replicati sul tracciato di Road America precedendo il duo De Philippi/Blonqvist #25.
Virginia, Laguna Seca e Road Atlanta  sono state le ultime tre tappe di una stagione trionfale per le Porsche che alla Petit Le Mans ha festeggiato il titolo costruttori ed il titolo piloti dopo 3 anni di sconfitte.
Earl Bamber e Laurens Vanthoor  sono i nuovi campioni della sempre combattuta GTLM.
Dal 2020 non ci saranno più le Ford, mentre cambieranno auto Corvette e Porsche.
La nuova C8R e la versione 2019 della 911 RSR si contenderanno il trofeo 2020 dove mancherà all'appello una figura storica come Jan Magnussen.
Dopo anni con Corvette, il danese compagno di squadra di Antonio Garcia, saluta il marchio statunitense che accoglierà Jordan Taylor.

Spettacolo a non finire e gare fino all'ultimo metro in GT Daytona, la classe riservata alle vetture GT3.
Porsche con Pfaff Motorsport, Lamborghini con Grasser e Paul Miller Racing, Mercedes con il Keating Motorsport, BMW con Turner Motorsport e l'Acura del Shank Racing sono stati i principali protagonisti di questo 2019.
Il campionato é stato letteralmente dominato dalla Acura #86 di Farnbacher/Hindman, i più costanti in tutte le circostanze e su tutte le distanze di gara.
La stagione é iniziata sotto il segno Lamborghini, capace di vincere a Daytona e successivamente anche nella vicina Sebring.
Una vittoria storica per il team Grasser che, da qualche settimana, ha annunciato l'intenzione di un impegno completo nel campionato a partire dal  2020.
Dopo la pausa di Long Beach é stata la Lexus ad entrare nella Victory lane di Mid - Ohio con il duo Hawksworth/Heistand #14, bravi nel finale a resistere agli infiniti attacchi di Farnbacher/Hindman #86.
La coppia, in pista con Acura, ha portato a casa il round di Watkins Glen prima di confermarsi nella parte  alta della classifica anche nelle successive gare di Mosport e Lime Rock, eventi conquistati rispettivamente da BMW e Porsche.
L'unica Porsche competitiva in questo 2019 è stata quella del Pfaff Motorsport, affidata a Zach Robinchon.
Il canadese ha diviso l'abitacolo con Hargrove e con alcuni piloti ufficiali Porsche come Matt Campbell o Dennis Olsen.
Robinchon ha vinto per 10 millesimi la gara di Lime Rock prima di ripetersi a Road America dove l'Acura #86 non ha brillato.
Una battuta di arresto che non ha condizionato la classifica generale, ma si é dimostrata determinante nella WeatherTech Sprint Cup.
La mini serie, riservata alle GTD, che comprendeva tutte le "prove corte" della serie, ha premiato Robinchon che nella prova di Laguna Seca ha conquistato facilmente il titolo grazie al ritiro dei rivali.
Robinchon, secondo in campionato alla vigilia della Petit Le Mans, non é stato in grado di recuperare nell'ultimo decisivo round che ha definitivamente incoronato Hindman e Farnbacher.
Fraga/Keating/Bleeklemolen #33, in gara con la Mercedes del Keating Motorsport, hanno conquistato la Michelin Endurance Cup, nonostante il ritiro a due tornate dalla fine della Petit Le Mans,  vinta dalla BMW #97 di Auberlen/Foley/Machavern.
Lamborghini batte Acura in classifica costruttori per soli 2 punti.

Per la stagione 2020 sono confermate tutte le classi e tutte le prove dell'anno da poco concluso.
L'unica novità riguarda le LMP2 che saranno escluse da determinate competizioni.  L'IMSA WeatherTech Sports Car Championship resta una delle categorie più interessanti ed avvincenti del mondo.
Un format comprensibile a tutti dove si sfidano i migliori piloti della specialità.
Un campionato assolutamente da non perdere.

Nessun commento:

Posta un commento