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martedì 9 ottobre 2018

Bathurst non perdona

La gara più dura della stagione, resa ancora più incerta da una pioggerellina caduta durante l'evento, si é rilevata indigesta a Reynolds #9, autore di una favolosa pole il sabato.
Dopo lo start e una prima parte di prova caratterizzata dal contatto tra Mostert #55 ed Waters #6 il primo colpo di scena nella Bathurst 1000 edizione 2018 é stato il problema alla curva 1 della Holden #1 di Whincup/Dumbrell che su tre ruote ha dovuto completare l'intero giro.
La parte centrale di gara ha visto una bella bagare tra Reynolds/Youlden #9, Mclaughlin/Prèmat #17, Mostert/Moffat #55 e la #97 di van Gisbergen/Bamber oltre alla Holden #888 di Lowndes/Richards.
I due sono stati protagonisti di un erroraccio all'ingresso della pit lane che ha compromesso l'attacco alla vetta, aiutato poco dopo da una Safety Car che ha rimesso in gioco la #888 del Triple Eight.
Questi ultimi sono balzati secondi e si sono messi a caccia di Reynolds nel penultimo stint di gara.
Al termine del secondo stint di guida, la #9 ha iniziato a pagare da Lowndes che di gran carriera attaccava e passava il poleman, afflitto da crampi.
La sosta finale ha visto il team Erebus cercare di riprendere la leadership ma un'infrazione al pit ha rilegato la coppia Reynolds/Youlden alla 13°piazza con Youlden che ha dovuto ritornare al volante in sostituzione di un Reynolds che era al limite.
Il penalty ha spalancato le porte del trionfo al duo Lowndes/Richards che ritornano sul gradino più alto del podio in una pista che li ha visti trionfare rispettivamente per sette e cinque volte.
Un record niente male che incorona un pilota come Lowndes, al ritiro dall'impegno full- time nella serie. 
Pye/Luff #2 completano e Mclaughlin/Prèmat chiudono la top 3 mentre si sono classificati quinti Bamber e van Gisbergen. Il kiwi di casa Red Bull Holden Racing vede ridursi il gap a sole 19 lunghezze da Mclaughlin.
Buona gara per Coulthard/D'Alberto #12, Golding/Muscat #34, Tander/Pither #33 e Rullo/De Silvestro che chiudono la 1000km in quattordicesima pizza.
Il 27 - 28 ottobre occhi puntati in Gold Coast dove si chiuderà l'Enduro Cup con la Gold Coast 600.




Elliot incontenibile



A 12 mesi dalla sconfitta nelle ultime tornate, Chase Elliot vince per la prima volta su un ovale strappando il pass per il Round of 8 grazie ad un'ottima strategia.
Dopo due Stage dominate da Kevin Harvick #4, tutto é cambiato all'ultimo pit quando il pilota del team Haas ha dovuto effettuare un doppio pit che lo ha rilegato in mezzo al gruppo.
Al restart, Armirola #10 si è trovato leader fino a meno di dieci curve dalla fine che hanno visto il crash di Bowyer #14.
In caution, tutti hanno pittato tranne Elliot #9, Hamlin #11 e Truex Jr #78 che hanno preso le posizioni di vertice. Con 40 giri in meno sulle gomme, il restart ha visto Armirola prendere il muro all'ingresso del backstraight colpendo Keselowski #2 che a sua volta ha spinto a muro Truex e Bowmann #88 mentre Blaney #12 finiva contro le barriere di curva 3.
L'Overtime ha visto Elliot resiste all'esterno di curva 1 da Hamlin che, nonostante le gomme nuove, non é stato capace di passare Elliot.
Podio per Logano #22 davanti a Jones #20 e Kurt Busch #41 mentre week end difficoltoso per Ky. Busch #18 ma anche per Larson #42, dodicesimo ma mai in gara.
Attualmente restano fuori dalla  Chase Bowmann (-34), Larson (-12), Bowyer ed Armirola (-10).
Quasi certi del passaggio sono anche Busch ed Harvick anche se non si può abbassare la guardia perché settimana prossima c'é Talladega.



Match point



Anche a Suzuka é Lewis Hamilton che vince, anzi domina, l'evento allungando sensibilmente in classifica generale. Partito dalla pole, l'inglese ha vinto su Bottas e Verstappen, non molto lontano dal secondo pilota Mercedes. 
Il momento caldo dell'evento é stato al nono passaggio quanto Vettel, in un disperato attacco alla Spoon, ha toccato Verstappen.
Come accatuto a Monza, é stato il fertarista ad avere la peggio mentre Verstappen ha continuato tranquillamente la gara in un contatto dove non si può attribuire la colpa a qualcuno.
Verstappen é stato protagonista anche di un'altra toccata ai danni di Raikkonen al primo giro, rimediando 5 secondi di penalità. 
Raikkonen ha chiuso 5° alle spalle di Ricciardo, autore di un'altra lunghissima rimonta come oramai accade ogni settimana. Sesto Vettel davanti a Perez e Grosjan  mentre deludono Leclerc, Hulkenberg e le due Honda.
Ricordiamo che ad Austin il campionato potrebbe già finire in casa Hamilton se l'inglese dovesse vincere contro il terzo posto del ferrarista.
Tra due settimane il primo match point per Hamilton, nel Circuit of The Americas.



Imprevedibile Wuhan



Nella cittadina cinese di Wuhan, il WTCR ci ha regalato un fine settimana imprevedibile che non ha cambiato le sorti della classifica generale.
Vernay ha iniziato alla grande il fine settimana dominando su Oriola e Shedden, in pole per la terza prova.
Nel frattempo Tarquini, Mueller e Björk, i tre protagonisti del campionato, si sono trovati senza punti.
Gara 2 ha premiato per la prima volta in questo 2018 la Volkswagen di Bennani.
Il marocchino si é visto attaccare da Comte nell'ultimo giro ma, a due curve dalla fine, il pilota Peugeot ha sbagliato la staccata lasciando passare l'avversario.
Comte ha dovuto resistere a Berton, attaccato al posteriore della 308 TCR, ancora a podio.
Quarto Oriola davanti a Vervish mentre Björk e Tarquini erano costretti al ritiro.
Mueller ha guadagnato due punti prima dello zero in gara 3 dove Björk ha recuperato un piccolo punticino su Tarquini.
In una ultima gara condizionata da due Safety Car,  é arrivato il primo successo per Gordon Shedden, per tutta la gara al comando.
Vervish, nonostante ne avesse di più, non ha avuto la possibilità di attacare la vetta che ha visto WRT chiudere un fine settimana con due sigilli.
Dupon, Guerrieri e Berton hanno chiuso la top 6 dove non abbiamo visto neanche una Hyundai. 
Deludono Coronel ed Ehrlacher, pronti a rifarsi già nella prossima competizione in programma a Suzuka tra tre settimane. 



Quaresmini all'ultima gara



Finisce con il botto la Porsche Carrera Cup Italia dopo una pazza gara 2.
Sabato la pioggia ha visto tutto giocarsi in un giro dato che, dopo lo start dietro Safety Car, Segú si é insabbiato alla Villeneuve innescando un'altra neutralizzazione che ha portato alla red flag.
Il successo é andato a Bertonelli che ha aprofittato del penalty nel post gara per portarsi a solo un punto da Quaresmini.
Gara 2, dopo uno start relativamente tranquillo, é arrivata un altra rossa a causa del brutto crash di Pellegrini alle Acque Minerali.
Al restart Bertonelli ha passato Quaresmini mentre  Rovera, dopo aver beffato entrambi, ha attaccato il secondo posto.
Purtroppo per Bertonelli la somma dei tempi ha incoronato campione Quaresmini, terzo alle spalle di Mosca e Iaquinta.
Un finale tiratissimo di un campionato davvero imprevedibile.
Audi e Lamborghini si spartiscono i successi
In una gara 1 condizionata dalla pioggia è il duo Baruch/Drudi sulla R8 dell'Audi Sport Italia a vincere.
Partiti con la pioggia, quando al momento dei pit sembrava che la pista si stesse asciugando, tutti gli equipaggi hanno montato gomme da asciutto ma, alcuni minuti dopo l'acqua ha reincominciato a scendere scombussolando i piani di tutti i team.
Chiudono il podio Postiglione/Basz e Comandini/Kebolt.
In gara due un drive through per jump start a Fisichella/Gai lascia la prima posizione ad Altoé/Zampieri su Lamborhini Huracan che prendono la testa della classifica con un'appuntamento al termine.
Podio tutto Lamborghini che approfittano dell'handicap tempo dei rivali di Audi che chiudono in quinta piazza.
Prossima gara a fine mese sul tracciato del Mugello dove si deciderà la stagione 2018. 

giovedì 4 ottobre 2018

This Week

La primavera australiana é pronta ad accogliere la decima classica del 2018.
Il mitico Mt. Panorama, dopo aver accolto la 12H a febbraio, aspetta con ansia il Virgin Australian Supercars Championship pronto per la magica 1000Km, la gara più importante della stagione.
Come tutte le stagioni, Bathurst é l'evento che può rimescolare una stagione che ricalca alla grande quanto accaduto 12 mesi fa. Penske e Red Bull Holden Racing approdano da grandi favoriti con le Holden protagoniste di una gara favolosa a Sandown dove Whincup/Dumbrell #1 sono tornati al successo davanti alla coppia Van Gisbergen/Bamber #97.
Attenzione come sempre a Mclaughlin #17 che con Prèmat proverà a riportare la Falcon al comando della graduatoria dopo la seconda prova Endurance del 2018.
Meriterebbe una favolosa prestazione la #888 di Richards/Lownders, sei volte primo nella maratona australiana che lo scorso anno incoronó anche un po' a sorpresa la coppia Reynolds/Youlden #9 con l'Erebus Penrite Racing.
Ford manca al successo nella competizione dal lontano 2014 quando Mostert passó all'ultimo giro l'auto di Whincup al termine della discesa.
Il team Prodrive cerca di tornare sul gradino più alto con Mostert/Moffat #55, Winterbottom/Canto #5,  Waters/Russell #6 ed Owen/Stanaway #95.
Oltre alla mina vagate Reynolds non dimentichiamoci delle varie Nissan con i fratelli Kelly, entrambi almeno una volta campioni a Bathurst.
Ricordiamo che la prova di domenica sarà anche la seconda gara dell'Enduro Cup.



La Monster Energy NASCAR Cup Series si sposta a Dover per il Round of 12 dei Play-off 2018 dopo aver salitato Jones #20, Hamlin #11, Dillon #3 e Johnson #48.
La Monster Mile, fino allo scorso anno sede dell'Elimination Race, diventa la prima prova del secondo atto della Chase che compeende anche Talladega e Kansas.
Kyle Busch #18 e Kevin Harvick #4, rispettivamente con 47 e 42 punti di vantaggio, possono affrontare in maniera relativamente tranquilla la prima gara che vede 4 piloti racchiusi in un fazzoletto di 7 punti.
Attualmente sono Armirola #10, Larson #42, Elliot #9 ed Bowmann #88 a rischiare di essere tagliati fuori dal prossimo turno.
Attenzione a Keselowski #2 e Truex Jr #78 chiamati a fare bene su un tracciato che 12 mesi fa incoronó Kyle Busch ai danni del povero Elliot, secondo in quella occasione.
Harvick cerca di copiare quanto fatto vedere in primavera quando fece stravedere e vinse senza rivali.



Fine settimana back to back per il Circus della Formula 1 che arriva da Sochi a Suzuka.
Nella prefettura di Mie, tutto sembra essere apparecchiato per un'altra passarella Mercedes che si sta prendendo tutti i meriti sul campo approfittando di una squadra solida e soprattutto di una vettura attualmente superiore alla Rossa. Vettel e Raikkonen si trovano dunque impotenti con il rischio concreto che anche la Red Bull possa entrare nella guerra al terzo gradino del podio.
 
 
 
Racing Point e le Renault provano a battere la Sauber che con Leclerc é diventata via via sempre migliore.
Haas e Mclaren provano a far bene così come Toro Rosso che sbarca nella pista di casa della Honda che negli ultimi anni ha visto le proprie vetture bruciare o fermarsi per problemi.



Da Imola, in occasione del Porsche Festival, va in scena il championship decider della Porsche Carrera Cup Italia  che vede 3 vetture in soli 5 punti.
Quaresmini, autore di uno spelendido fine settimana a Vallelunga, approda in Emilia Romagna con 113 lunghezze contro le 108 di Bertonelli e Rovera, presente ad Imola dopo aver saltato la tappa romana causa Porsche Carrera Cup France a Magny - Course.
I due Cazzaniga, Iaquinta e Cassarà cercano l'ultimo acuto della stagione. Attenzione anche a Segú, Fulgenzi e Mosca che, nella gara primaverile, ha fatto stravedere vincendo in gara 1.



A Monza, archiviato l'Internetional GT Open, ci prepariamo per l'ACI GT che ha anticipato l'originaria data dell'evento a causa dell'imminente arrivo delle Finali Mondiali Ferrari.
Riparte la lotta tra Ferrari e Lamborghini con Veglia/Spinelli e soprattutto Altoé/Zampieri, diretti avversari della Rossa di Fisichella/Gai, bravi e veloci anche a Vallelunga dove é stato positivo l'esordio di Baruc/Drudi su Audi R8.
La coppia é confermata anche a Monza dove non mancheranno due Lamborghini del team Imperiale e due Ferrari extra gestite da AF Corse.



Da Wuhan va in scena il terzultimo round del FIA World Touring Car Cup dopo un fine settimana che ha visto il ritorno di Ted Bjork nella corsa mondiale che fino a Ningbo vedeva Tarquini e Muller come unici contendenti al campionato dopo che Ehrlacher si era staccato dalle Hyundai di punta a causa di qualche errore di troppo.
Sul cittadino asiatico attendiamo una risposta da parte di Peugeot e Seat tra cui spicca Oriola, veloce a Vila Real dove furono competitive anche le Volkswagen di Huff e Bennani, ancora senza sigilli.
Occhio alle Audi di Vernay e Vervish ma anche a Dupon che a Ningbo ha finalmente chiuso un fine settimana semplicemente pazzesco.



Si presenta interessante l'ottavo appuntamento del VLN.
Dopo la seconda apparizione per la nuova 911 GT3 con Ragginger/Tandy/L. Vanthoor, l'Inferno Verde accoglie la nuova Aston Martin V8 Vantage e la versione 2019 della R8 GT3 presentata due giorni fa.
La Aston sarà portata in pista da Martin e Turner che sarà impegnato anche con Kroner/M. Müller su una V12 GT3.
Audi esordisce con il team Car Connection dove si troveranno Green/Haase mentre Kaffer/Trummer/Schramm divideranno il modello attuale della casa tedesca sempre con lo stesso team.
Mercedes attacca con SPS Automotive - performance con van der Zande/Mortara che cercheranno di replicare quanto fatto vedere nell'ultimo appuntamento da Haupt/Metzger/Engel, primi al traguardo.



Felipe Drugovich é pronto in quel di Jerez de la Frontera ad archiviare un 2018 favoloso.
Il brasiliano, leader della classifica della Euroformula Open, arriva in terra spagnola con la possibilità di chiudere la questione già prima di Barcellona dopo due prove dominate nel Tempio della Velocità.
Il team MP Racing ha giocato facile anche a monza dove 
 
 
 
Drugovich ha avuto come unici rivali Siebert e Viscaal, entrambi perfornanti solo per metà prova prima che Drougovich prendesse in mano la gara.
Aspettiamo nel round spagnolo una buona prova da parte di Dunner, Hahn, Das e anche Lorandi, pilota che a Monza ha sorpreso in positivo.
 
 
 


 

martedì 2 ottobre 2018

Senza parole

Non ci sono parole per definire la meravigliosa prima Elimination Race della Monster Energy NASCAR Cup Series.
Nel nuovo Roval del Charlotte Motor Speedway é andata in scena la prima prova non ovale della Chase messa in calendario prima del Round of 12.
Dopo la prima Stage dominata da Kyle Larson #42, la gara ha visto alternarsi al comando diversi corridori prima dell'avvento al vertice di Keselowski #2.
Dopo aver avuto problemi al termine della Stage 2, vinta da Blaney #12, il pilota del team Penske ha preso la vetta seguito da Larson e Truex Jr #78.
Larson ha attaccato la vettura di Keselowski nel primo tratto prima che il pilota #2 rispondesse alla curva successiva dando vita ad un meraviglioso side by side che si é archiviato solo nella prima parabolica con Larson costretto a desistere. 
 
 
 
Con un carburante da gestire e una strategia diversa tra i primi 3, la gara é stata sconvolta dopo la Caution per l'incidente di Stenhouse Jr #17, a muro nella prima staccata mentre alle spalle Bowman #88, Blaney #12 e Armirola #10 lottavano per restare aggrappati alla possibilità di passare il turno che vedeva certamente escluso Dillon #3.
Il restart a 9 giri dalla fine ha visto accadere l'incredibile con Keselowski, leader della gara, finito contro le barriere alla prima staccata seguito da Larson, Ky. Busch e Menard mentre Blaney veniva coinvolto solo leggermente.
La leadership é stata presa da Truex su Johnson #48 mentre dietro Armirola dal fondo rivedeva una speranza di Play-off dato che Larson, a muro, rischiava di perdere un accesso quasi sicuro.
Al restart con Larson praticamente su 3 ruote, Armirola si é lanciato a caccia dei punti mentre alla White flag Johnson ha cercato il primo  trionfo dell'anno prima dell'errore alla ultima decisiva chicane.
Dopo la S nel Backstraight, Johnson ha attaccato Truex all'interno della pista perdendo però la vettura poco prima della staccata finendo nell'erba.
Johnson ha attraversato il tracciato finendo per colpire l'avversario finito in testacoda e regalando a Blaney la vittoria e l'accesso per il prossimo round.
 
 
 
Alle spalle della top 10, il Rookie Hemric #8 spingeva a muro J. Earnhard che, fermo prima della linea del traguardo, veniva passato da Larson che giungeva al traguardo aiutato dal muro destro che faceva da sponda.
Grazie a quel posto guadagnato, Larson ha spinto fuori Johnson che, perse moltissime posizioni, nell'ultima curva saluta la compagnia della Chase insieme a Jones #20, Hamlin #11, Dillon #3 e Jonhson #48.
Secondo posto in gara per McMurray #1 su Bowyer #14 e Bowman #88, anche lui presente nell'imminente Round of 12 dove tutto é rimesso in gioco per tutti.
Settimana prossima la prova di Dover.



Non c'è due senza tre



Raffaele Marciello, vincitore  due settimane fa con Meadows del titolo Sprint Cup, si lauera campione del Blancpain GT Series e anche dell'Endurance Cup.
Aiutato da Vautier e Juncadella, non in coppia per il campionato, il pilota ufficiale AMG ha approfittato con la sua #88 della squalifica alla Mercedes #4 per aggiudicarsi un titolo che fino alla tarda serata di domenica era in mano alla vettura di Black Falcon, affidata a Stolz/Buurmann/Engel.
 
 
 
L'auto #4 ha tagliato per prima la linea del traguardo prima della doccia fredda che ha consegnato il secondo posto alla Rossa #72 di Rigon/Aleshin/Molina ed il terzo alla Jaguar #54 di Zaugg/Grenier/Fontana, campioni della Silver Cup. 
Ottimo fine stagione per la Bentley che con la #8 che chiude 4°al termine di una 3H che ha visto solo AMG per l'intero arco di gara al vertice.
Deludono le Lamborghini mentre  ottima prestazione per la #44 di Strakka di Fraga/Vietoris/Rowland, protagonista di un sorpasso di forza nel finale ai danni della BMW #99.
Le Aston Martin restano deluse soprattutto con la #76, buttata out da Dries Vanthoor, autore di una manovra davvero impossibile che ha tagliato fuori i compagni Mies/Riberas dalla lotta per la GT Series e per il titolo della Endurance Cup.



In Silver Cup, alle spalle dell'irraggiungibile Jaguar, troviamo la Lamborghini Huracan #12 dell'Ombra Racing che grazie a Rizzoli/Monti/Frassineti torna sul podio dopo l'ebrezza della 24H vinta.
Barwell #78 chiude l'anno in quarta piazza alle spalle di Manchester/Bastian/Szymkowiak #90.
Deludente prova per l'Aston Martin #97 e soprattutto la chiusura al 43°posto Overall per la #6 del team Black Falcon che con Piana/Haupt/Al Faisal chiude in maniera deludente una stagione che ha sempre visto la "verdona AMG" sempre al top per tutto il 2018.



In Pro - Am primo sigillo di questo anno per la Lamborghini Huracan #27 di Cipriani/Ramos/Crestani davanti all'Audi #26 di Winkelhock/Rostan/Stievenart.
Il trio ha provato invano di strappare il titolo alla #42 di Leventis/Williamson/Buncombe che si sono comunque laureati campioni nonostante un ultimo appuntamento deludente.
 
 
 
 
In Am Cup il successo va in casa Barwell grazie al trionfo di domenica con il terzetto formato da Amstutz/Machitski/Kujala #78. La Huracan ha approfittato della deludente prestazione della Mclaren di West/Goodwin/Harris #188 che, da leader del gruppo, si é trovata in seconda piazza al termine della serie Endurance.



Una 3H che ha incoronato i migliori e i più costanti per tutti i 10 serratissimi eventi del Blancpain GT Series. 



Oramai é andata



Anche in quel di Sochi la Mercedes ha dimostrato di essere superiore alla Ferrari mettendo in campo una vettura nettamente superiore alla Rossa che, se prima pagava un team non all'altezza della Mercedes, ora deve gestire un'auto che sembra la sorella sbagliata della  SF71H.
Scattato terzo, Vettel ha cercato di impensierire le due Frecce d'Argento rimaste saldamente al comando.
Bottas ha mantenuto la leadership anche dopo il pit che ha visto Vettel passare Hamilton.
 
 
 
In giro dopo, Lewis ha salutato il rovale alla quarta curva mentre davanti Bottas si avvicinava a Verstappen, ancora senza pit.
Dietro alla Red Bull #33, per evitare che Vettel potesse passare Hamilton, Bottas si é spostato ed ha lasciato spazio per il quattro volte campione del mondo che ha potuto allungare di 10 punti su Vettel, terzo alle spalle di Bottas.
Bella prova per Raikkonen, Verstappen e soprattutto Leclerc, settimo con la sua Alfa - Sauber ancora davanti ad Haas ed Racing Point.
Hamilton può dunque arrivare in Giappone da grande dominatore di una stagione che solo lui può perdere.
Domenica prossima il GP a Suzuka.



Bjork riapre il mondiale



Ted Bjork, ultimo campione del FIA WTCC, torna alla carica nel WTCR con uno splendido fine settimana a Ningbo.
Nella prima gara, lo svedese ha governato la prima prova difendendosi dalla Honda di Guerrieri e l'Audi di Vervish, quarto anche la domenica.
Tarquini ha limitato i danni piazzandosi a ridosso di Muller che nella seconda gara é tornato a vincere mentre il Cinghio non finiva neanche la competizione.
Bennani e Vernay  hanno completato il podio precedendo Dupon, la rivelazione di questo fine settimana.
Il francese ha portato a casa il terzo posto nella ultima gara caratterizzata da una bandiera rossa a causa di un cordolo che si é spostato dalla sua sede originaria.
Bjork, seguito da Tarquini, ha portato a casa il secondo sigillo in una Ningbo che ha visto competitive le varie Audi e le Volkswagen.
Delude Ehrlacher che si stacca leggermente dalla lotta al campionato che vede tre piloti in soli nove punti con ancora 225 punti da assegnare.
Tra soli 7 giorni il WTCR torna in pista tra i muri di Wuhan, nuovo tracciato.



Zar Russell 



Con un primo posto ed un quarto, George Russell allunga decisamente in campionato con Norris ancora sconfitto.
Domenica il successo è andato all'inglese di casa ART che ha saputo gestire le difficili condizioni e battere Sette Camara ed Albon. Bene anche Markelov mentre Latifi e soprattutto Norris hanno dovuto parcheggiare la propria auto prima della fine della prova.
 
 
 
Sabato Albon ha battuto agevolmente Latifi e de Vries per i colori Prema, quest'anno sottotono.
Si confermano Fuoco e Lorandi nella top 10 di Race 1 mentre ci si aspetta qualcosa in più da parte di Aitken che, come va ricordato, é compagno di box di Russell. 
Ultimo appuntamento con la F1 sul tracciato di Abu Dhabi.



La prima di Pulcini, Beckmann che ritmo



Pulcini e Beckmann si spartiscono i successi della GP3 a Sochi al termine di due interessanti prove che stranamente non hanno incoronato il team ART.
Sabato il pilota Campos Pulcini ha mantenuto un solido gap su Mazepin ed Hubert che gestisce alla grande la leadership della classifica con un fondamentale quarto posto in gara 2 dietro al giovane Verschoor, ad un ritrovato Mawson e a Beckmann, primo per soli 6 decimi. 
 
 
 
Deludono Piquet ed Alesi, assoluti protagonisti a Monza cosi come Ilott che con Hughers é stato il fanalino di coda del team ART.
A fine novembre il championship decider a Yas Marina dove Hubert approda con un gap quasi imprendibile.