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domenica 21 gennaio 2018

Starting Grid - IMSA WeatherTech Sports Car Championship

Archiviata la spettacolare stagione 2017, l'IMSA WeatherTech Sports Car Championship riaccende i motori nella storica location del Daytona Internetional Speedway.
Come sempre la 24H in Florida è la prima classica dell'anno, quest'anno con un entry list ancora più interessante del solito. Il WSCC 2018 vedrà come principali novità l'abbandono delle pensionate  PC e l'ingresso nella serie del round di Mid - Ohio al posto del COTA. 



L'eliminazione dei PC ha portato un incremento sostanziale nella classe regina che tra LMP2 e DPI avrà 20 iscritti.
Come risaputo, oltre alle Cadillac di Taylor ed Action si aggiunge anche la #90 di McMurry/Vautier/Cheever III gestita dal team Spirit of Daytona, reduce dalle esperienze con Riley e Ligier dove vinse in quel di Laguna Seca un anno fa con il duo Goossens/Van der Zande.



L'olandese, che in California sverinció Eric Curran al Cavatappi, farà coppia con il pilota di punta del team di famiglia Taylor che perde Ricky, passato in casa Penske, insieme a Cameron, in coppia fino ad un anno fa con il gia citato Curran sulla Cadillac #31 del team Action Express. Lo storico team delle serie americane ritroverà Barbosa e Cameron rispettivamente sulla #5 e sulla #31 ma con nuovi compagni.



Fittipaldi farà solo la North America Endurance Cup sempre sulla #5 consegnando ad Albuquerque il testimone da pilota titolare.
Nasr sostituirà il già citato Cameron sulla #31 su cui ritroveremo Conway negli appuntamenti endurance e Stuart Middleton solo nella 24H di settimana prossima.
Exreme Speed Motorsport e Penske saranno solo alcuni degli outsider della Cadillac con due macchine a testa.



Sharp/Dalzien/Pla #2 e Lapierre/Derani/Van Overbeek #22 tenteranno di riportare a casa ESM lo spettacolare sigillo di due anni fa quando le LMP2 misero in riga le DP.
Penske con Montoya/Pagenaud/Cameron #6 ed il terzetto Castroneves/Rahal/R. Taylor #7 tentano con la nuova Acura DPI di riportare il nome del team Penske al top anche nel panorama Endurance dopo le bellissime prestazioni nelle Supercars Australiane, in NASCAR e soprattutto in Indy dove non c'è storia per gli avversari.
La squadra del Capitano manca nel mondo delle gare di durata dal 2010.
Dopo neanche metà stagione avevamo perso dal gruppo le Madza che ritoviamo quest'anno supportate dal team Joest.
Bomarito/Tincknell/Pigot #55 e Jarvis/Nunez/Rast #71 saranno gli alfieri della casa giapponese, anche loro con una DPI.



Sperando in un BOP onesto che non favorisca troppo le Cadillac o in generale le DPI, sono sotto la lente d'ingrandimento le LMP2 di JDC - Miller Motorsport, United Autosport, Jackie Chan DCR Jota e anche CORE Autosport che fa il salto da GTD a LMP2 con un'Oreca che verrà affidata a Dumas/Duval/Braun/Bennett #54.
I vincitori della 24H di Le Mans in classe LMP2 sbarcano in Florida con due equipaggi di tutto rispetto. Sulla #78 avremo Tung/A. Brundle/Habsburg/da Costa mentre Frinjs/Juncadella/Rosenqvist/Stroll sulla seconda.
Il canadese di casa Willliams non sarà l'unico pilota di F1 presente in Florida. Dopo il forfait di Kevin Magnussen, originariamente in pista con Action Express, a bordo della Ligier LMP2 del team United Autosport ci sarà anche Alonso.
Lo spagnolo si alternerá alla guida del prototipo francese con Norris e Hanson #23. Sulla #32 troviamo il duo Owen/de Sadeleer, già in coppia in ELMS,    accompagmati da Di Resta/Senna. La #99 di Goikhberg/Simpson/Menezes/Miller e la #85 di Cindric/Alon/Trummer difenderanno i colori del JDC -Miller che a differenza del 2017 porterà una Oreca in più. Attenzione a AFS/PR1 Mathiasen Motorsport, Performance Motorsport e BART1 Motorsport che potrebbe anche lui aspirare a qualcosa di buono.



Il top dei piloti GT é tutto in GTLM per la canonica battaglia tra Corvette, Ferrari, Porsche, Ford e la nuova M8 che sostituirà la M6 che comunque continuerà l'attività agonistica in GT3.
Krohn/Catsburg/Edwards/Farfus saranno sulla #24 mentre Sims/Auberlen/Eng/De Phillippi sulla #25. Entambe le auto verranno gestite dal team RLL impegnato da diversi anni oltreoceano con la casa bavarese. 



Dopo qualche soddisfazione lo scorso anno, Porsche si presenta a Daytona con Pilet/Tandy/Makowiecki sulla #911 e Bruni/Bamber/L.Vanthoor sulla gemella #912. Giancarlo Fisichella lascia a Pier  Guidi/Calado/Vilander il compito di riportare in alto la Ferrari 488 #62 di Risi.
I padroni di casa di Ford non porteranno i rinforzi europei come un'anno fa mentre Corvette è pronta a difendere il titolo portato a casa una stagione fa con il duo Garcia/Magnussen #3.



Non dimentichiamoci della GTD spesso imprevedibile e con ben 21 auto iscritte.
Come nei P, abbiamo la divisione della coppia Nielsen/Balzan, campioni della categoria in queste ultime due stagioni.
Balzan resterà sulla 488 di Scuderia Corse con MaCneil/Sneedler/Segal/Jeanette #63 mentre la danese Nielsen si sposta in casa Porsche dove farà coppia con Long ed il duo Renauer/Jaminet a Daytona.



La vettura gestita da Wright Motorsport #58 non sarà l'unica Porsche in pista ma ci sarà anche Park Place Motorsport e Manthey.
Pappas/Bergmeister/Lindsey #73 saranno con Park Place mentre Cairoli/Müller/Smith/Walls/Proczyk #59.
Attenzione anche all'Audi #29 del Land Motorsport che oltre a Mies/Schmidt schiera i fratelli van der Linde. Il team vincitore della 24H del Nürburgring ha conquistato la seconda piazza alla Daytona di un'anno fa oltre al gradino più alto del podio nella Petit Le Mans.
Interessante anche l'equipaggio della AMG #33 di Keating/Bleekemolen/Christodoulou/Stolz campioni in carica della Tequila Patról North America Endurance Cup.
M. Farnbacher, campione con la AMG un'anno fa della mini serie endurance, passa a dare supporto all'Acura #86 del team Shank Racing insieme ad Aschenbach/Marks/Ledogar mentre
Legge/Parente/Hidman/A.J. Allmendinger saranno con la gemella #93.
Oltre alla Mercedes #75 di Engel/Habul/Jäger, che potrebbe far vedere buone cose, occhio all'Audi del Magnus Racing che torna nell'IMSA WSCC dopo un anno di assenza.
Sellers/Miller/Caldarelli/Snow #48 scenderanno in pista con la Huracan del Paul Miller Racing, molto performante sul finale della scosa stagione.



Come un anno fa, Grasser sbarca in florida con due Lamborghini Huracan su cui gareggeranno Ineichen/Bortolotti/Perera/Breukers sulla #11 e Lenz/Perez Compac/Machiels/Engelhart/Spluteren #19. Speriamo in una bella gara da parte della Lexus che l'anno scorso ha fatto fatica ovunque in tutte le prove nonostante i grandi nomi che ha tra le file come Scott Pruett che a 57 anni saluta il Motorsport dopo la 24H di Daytona di quest'anno che l'americano ha gia portato a casa 5 volte nella sua carriera.



Il tempo delle chiacchere è finito, tutto è finalmente pronto per l'edizione 2018 della Rolex 24H at Daytona.


Tutti i piloti in pista qui...




Immagini tratte da Motorsport.com

giovedì 19 ottobre 2017

Review - WeatherTech Sports Car Championship

Anche quest'anno il WeatherTech Sports Car Championship ci ha riservato un anno ricco di emozioni tra le classiche gare endurance e gli appuntamenti "sprint". Sotto il segno della Cadillac, la classe P ha visto i Fratelli Jordan e Ricky Taylor in splendida forma per tutta la prima parte di stagione. 
Dopo il discusso e decisivo contatto tra Ricky e Filipe Albuquerque in occasione della 24H Daytona, la Cadillac DPi del team WTR #10 ha infilato altri quattro successi consecutivi nei round di Sebring, Long Beach, COTA e Detroit.


Quella di Belle Isle è stata l'ultima vittoria della #10 che ha lasciato spazio ad Action Express ed  Extreme Speed. La Cadillac dell'Action Express #5 ha portato a casa la vittoria nella 6H del Glen mentre la gemella #31 di Curran/Cameron, sfortinatissima per tutto l'anno,  si è tolta l'unica soddisfazione a Mosport.
Road America ha visto il ritorno nella Victory lane della Nissan #2 di Derani/Van Overbeek, sconfitta negli ultimi minuti di Long Beach dalla #10.
A parte Cadillac e Nissan, per i competitors con le LMP2 il campionato è iniziato nel Glen con l'Oreca #85 di Goikhberg/Simpson assoluta protagonista per la vittoria finale contro il trio Fittipaldi/Barbosa/Albuquerque #5, campioni della Tequila Patrol North America Endurance Cup grazie anche al successo di Watkins Glen. 


Oltre all'Oreca #85, Visit Florida, dopo l'acquisto della Ligier al posto della Riley, ha iniziato a macinare gare positive che l'hanno condotta al trionfo a Laguna Seca dopo il magnifico sorpasso di Van Der Zande ai danni della #31 al Cavatappi.
Questo è stato l'unico evento  della stagione che ha visto una P2 europea vincere contro i padroni di casa.
Penske e Rebelion hanno dato filo da torcere nella Petit Le Mans che ha consegnato ai Traylor il titolo e alla #22 di Hartley/Dalzien/Sharp la vittoria assoluta per il team Extreme Speed Motorsport.
Le DPi hanno conquistao praticamente tutte le gare dove hanno corso tranne la gara di Laguna Seca. 
Le LMP2 si sono comunque dimostrate competitive e l'anno prossimo potrebbero rifarsi e dare fastidio alle americane.



La GTLM l'incertezza l'ha fatta da padrona in tutte le gare con le varie case che si sono alternate al successo dopo lo scoppiettante inizio della Ford GT sul tracciato di Daytona.
In Florida la stagione è scattata con Ford, Porsche e Ferrari subito competitive che ci hanno regalato la volata finale della Rolex 24 negli ultimi minuti.
Il primo sigillo della #68 di Müller/Bourdais/Hand ha subito fatto immaginare a quello fatto vedere dalla casa americana dopo Le Mans 2016 dove mise tutti in riga. 



Questo fortunatamente non è accaduto con la Corvette #3 che, dopo una pessima Daytona, vinceva a Sebring con il trio Rockenfeller/ Garcia/Magnussen. 
Gli ultimi due, dopo la rocambolesca sconfitta tra i muri di Long Beach, dove finirono nell'intoppo all'ultima curva nell'ultimo lap, hanno rivinto al COTA prima di spostarsi a Le Mans.
Dopo la pausa WEC, che regolarmente coincide con il round di Detroit, la giallona #3 ha concesso qualche momento di gloria alla BMW #25 di Auberlen/Sims.
Nel Glen i due hanno respinto gli attacchi delle due Ford mentre Porsche si faceva vedere nelle parti alte del gruppo prima di essere rallentata per una foratura.
La #911 e la #912 sono state assolute protagonie della parte centrale del campionato sul tracciato di Lime Rock dove non c'è stata storia. Anche a Mosport, qualche  settimana prima, ci si aspettava il successo ma i bavaresi hanno respinto a Stoccarda la #911 che con Pilet/Werner conquistò una pole stratosferica.



Risi, causa dell'incidente a Le Mans, ha deciso di rinunciare alle gare post Le Mans prima di tornare in pista a Road Atlanta dove ha conquistato il podio.
Dopo il round in Connecticut, in Wisconsin abbiamo ritrovato la Ford sul gradino più alto del podio con la #66 di Müller/ Hand. Una delle gare decisive è stata sicuramente quella in Virginia che ha visto la Corvette #3 conquistare la prova approfittando dei problemi della #25 di Auberlen/Sims.
Quest'ultima ha perso ulteriori punti a Laguna Seca dove si è insabbiata.
La Corvette di Garcia/Magnussen ha potuto giungere in Georgia con il titolo in tasca dove ha comunque dato battaglia per il successo della NAEC.
La serie Endurance è stata vinta dal duo Pilet/Werner, più costanti della #3, vincitrice del titolo GTLM.



Se la GTLM è una classe indecisa, la GTD non è stata da meno. La serie ha premiato i più costanti in tutto l'anno,  
che dopo ottimi piazzamenti hanno chiuso la faccenda a Laguna Seca dove finalmente è arrivato il titolo. 
La Rossa del team Scuderia Corse, affidata al duo Nielsen/Balzan, si è dovuta difendere dalla performante AMG #33 di Bleekemolen/Keating trinciatrice a Sebring.




Oltre alla Mercedes, la 488 #63, è stata più volte attaccata dalla nuova Acura NSX GT3 #93 di Lally/Legge che se avesse inziato l'anno come ha corso da Belle Isle in poi avrebbe potuto aspirare a qualcosa in più. 
La vettura nipponica ha conquistato le prove di Detroit e Watkins Glen dove sono arrivate vicine alla doppietta se la #86 non si fosse fermata sul tracciato in T1. Porsche è scomparsa dalla vetta del gruppo dopo il successo a Daytona mentre sarebbe stato interessante un impegno continuo da parte di Land Motorsport che quando ha corso ha fatto benone: 2° a Daytona e 1° alla Petit Le Mans.
Quest'anno bene anche Lamborghini a differenza di un'anno fa con una vittoria al VIR con la #16 e diverse pole con la #48.
BMW ha portato a casa la prova di Road America ma in ottica campionato sono stari troppi i punti lasciati in strada durante l'anno.
La Mercedes #33 di Keating/Bleekemolen/Farnbacher ha portato a casa la North America Endurance Cup.



In PC, serie giunta a fine della sua storia, ha visto il duo French/O'Ward #38 vincere entrambi i titoli in palio.


L'anno prossimo ritroveremo dunque P, GTLM e GTD che da qualche anno a questa parte ci esalta con le sue interessanti gare indecise sin sotto alla Checkered Flag. Il WeatherTech Sports Car Championship si prepara per un altro anno da favola che scatterà nel catino di Daytona per la storica 24H che sicuramente ci farà saltare sulla sedia.


 Immagini tratte da Motorsport.com

domenica 22 gennaio 2017

Starting grid - United Sports Car Challenge

Come da tradizione, è giunto il momento della prima gara monumento della stagione che come sempre sarà la 24H di Daytona. Dopo un inverno ricco di novità per quanto riguarda l'attesa alla prestigiosa gara all'interno di uno degli ovali più famosi al mondo, è arrivato il momento di aprire l'USCC che ha avuto un incremento esponenziale dei partecipanti soprattutto per quanto riguarda la categoria P, la principale. Tutto questo è dovuto all'imminente uscita di scena delle PC nel 2018 che ha portato la maggior parte dei competitors a passare di categoria acquistando le nuove LMP2. Quest'anno, grazie ad un regolamento molto più permissivo rispetto a quello FIA, negli Stati Uniti troveremo molte LMP2 oltre alle DPi che sostituiscono le storiche DP, ormai datate. 


Le DPi, che scenderanno in pista a Daytona per la prima volta, si divideranno tra Mazda, Nissan e Cadillac, la più gettonata delle tre. Vedremo se Action Express e Taylor avranno ancora la meglio durante l'intera stagione sulla concorrenza, capitanata dall'Extream Speed Motorsport detentrice del titolo a Daytona e finalmente impegnati in tutta la stagione e non solo nelle tappe di durata. Attenzione anche ai padroni di casa del Visit Florida o alle due nuove Mazda DPi pronte a dare battaglia fino alla fine cercando di evitare i problemi portati avanti per tutta la scorsa stagione. Per le gare endurance non dimentichiamoci della Rebelion, new entry in America ma con grandi ambizioni e con grandi piloti provenienti dalle LMP1 europee.


Con ancora nella mente il photo-finish delle due Corvette, le GTLM riaccendono i motori per una
nuova spettacolare stagione con le migliori macchine e i più performanti pilota a ruote coperte. Corvette riparte da campione su tutti i fronti pronta a difendersi principalmente dalla Ford che per l'occasione porta la bellezza di 4 vetture, cercando di ripetere Le Mans 2016 anche se il contesto del prossimo fine settimana è davvero diverso. In Florida ci sarà anche la Ferrari pronta a riprendere da dove aveva chiuso l'anno passato con il successo a Road Atlanta o come la Porsche ricca di novità con macchina nuova e nuovi piloti. Ultima vettura da tenere d'occhio, ma non meno importante, è la BMW a caccia del primo successo con la nuova M6 dopo un primo anno condizionato da ritiri o brutti piazzamenti, raramente tra i primi 3.



L'ultima categoria ad essere presentata è la GTD, anch'essa condizionata da grandi cambiamenti portati da tre nuovi ingressi: Mercedes, Lexus e Acura.Dopo l'amara sconfitta del 2016, la Lamborghini ci riprova dopo una scorsa annata non molto felice a differenza di Ferrari e Porsche grandi protagonisti in tutte le gare sia nell'endurance che sulla distanza canonica. Audi, vincitrice della scorsa edizione della prima classica dell'anno, tenta il bis mentre i "rookie" non perderanno occasione per attaccare. Mercedes garreggerà con la AMG ampiamente collaudata in Europa mentre Lexus userà la nuova RC F GT3 su cui saliranno grandi piloti che conoscono alla grande il baking del catino americano come Pruett.


Ci sarà anche la nuova Acura NSX GT3 pronta a scendere in pista con il supporto del Michael Shank Racing, anch'essa determinata a far bene all'esordio nella massima categoria di durata americana. L'Uscc è quindi pronto per iniziare con la sua gara più storica, la prima gara importante di questo nuovo anno sperando di vivere una bella gara come l'anno scorso anche se non penso ci siano problemi a rivivere le staccate, i sorpassi e le battaglie epiche per tutte le 24H.

La entry list del campionato a questo link









Immagini tratta da Motorsport.com