mercoledì 2 ottobre 2019

Review - NTT IndyCar Series

La stagione 2019 della NTT IndyCar Series si decisa, come da un paio di stagioni, all'ultimo  determinante appuntamento, dopo 17 intense gare.
Penske con Newgarden #2, Pagenaud #22 e Power #12, Andretti con Rossi #27 e Ganassi con Dixon #9 sono stati gli assoluti protagonisti di questa stagione.
La stagione é iniziata tra i muri di St. Petersburg dove Newgarden #2 ha dato spettacolo ed ha chiuso primo davanti a Dixon #9 e Power #12.
Il #12 di casa Penske cercava il riscatto nella successiva gara del COTA dove, contro ogni pronostico, entrava nell'albo d'oro della IndyCar il nome si Colton Herta #88.
Il pilota dell'Harding Steinbrenner Racing ha approfittato di una Caution per balzare al comando e mantenere la leadership fino alla bandiera a scacchi.
Dopo il ritorno nella Victory lane di Sato in quel del Barber a
Long Beach é stata la prima volta nel 2019 di Rossi #27, favorito per vincere il suo primo titolo Indy dopo la prima Indy 500, conquistata nel 2016.
Rossi ha sfiorato il successo alla 500 miglia di Indianapolis dove il trofeo é andato a Simon Pagenaud #22, il vero protagonista del mese di maggio.
Dopo una incredibile performance nel GP di Indianapolis,  il francese  ha vinto anche la gara più importante dell'anno per la prima volta nella sua importante carriera.
Da Detroit la musica é cambiata,  questa volta a favore di Newgarden.
Primo nella race 1 di Detroit, ancora al vertice  in Texas ed in Iowa, due volte nella top 5 a Road America ed a Toronto, sono stati i risultati estivi del campione IndyCar 2017.
Una costanza incredibile che ha cambiato la classifica a suo favore, anche grazie alle mediocri prestazioni dei rivali.
Anche Scott Dixon ha avuto un'estate molto competitiva con due secondi posti ed il successo a Mid - Ohio, dopo una favolosa battaglia con Rosenqvist #10.
Dopo l'evento di Pocono, evento che fortunatamente uscirà dal calendario 2020 della IndyCar dopo la morte di Wilson, il brutto crash di quest'anno e la terribile  botta di Wieckens, la tappa decisiva del campionato é stata al Gateway.
In quella occasione, una deludente gara di Rossi e Dixon ha spalancato le porte al secondo titolo di Newgarden che nelle tappe successive ha gestito  il gap di vantaggio su Rossi e Pagenaud.
Per Newgarden si tratta del secondo  titolo in tre annate davvero ad alto livello.
Il #2 di casa Penske deve ora assolutamente cercare il successo nella Indy 500, un trofeo che manca a casa Newgarden.
Con 4 gare conquistate, due ovali e due cittadini, il campione 2019 deve anche perfezionare le piste stradali, dove in questa annata non ha portato a casa neanche un sigillo.
Peccato per Scott Dixon,  assoluto protagonista in questo anno, ma troppo incostante per puntare al trionfo finale.
Stesso discorso vale per Power mentre é andata male a Rossi, invisibile nella parte alta del gruppo durante l'ultimo decisivo appuntamento.
Nonostante i due sigilli di COTA e Laguna Seca, Colton Herta ha perso il trofeo dedicato agli esordienti tra cui, a sorpresa, spicca il nome di Santino Ferrucci, protagonista tutto l'anno.
Rosenqvist #10, con il team Ganassi, ha meritato il titolo dimostrandosi il più costante del gruppo.
Stagione difficile per Hunter- Reay #28, Kanaan #14,  Hinchcliffe #5 e Bourdais #18, quasi invisibili nella parte alta del gruppo.
Nuove auto, nuovi piloti e nuovi team attendono la IndyCar 2020 dopo un'interessante edizione.
Appuntamento a St. Petersburg a Marzo per il ritorno all'azione.

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