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domenica 20 gennaio 2019

Starting Grid - IMSA WeatherTech Sports Car Championship

Dopo due settimane di sosta, tra 6 giorni il mondo del motorsport si sposta a Daytona per la mitica   Rolex 24 at Daytona, primo appuntamento dell'IMSA WeatherTech Sports Car Championship. 
Il 2019 é un anno particolare per IMSA che celebra i suoi 50 anni di esistenza con una stagione che si presenta con tutti gli ingredienti per farci divertire. Saranno come sempre 12 appuntamenti di cui 6 da 2H e 40, 2 da 1H e 40 e 4 gare di durata tra cui spiccano la 12H di Sebring, la 6H del Glen e la Petit Le Mans che insieme alla 24H di domenica formano la Michelin Endurance Cup. 
Il marchio francese ha preso il monopolio nella fornitura di gomme al posto di Continental, da anni nella serie.
Le classi aumentano da 3 a 4 dato che da questa stagione le P2 europee saranno divise dalle DPi che diventano le uniche pretendenti per il successo.
Sono 11 le auto nella classe regina dove salgono a 6 le Cadillac contro le 2 vetture schierate da Acura, Mazda e Nissan che saluta ESM che ha chiuso i battenti dopo il 2018.
L'unica vettura nipponica in pista sarà affidata a Bennett/Braun/Dumas/Duval #54 con il team CORE Motorsport autore di uno splendido anno con l'Oreca P2.
Acura sarà ancora schierata dal team Penske che si gioca tutto con Montoya/Cameron/Pagenaud #6 e R.Taylor/Castroneves/Rossi #7, nuovo volto dell'endurance al posto di Rahal.
Le due Acura attaccano l'armata Cadillac che vede come favorite le due vetture di Action Express pronte a difendere il titolo della serie e di Daytona conquistato 12 mesi fa con Fittipaldi/Albuquerque/Barbosa #5 a cui si aggiunge Comway che, a differenza delle ultime stagioni, non sarà presente sulla #31 dove si presentano ai nastri di partenza il temibile equipaggio formato da Derani/Nasr a cui si aggiunge Curran.
WTR oltre ai titolari J. Taylor/ Van Der Zande accoglie tra le proprie fila Kobayashi ed Alonso, alla seconda Daytona della carriera dopo l'esordio con  United Autosport. 
Anche JDC - Miller Motorsport ha acquistato due Cadillac con  Trummer/Simpson/Miller/Piedrahita #84 e Goikhberg/Vautier/DeFrancesco/Barichello #85.
Infine restano le due Mazda del Joest Racing che potrebbero dar battaglia con Bomarito/Tincknell/Pla #55 e Jarvis/Nunez/Bernhard/Rast #77.
Sono tre invece i team che si sfidano in P2 dove  Dragonspeed si affida a due vettura contro Performance Tech Motorsport e PR1 Mathiasen Motorsport. 



Dal catino di Daytona si infiamma la lotta alla caccia della GTLM che ritroveremo in tutte le competizioni ad eccezione di Belle Isle.
Magnussen/Garcia #3 cercano di difendere il titolo portato a casa alla Petit Le Mans 2018 dove a uscire sconfitta fu la Ford che si presenta settimana prossima con due auto affidate a Hand/Mueller/Bourdais #66 e a Briscoe/Westbrook/Dixon #67.
Ferrari torna all'attacco con Molina/Rigon/Calado/Pier Guidi mentre le Porsche aggiungono Jamet alla #912 al posto di Bruni. Oltre a Bamber/L. Vanthoor/Jaminet troviamo anche Pilet/Tandy/Makowiecki molto performanti sulle prove endurance.
In casa BMW c'é attesa per vedere cosa farà Alex Zanardi che debutta con la M8 insieme a Edwards/Mostert/Krohn.
Sulla gemella #25 ritrovano De Phillippi/Eng/Farfus oltre a Herta che debutta in GTLM con la casa bavarese.



Sono 23 le vetture presenti in GTD che incrementa il numero di iscritti rispetto allo scorso anno.
La stagione si snoderà su 11 competizioni, di cui 7 faranno parte della WeatherTech Sprint Cup che si aggiunge alla Michelin Endurance Cup. 
Lo scorso anno il titolo é andato alla Lamborghini Huracan #48 del Paul Miller Racing con Sellers/Snow che ha appeso il casco al chiodo da campione. 
Hardwick/Lewis/Caldarelli supporteranno Bryan Sellers che dovrà vedersela con Mercedes, Audi e Porsche che attacca a Daytona con 4 vetture.
Tra queste da ricordare l'equipaggio composto da
Lindsey/Long/Campbell/Boulle #73 si mette in gioco con il team Park Place Motorsport mentre attendiamo una bella gara dal Black Swan Racing con Pappas/Seefried/Cairoli/Werner #540.
Mercedes resta temibile con Riley Motorsport dove oltre ai titolari Keating/Bleekemolen troviamo anche Stolz/Fraga. Interessante l'equipaggio della #71 con Bühk/Schiller/Baumann/JC Perez.
Land Motorsport torna dopo la sfortunata ed ingiusta sconfitta del 2018 con la nuova Audi GT3 con Morad/Mies/D. Vanthoor #29.
I tedeschi di Land non sono gli unici a portare a Daytona la nuova vettura tedesca che ritroveremo anche nel box Starworks Motorsport, Moorespeed e WRT con De Angelis/James/van der Linde K/Vervish #88.
Acura cerca il titolo con Farnbacher/Hindman/Marks/AJ. Allmendinger #86 mentre sarà interessante vedere cosa farà il quartetto femminile composta da Legge/Beatriz/De Silvestro/Nielsen, sempre su Acura. 
Magnus Racing si sposta da Audi ad Huracan che deve difendere  il successo di 12 mesi fa con Grasser che ripresenta lo stesso equipaggio composto da Bortolotti/Engelhart/R. Ineichen/Breukers #11.
AIM Vasser Sullivan é il nuovo team che gestirà le due Lexus che vedono nuovi piloti tra cui troveremo Motecalvo/Bell/Telitz/Segal #12 e Heistand/Hawksworth/Cindric/Cassidy sulla gemella #14.
Infine attendiamo una buona prova da parte della Ferrari com Scuderia Corsa, presente con Vilander/MacNeil/D. Farnbacher/Westphal #63.



Speriamo dunque di divertirci con un campionato che solitamente é sinonimo di battaglia.

La entry list qui...



mercoledì 12 dicembre 2018

Review - IMSA WeatherTech Sports Car Championship

Lo spettacolo dell'IMSA WeatherTech Sports Car Championship ci ha regalato un'altra annata meravigliosa, ricca di bagarre in tutte le classi e su tutti i format di gara: dalle prove endurance alle sprint.
L'incremento del numero di vetture della classe regina ha aumentato l'incertezza con le Cadillac DPI che si sono viste da subito minacciate dalle varie P2 e soprattutto dalle Acura del team Penske.
 


La Rolex 24 at Daytona ha visto le Oreca conquistare il podio con  Bennett/Braun/Dumas alle spalle delle due Cadillac di Action Express che vede la vettura #5 di Barbosa/Albuquerque/Fittipaldi vincitrice al termine di un finale tesissimo che vedeva la #5 gestire un problema al motore.
Nasr/Curran/Conway hanno conquistato il secondo posto mentre la #10 di WTR arrancava insieme alle Acura, competitive per 6H ma non sulla distanza.
Salutata Daytona ci si é spostati a Sebring dove abbiamo vissuto una 12H davvero emozionante che ha visto molti problemi tra Acura e #5 che non ha potuto confermare Daytona.
La prova ha visto il successo a sopresa da parte della ESM #2 di Derani/van Overbeek/Lapierre, all'ultimo davanti alla #10 di Van Der Zande/J. Taylor/Hunter - Reay che solo nel finale hanno battuto la Cadillac #31, velocissima per tutta la prova. Sfortunatissime le Mazda con entrambe le auto vicinissime al successo prima di vedersi sfumare il tutto dopo il brutto incidente della #90 del team Visit Florida.
 


A Long Beach il team Action Express é tornato all'attacco con un'ottima strategia che ha permesso ad Albuquerque/Barbosa di ritornare nella Victory lane dopo Daytona.
Il ritorno dell'IMSA al Mid - Ohio Sports Car Course ha visto un BOP a favore di Mazda ed Acura che hanno sigillato la prova sin dalle prime fasi piazzando una fantastica doppietta finale e riportando il team Penske ad una vittoria nell'Endurance che mancava dal 2008 quando il team del Capitano portó a casa la vittoria Overall alla 12H di Sebring.
Castroneves/R. Taylor #7 hanno preceduto Cameron/Montoya #6 e la Mazda #77 di Jarvis/Nunez.
Invisibili le LMP2 e le Cadillac che sono tornate al trionfo tra i muri di Belle Isle dove Curran/Nasr hanno riportato il trionfo alla #31, per poco davanti ad Acura.
Archiviata la 24H di Le Mans, la battaglia tra le DPi ha visto l'ingresso in gioco delle LMP2 Europee che con Goikberg/Simpson #99 sono arrivate al successo al Glen nella 6H grazie ad un fantastico sorpasso di Simpson ai danni di Jordan Taylor e dell'Acura #6 di Montoya che, dopo aver beffato la Cadillac #10 alla Esses, si é visto sfilare dalla Oreca #99 prima della Bus Stop.
Sul podio, oltre alla #6 che ha chiuso terza, é salita anche la Oreca #54 di Bennet/Braun di cui sentiremo riparlare nelle gare successive.
 


Dopo il terzo posto a Daytona, il quarto a Sebring ed il secondo nel Glen, per la vettura #54 é arrivato il turno di vincere in quel di Mosport dove le Cadillac si sono trovate spiazzate contro la LMP2 del CORE che ha replicato nella velocissima Road America in un finale che ha visto molti protagonisti obbligati ad uno splash conclusivo, non effettuato da Bennet e Braun che sono stati proiettati verso la leadership della classifica saldamente in mano alla #31 di Curran/Nasr.
ESM, che al termine della stagione ha chiuso i battenti, ha vinto il rocambolesco appuntamento di Laguna Seca dove la Mazda #55 di Bomarito/Nunez ha buttato tutto al vento in occasione di un semplice doppiaggio che, una volta colpito, ha fatto girare la Mazda a 30 min dalla fine perdendo il successo che é finito nelle mani della #2 di Dalzien/Sharp.



Il championship decider di Road Atlanta ha visto contrapposte la P2 di Bennet/Braun e la DPi di Curran/Nasr per il team Action Express, in lotta per tutte le 10H per il successo svanito a due curve dalla fine quando il carburante é finito e la #5 é stata beffata dal duo J. Taylor/van der Zande, finalmente nella Victory Lane dopo una stagione di alti e bassi.
Curran/Nasr, nonostante la mediocre prestazione alla Petit Le Mans, si sono riconfermati campioni regalando ad Action Express il titolo team mentre Cadillac domina la graduatoria delle case.
Curran/Cameron e Cadillac, oltre al titolo IMSA, si sono aggiudicati la Tequila Pátron North America Endurance Cup. 



Ford, Ferrari in alcune gare, Corvette, Porsche e BMW si sono sfidate nella imprevedibile GTLM che puntualmente é sinonimo di spettacolo.
Per tutta la seconda metà di stagione abbiamo vissuto una battaglia punto su punto tra Ford e Corvette che ha giocato tutto sulla #3 di Garcia/Magnussen.
La stagione é iniziata con il domunio Ford che ha ammazzato la competizione con la #67 e la #66 rispettivamente primi e secondi.
Westbrook/Briscoe/Dixon non si sono confermati a Sebring dove abbiamo assistito ad una bagarre d'altri tempi tra Porsche, Ferrari e BMW ad un soffio dal successo con la #25 di De Phillippi/Sims.
Pilet/Tandy/Makowiecki #911 hanno riportato a Weissach la mitica classica di Sebring mentre le Corvette facevano fatica a mantenere il ritmo dei migliori.
A Long Beach, dopo il favoloso sorpasso di Bamber a suon di sportellate ai danni di Sims, le noie tecniche hanno vanificato il lavoro della #912 che si rifarà a Mid Ohio dove all'ultimo ha battuto la BMW #25.
 



A Long Beach il successo é andato alla Corvette #4 di Gavin/Milner, unica vittoria Chevrolet nel 2018.
La #4 non é presto diventata spalla preziosa per la gemella #3 che dopo il podio e il terzo posto di Daytona e Mid - Ohio ha riconquistato la zona d'onore nel Glen dove la Ford di Müller/Hand #66 ha dettato legge in una gara dove anche Porsche ha fatto ben vedere con la #911.
La Corvette #3 non ha più mancato un podio da Watkins Glen firmando il secondo posto a Mosport e nella seguente prova di Lime Rock dove Magnussen, con gomme finite, é finito largo all'uscita dell'ultima curva spalancando le porte alla #66.
La gemella #67 ha vinto al Canadian Tire Motorsport Park e a Road America dove il campionato per la casa dall'Ovale blu é cambiato.
La #66 é stata costretta al ritiro a Road America e successivamente anche a Laguna Seca dove anche la #67 é stata costretta al ritiro dopo i problemi accusati al VIR dove BMW ha portato finalmente nella Victory Lane la nuova M8 con De Phillippi/Sims.
Garcia/Magnussen con il secondo posto al VIR e il 3°posto di Laguna Seca hanno preso le redini del campionato prima della Petit Le Mans dove alla Corvette bastava un risultato mediocre contro un obbligato secondo posto per la #67.
 


La Corvette ha sbattuto violentemente a muro a metà gara riaprendo il campionato alla #67 che si é vista ingaggiata in bagare con la #4 e le Porsche che hanno riportato a casa la Petit Le Mans con la #911 di Tandy/Pilet/Makowiecki ancora sul gradino più alto del podio.
Garcia/Magnussen #3 hanno completato ottavi mentre Westbrook/Briscoe #67 non sono riusciti a fare meglio del quinto posto.
Garcia e Magnussen diventando dunque i campioni della stagione 2018 senza neanche una vittoria premiando la costanza.
Corvette Racing vince il titolo team mentre per soli 6 punti é la Ford che vince il trofeo case sulla Chevrolet.
Sempre Ford conquista la NAEC che va nelle mani di Hand/Müller che con i punti intermedi hanno strappato il campionato per un solo punto a Tandy/Pilet.



Ultima ma certamente non meno equilibrata é stata la GTD che ha incoronato la Lamborghini #48 del Paul Miller Racing.
La stagione é iniziata sotto l'insegna Huracan che ha portato a casa la 24H di Daytona e la 12H di Sebring rispettivamente con Bortolotti/Ineichen/Perez Companc/Breukers #11 e Sellers/Snow/Miller #48.
In entrambe le due classiche in Florida la bagare non é mancata con la Acura #86 e la Mercedes #33 da subito competitive.
Chi é mancato nelle prime due gare é stata la Lexus che, dopo due anni di batoste, ha conquistato il primo successo in IMSA grazie alla coppia Baumann/Marcielli #14, primi a Mid - Ohio, tappa seguente alla pausa di Long Beach.
 


Belle Isle per il terzo anno di fila ha incoronato l'Acura #86 di  Legge/Hindmann, sostituto di Parente che in alcune gare non ha potuto supportare la collega sulla vettura del Michael Shank.
Alle spale della #93 si é piazzata la Huracan #48 che ha confermato il terzo posto anche a Watkins Glen dove a sorpresa il successo é andato alla BMW M6 #96 di Machavern/Palttala che ha preceduto l'Acura #86.
Le due rivali per il titolo hanno visto il successo da parte della AMG #33 che é certamente la terza forza del campionato con Bleekemolen/Keating, primi sulla Lexus #14 e sull'Audi #44 del Magnus Racing con Potter/Lally a Mosport.
L'ottima strategia ha premiato Snow/Sellers a Lime Rock dove lo spettacolo lo ha fatto Lally che ha dato prova di se con due decisivi sorpassi sulla Acura #86 e sulla Rossa #63 di Jeanette/MacNeil, terzi sotto la bandiera a scacchi anche nella prova successiva in quel di Road America dove la Huracan #48 ha recuperato molti punti sull'Acura, fuori dalla top 10 e
Porsche ha giocato alla grande le propre carte con Long/Nielsen #58 primi dopo una prima metà di stagione pessima.



Al VIR, in un finale bellissimo, il successo é andato alla Lexus #14 che con Bauman ha battuto all'ultimo giro la Legge dopo un lunghissimo side by side nel backstraight prima di perdere la posizione a favore di Long, secondo al traguardo.
La Legge ha guadagnato altri punti  anche a Laguna Seca dove ha dato spettacolo battendo il performante Bergmeister che con una strategia alernativa si é trovato davanti a far da tappo per salvare il carburante e saltare una sosta.
Il pilota Porsche ha tenuto testa a Bleekemolen e Sellers, rispettivamente terzi e quarti.
La Petit Le Mans é stata sigillata sin dalle qualifiche dalla Ferrari #63 di Jeanette/MacNeil/Serra mentre dietro si é accesa la battaglia tra Sellers/Snow e la Legge piú veloce dei rivali nella classica di Road Atlanta ma non abbastanza per impensierire la #48 che ha potuto esultare dopo un anno magnifico.
 


Ottima stagione per Acura, pronta alla rivincita nel 2019 dove ci attendiamo qualcosa in più da parte di Lexus, finalmente competitiva ai livelli di Mercedes che festeggia il titolo case nella Endurance Cup dove per un punto é stata sconfitta la Lamborghini che ha vinto la classifica Overall.
Bleekemolen/Keating sono ancira i vincitori della classifica endurance mentre il Paul Miller Racing ha fatto suo il WTSC.



La stagione 2019 del WeatherTech Sports car Championship non ha mancato di emozionarci con gare e soprattutto finali incredibili come la Petit Le Mans, VIR, Watkins Glen o Road America.
Funziona il progetto DPi pronto ad incrementare il numero di iscritti nella prossima stagione che tra poco più di un mese inizierà dal Daytona Internetional Speedway con la 24H.