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giovedì 14 giugno 2018

Solo bandiere rosse

Le qualifiche 2 per la 24h di Le Mans vedono  protagoniste le bandiere rosse a causa di svariati  incidenti.
In LMP1 la Toyota #8 di Nakajima/Alonso/Buemi mantiene la leadership, con solo le Ginetta che si migliorano prima di finire a muro con la #6, ma comunque ancora lontane dalle altre vetture di categoria.
In Lmp2 e GTE-Pro le posizioni sono rimaste tutte invariate. Da sottolineare l'errore della #36 che si é girata alle S Ford. Non solo, la P2 #47 é finita a muro alla prima chiane dell'Hunadiares, la Ford #67 a Tetre Rouge e la #94 alla curva Indianapolis. In GTE-Am ancora davanti e la Porsche #88 di Cairoli/Roda/Al Qubaisi

A causa della bandiera rossa per l'incidente della #47 la sessione riparte alle 21.30 per recuperare la mezz'ora persa nelle Q2.

immagine tratta da Motorsport.com


Bruni fa tremare le GTE

Le prime qualifiche della 24H di Le Mans vedono le Toyota padroni di questa sessione davanti  alle altre Lmp1 di oltre 2 secondi.
La Toyota #8  di Nakajima/Alonso/Buemi sigla il miglior tempo in 3.17.270 precedendo la gemella di solo 1 decimo.
La prima Lmp1 endotermica è la SMP Racing #17 di Sarrazin/Orudzhev/Isaakyan davanti alla Rebellion #1 di Lotterer/Nani/Senna e alla #3 di Laurent/Benché/Menezes. Male le Ginetta distanti dalla vetta di addirittura 13 secondi.


La categoria Lmp2 è quella più combattuta dove la Idec #48 di Lafargue/Chatin/Rojas ha fermato il cronometro in 3.24.956 beffando la #28 di Vaxiviere/Duval/Perrodo di 2 decimi. Terza piazza per la G-Drive #26 di Vergne/Pizzitola/Rusinov a 4 decimi dalla vetta.
Chiudono la Top 5 la Dragon Speed #13 di Maldonado/González/Berthon e l'Alpine #36 di Lapierre/Negrao/Thiriet.


La GTE-Pro vede la Porsche #91 di Bruni/Makowiecki/Lietz prendersi subito la scena siglando nei primi minuti il tempo di 3.47.504 per poi fermarsi a causa di un testacoda avvenuto alla chicane Dunlop.
Secondo posto per l'altra Porsche #92 Di Estre/Vanthoor/Christensen attardata di 1.5 secondi dalla gemella e davanti per pochi millesimi alla prima delle Ford #66 di Pla/Johnson/Mucke.
La prima Ferrari è 5° con la #51 di Pierguidi/Calado/Serra a 8 decimi dalla #92. Bene anche BMW e Corvette che tengono il passo delle altre mentre male le Aston #97 e #95 attardate rispettivamente di 5 e 7 secondi dal leader.

In GTE-Am è ancora una Porsche, quella della Proton-Dempsey #88 di Cairoli/Roda/Al Qabaisi a comandare il gruppo. La 911 RSR #88 dopo aver ottenuto il record del tracciato per la classe Am,  precede la  #77 e la #86.


immagini tratte da Motorsport.com

mercoledì 13 giugno 2018

Toyota e Porsche dominano

È arrivata la settimana più attesa dell'anno dove il Wec approda a Le Mans per la 24H.
Durante le prove libere le due Toyota Lmp1 hanno dimostrato un gran passo riuscendo a fermare il cronometro in 3.18.718 con la #7 di Kobayashi/Konway/Lopez davanti alla #8 di Alonso/Nakajima/Buemi di soli 5 decimi.
Dietro di loro, ha non troppa distanza, si trovano le due Rebellion di SMP Racing e Dragon Speed, mentre Ginetta e ByKolles faticano rispetto ai competitors.
In Lmp2 l'Oreca della G-Drive #26 segna il miglior tempo in 3.26.529 precedendo il team Idec #48 e TDS Racing #28
Nella classe GTE le Porsche sembrano avere vita facile piazzando tre 911 RSR nelle prime tre posizioni con la #93 che sigla il miglio tempo.
Male le Aston Martin e BMW distanti circa di 4 secondi dalle vetture di Stoccarda.
In GTE-Am sono ancora le Porsche a dettare legge con la #77.
Alle 22 le prime sessioni ufficiali

martedì 12 giugno 2018

Le Mans - La battaglia in LMP1

La classe piú importante é come sempre la LMP1 che vede solo due auto a giocarsi la gara Overall. Sulla carta sarebbero 10 ma nessuna di esse, eccetto le due Toyota, ha un sistema di recupero dell'energia.
Le vetture #7 di Kobayashi/Conway/Lopez e la #8 di Alonso/Nakajima/Buemi, se va tutto secondo i piani, non dovrebbero avere nessun problema ad aggiudicarsi il tanto sospirato titolo di Le Mans, mai portato in casa Toyota. Come risaputo sarà la prima 24 Heures du Mans per Feranando Alonso, piú che mai favorito.



Facendo tutti gli scongiuri del caso, in caso di rottura di Toyota, la Rebelion é sembrata la più performante delle LMP1 non ibride.
Speriamo in un miglioramento da parte di ByKolles ed SMP dove troviamo Jenson Button, altro rookie alla Sarthe. A causa del violento botto a Spa, non troveremo Pietro Fittipaldi che verrà rimpiazzato da van der Zande che dividerà la vettura di Dragonspeed con Hedman e Hanley.
Come in belgio, sulla entry list della 24H troviamo le due Ginetta portate in pista da Manor che speriamo possa gareggiare con le due nuove vetture, non in pista a Spa per problemi tra team e Ginetta. Sulla #6 ci saranno Robinson/Simpson/Roussell mentre la gemella vedrà Rowland/A. Brundle/Turvey #7.


 
Speriamo in una prova equilbrata anche se come abbiamo visto a Spa tutto sembra già scritto in una categoria come la P1 che si gioca il successo finale, quello che nella vita di un pilota é il top dei top. Il tempo delle chiacchiere è finalmente finito, tutto e pronto per la 24 Heures du Mans che partirà sabato alle 15 ma già domani vivremo le prime prove libere le la Q1.








Immagine tratta da Motorsport.com

lunedì 11 giugno 2018

Le Mans - La battaglia in LMP2

Svoltiamo pagina e passiamo ai prototipi, LMP2 e la LMP1.
Partiamo dalle P2 che, a differenza del WEC dove scarseggiano in numero e qualità, a Le Mans troviamo ben 20 auto con grandi nomi provenienti da tutte le categorie. I favoriti del pronostico sono i team con Oreca ma attenzione alle Ligier che in Europa, nella ELMS, riescono a difendersi con il team United Autosport.




Il team angloamericano porta due P2 con Albuquerque/di Resta/Hanson sulla #22 ed Owen/de Sadeller/Montoya sulla #32.
Sempre con Ligier troviamo il Panis Barthez Competition ed Eurasia, rispettivamente con Buret/Stevens/Canal #23 e Krohn/Jonsson/Bertolini #44.
Osservati speciali nella classicissima francese sono i cinesi di DC Racing che lo scorso anno hanno conquistato il secondo posto Overall e la vittoria di classe storica.



Il team asiatico schiera ben quattro Oreca con Tung/Aubry/Richelmi #39, Jaafar/Tan/Jeffri #38,Cheng/Nicolet/Boulle #33 e l'interessante #34 dove si alterneranno al volante Ledogar/Heineimeir Hannson/R. Taylor.
Alpine gioca in casa con una sola vettura affidata a Lapierre/Negrao/Thiriet #36.
Attenzione anche a Dragonspeed con Maldonado/Gonzales/Berthon #31 e alla Oreca #28 di Vaxivière/Duval/Perrodo per il team TDS, che mantiene la lineup della ELMS. 



Stesso sistema per G - Drive che, come nella categoria continentale, schiera due auto, una delle quale supportando Graff.
Da sottolineare infine le Dallara con Villorba, team Netherlands e soprattutto SMP Racing con Shaytar/Nato/Newey #35.
Con le LMP1 - L e le LMP1 ibride sarà dura per le P2 far saltare il banco ma certamente non mancheranno di regalarci emozioni.
Domani la classe regina prima di scende sul tracciato.






Immagini tratte da Motorsport.com


domenica 10 giugno 2018

Le Mans - La battaglia in GTE PRO

Con il ritorno di BMW in veste ufficiale salgono a 6 le case impegnate nella 24 Heures du Mans per la categoria GTE - PRO.
La classe, che si differenzia dalla AM per il modello della vettura di un anno più recente e per 3 piloti professionisti a tutti gli effetti, vede in griglia 15 vetture, alcune extra come le due C7R che fanno numero ma sono un po' troppo datate rispetto al gruppo che investe sulla tecnologia e sul turbo.



La vettura americana resta fedele al classico V8 americano sperando in un BOP favorevole che però sembra aver favorito altre auto. 
La partita del Balance of Performance, che da regolamento può essere cambiato fino al giorno di gara, vede la Covette come l'auto più leggera del lotto ma anche una delle piú penalizzate con i litri nel serbatoio, 96 contro i 101 di Porsche, BMW ed Aston, vincitrice 12 mesi fa con la V8 Vantage che non fa più parte della classe PRO.  
Ferrari paga una compensazione assurda con 92 litri e 1291 chili mentre sono state aumentate le Ford e le Porsche, auto più efficenti nella 6H belga. 
La casa dell'Ovale blu e i tedeschi di Weissach portano a Le Mans quattro auto.



I primi scenderanno in pista con Pla/Mücke/Johnson #66, Priaulx/Ticknell/Kanaan #67, #68 Dixon/Westbrook/Briscoe e   Bourdais/Müller/Hand #69 mentre Porsche aggiunge due vetture in piú alla #91 e #92 che adottano quest'anno due livree celebrative per i 70°anni del marchio.
La #91 di Lietz/Makowiecki/Bruni ricorda la 956 e 962, a trionfo nel 1982, mentre la #92 di Estre/Christensen/L. Vanthoor omaggia la "Pink Pig", livrea che scese in pista con la Porsche 917/20.



Nelle auto extra troviamo Tandy/Pilet/Bamber #93 e Bernhard/Dumas/Müller #94. 
Anche Ferrari porta una 488 in più, la #52 di Giovinazzi/Derani/Vilander che si aggiungono a Rigon/Brid/Molina #71 e Pier Guidi/Calado/Serra #51. Il brasiliano cerca il bis dopo il meraviglioso trionfo dello scorso anno quando l'Aston #97 passò all'ultimo giro la Corvette #63.
L'Aston #97 ripropone Adam insieme a Lynn e Martin mentre la #95 si affida a Thiim/Sorensen/Turner.



Corvette non cambia molto la squadra che resta sullo stile delle prove endurance IMSA.  Garcia/Magnussen/Rockenfeller saranno sulla #63 e Milner/Gavin/Fasseler sulla #64.
Infine non dimentichiamoci del ritorno della BMW con due auto. La casa bavarese punta su Tomczyk/Catsburg/Eng #81 e Farfus/Da Costa/Sims #82.
Speriamo che tutti possano giocarsela ad armi pari e che il BOP non abbia deciso una delle classi che puntualmente nel WEC e a Le Mans ci fa sognare con battaglie epiche. 



Domani si volta pagina con i prototipi, le LMP2.




Immagini tratte da Motorsport.com 




sabato 9 giugno 2018

Le Mans - La battaglia in GTE Am

Inizia tra poco piú di 7 giorni la gara più attesa della stagione agonistica, la competizione che tutti vogliono almeno una volta nella vita vincere e mettere in bacheca.
Meteo, i 13km del Circuit de la Sarthe e i moltissimi colpi di scena rendono la 24 Heures du Mans unica ed incopiabile.
Come da un paio di anni, la gara é valida per il FIA WEC che in occasione della Superseason avrà ben due Le Mans nello stesso campionato.
 


La classicissima francese é giunta nel 2018 alla 86°edizione e si tiene come secondo atto del mondiale endurance.
Nella 6H di Spa, per quanto riguarda la classe GTE AM dove troveremo ben 13 auto, la vettura da battere è stata la Aston Martin con il trio campione Dalla Lana/Lamy/Lauda #98, mai vincitori in Francia ma molto vicino al successo come accadde nel 2015 quando Dalla Lana butto alle ortiche la prova a solo 1H dalla fine alla S delle Ford.
La vettura ufficiale di casa Aston dovrà vedersela, oltre dai soliti rivali del mondiale, anche dai competitors della ELMS o della GTD che nelle ultime edizioni hanno sbaragliato la concorrenza.
 


Gli "europei" sono rappresentati da Ebimotors (Porsche) e JMW Motorsport (Ferrari) mentre per gli americani ritroviamo in pista il Keating Motorsport che schiera una 488 affidata a Stolz/Keating/Bleekemolen #85. Oltre alla vettura del team americano, la Ferrari punta anche sulle Rosse di Spirit of Race #54 e Clearwater #61 ed MR Racing #70.
I primi vedono tra le propria fila Fisichella come pilota PRO insieme a Castellacci e Flohr mentre la #61 di Clearwater resta da tenere d'occhio con il terzetto Mok/Sawa/Griffin.
 


Come vedremo in classe PRO, troviamo nella entry list molte Porsche tra cui spiccano le tre auto di Proton con Cairoli/Al Qubaisi #77, Campbell/Andlauer/Ried #88 e infine S. Pumpelly/Long/Pappas #99. Attenzione anche ad Ebimotors che ben ha fatto vedere in ELMS dove per ora é stata sconfitta dalla Ferrari JMW, questa stagione con un equipaggio non fortissimo come lo scorso anno.
Sempre con Porsche esordisce la danese Nielsen, dopo anni con Ferrari, in casa Ebimotors con il francese Maris e l'esperto Babini.
 


Manca purtroppo la Corvette che avrebbe ravvivato una classe sottovalutata che potrebbe rivelarsi molto interessante. 
Domani appuntamento con le GTE PRO.




Immagine tratta da Motorsport.com

venerdì 4 maggio 2018

Kobayashi beffa Alonso

Le qualifiche delle Lmp1 nel primo round stagionale vedono in testa, come prevedibile, le Toyota  con la #7 di  Kobayashi/Conway/Lopez capace di rifilare quasi quattro decimi la gemella #8 portata in pista da Alonso/Nakajima/Buemi che ha fermati il cronometro in 1.54.583.
Dietro la casa giapponese troviamo le due Rebellion con la #1 di Lotterer/Jani/Senna davanti alla  #3 di Beche/Laurent/Menezes distanti dalla vetta di quasi 2 secondi. Chiudono la top 5 della massima categoria la BR1 di Petrov/Aleshin #11. Da segnalare che anche oggi le Ginetta non sono scese in pista e il brutto incidente di Pietro Fittipaldi #10 alla Eau Rouge. Oltre al crash del brasiliano c'è stata anche un altra bandiera rossa dovuta a delle noie tecniche sulla P1 del
BR Engineering #17

Nelle P2 la vettura più rapida è stata l'Alpine di Lapierre/Thiriet/Negrao #36 con il tempo di 2.02.405. La vettura francese ha battuto le Oreca di G-Drive di Vergne/Rusinov/Pizzitola #26 e la P2 di Jackie Chan di Tung/Aubry/ Richelmi #38
.
Le Ford dominano anche queste qualifiche distruggendo la concorrenza con la #67 di Kanaan/Prialux/Ticknell che ha fissato il crono di 2.12.947. La #67 ha preceduto la gemella #66 di 83 millesimi. Ford che è riuscita facilmente a scendere con due dei suoi piloti sotto il muro del 2.13 con il miglior crono di 2.12.420. Con il gioco della media dei tempi, la Porsche di Bruni/Lietz #91resta attardata di soli distanti soli 87 millesimi.  Bene BMW che si é avvicinata di più agli avversari rispetto a ieri, conquistando un 5 posto con un solo secondo dal leader. Un risultato che fa ben sperare mentre disastro le Aston 8° e 10°.

In GTE-Am la più efficace nelle Ardenne è la Porsche #77 di Ried/Andlauer/Campbell che con un ottimo lap ha sopravanzato i campioni in carica  della Aston martin #98 di Dalla Lana/Lamy/Lauda.




immagini tratte da Motorsport.com

giovedì 3 maggio 2018

Ford impressiona.

In questo giovedi sono tornate in pista le vetture del WEC per le FP della 6H di Spa-Francorchamps.
Davanti a tutti nelle LMP1 non potevano non esserci le Toyota che si alternano nelle due prove libere al comando.
Buoni segnali anche da parte di tutte le altre P1, comunque vicine alla casa giapponese, eccetto  le due Ginetta che non si sono presentate in pista in questo giovedì.+


La Dragonspeed #31 di Maldonado/González/Bertohn dettano il passo nelle P2 mostrando un gran passo. Bene anche le vetture di Jackie Chan e G-Drive.

In GTE  a dettare il ritmo è la Ford che già da giovedì è riuscita ad andare sotto la pole position del 2017 con la vettura #66 di Mücke/Pla/Johnson. Seguono a ruota le Porsche mentre più in difficoltà sono Ferrari e Aston Martin ma comunque con distacchi contenuti sotto il secondo e mezzo dalla vetta. Capitolo a parte la BMW che come successo nel WTSC non sembrano in grado al momento di stare con gli altri con la #82 di Blomqvist/Da Costa a 3 secondi e la #81 di Tomczyk/Castburg distanti 3 secondi e mezzo.

Nella categoria inferiore delle GTE, la GTE-Am,  la Porsche del team Gulf di Wainwright/Barker/Davidson #24  sopravanza l'altra Porsche della Proton-Dempsey di Ried/Andlauer/Campbell #77 di 4 decimi. Dietro di loro i campioni in carica di categoria reggono il passo con l'Aston #98 di Dalla Lana/Lamy/Lauda a 5 decimi dal leader.



immagini tratte da Motorsport.com

venerdì 6 aprile 2018

Ultimi aggiustamenti nel WEC

Vilander/Derani/Giovinazzi con la 488 #72 di AF Corse a Le Mans in GTE PRO.
Roussel/Stoneman sulla #5 con Robertson LMP1 su Ginetta.








Immagine tratta da Motorsport.com

sabato 31 marzo 2018

Novità nell'endurance


In IMSA, Spirit of Daytona #90 salta Long Beach dopo i danni di Sebring
Nato/Petit/Pla con Racing Engineering in ELMS mentre per il primo anno in LMP2, i francesi di
Dunquerine si affidano al trio Ragues/Jamin/Pantitici
Davidson con Maldonado e Gonzalez con Dragon Speed dopo Le Mans in LMP1.
I malesiani Jaafar/Jeffri/Yazid/Tan gareggeranno con la #37 di DC Racing nel WEC.



United Autosport  a Le Mans con Montoya/de Sadeller/Owen e Hanson/di Resta/Albuquerque con due Ligier.
Perrodo/Vaxiviere/Duval con TDS in ELMS al Paul Ricard, Monza e al Red Bull Ring.






Immagine tratta da Motorsport.com

sabato 24 marzo 2018

Novità nelle LMP


Maldonado con Gonzalez in LMP2 con il team Dragon Speed.
Wayne Boyd con United Autosport in P2 in compagnia di De Sadeleer/Owen in ELMS dopo le sesperienze in LMP3.
Il WEC torna a San Paolo nella stagione 2019/2020 dopo qualche anno di assenza.









Immagine tratta da Motorsport.com

venerdì 16 marzo 2018

Novità nell'endurance

Alpine schiera Negrao/Thiriet alla gara del Paul Ricard di ELMS mentre
Rojas correrà con IDEC Motorsport con Lafargue e Chatin in LMP2 dopo le esperienze in IMSA
Il team Barthez schiera Buret/Stevens/Canal.

Ebimotors in LMGTE con Pera il ELMS.





Il team Netherland schiera una LMP2 nel WEC con Lammers/van Eerd/van der Garde.
Lammers sarà sostituito da de Vries dopo Le Mans, ultima gara della sua carriera.

Bertolini/Krohn/Jönsson gareggeranno nella classica francese con una Ligier LMP2 affidata al team Eurasia.

martedì 6 marzo 2018

Novità nell'endurance

Pietro Fittipaldi con Dragon Speed a Spa e Fuji in sostituzione di Van der Zande impegnato in IMSA
Nielsen/Babini per Ebimotors a Le Mans, in classe GTE Am con una Porsche 911 RSR
Sarrazin sulla P1 di SMP dopo aver guidato per Peugeot e Toyota.





Immagine tratte da Motorsport.com

sabato 24 febbraio 2018

Novità nell'endurance

A Le Mans, Ford schiera:
#66 Mucke/Pla/ B. Johnson
#67 Priaulx/Tincknell/Kannan
#68 Hand/Bourdais/D.Muller
#69 Briscoe/Westbrook/Dixon

In america, Piciarielo/Sheldon/Van der Linde/Mies con Land Motorsport alla 12H di Sebring.





Immagini tratte da Motorsport.com



venerdì 16 febbraio 2018

Novità nelle GT

Nel Super GT, in GT500, Nissan schiera:
- Team NISMO Quintarelli/Matsuda
- Team Impul Mardenborough/Sasaki
- Kondo Racing De Olivera/Takaboshi
- NDDP Racing Motoyama/Chiyo

In GT300 Arnage Racing schiera una AMG GT3 con Yasuda/Kano.




Nel Campionato Italiano Gran Turismo, Giancarlo Fisichella correrà con una Ferrari della Scuderia Baldini.

Nel British GT Mowle/buurman con ERC Sport a bordo di una AMG GT3  mentre nell'ADAC GT Mastrers, Salaquadra/Stippler saranno alla guida di una Audi R8 del team I.S.R.


Nel GT4 European Moureau/Grand saranno al via con la nuova BMW GT4 del team 3Y Technology mentre
GM Sport schiererà una Ginetta GT4 nella serie francese.

Nel Blancpain GT Adrian Amstutz conferma con il team Barwell, dopo l'esperienza del 2017
Saintéloc schiera nella serie Endurance due Audi in classe Pro-Am e una Pro mentre due di classe Pro nella serie Sprint. I primi piloti confermati, per le gare di durata sono Winckelhock e Haase.
Emil Frey schiera due Lexus in categoria Pro nella serie Endurance affidate a Ortelli/Siedler/Palttala e Klien/Seefried/Costa
Verrà schierata ancora una Jaguar in Silver Cup nelle gare di Monza, Misano, Paul Ricard e Silverstone dove troveremo Grenier/Fontana/Zaugg.

Risi Competizione a Le Mans in GTE Am con Stolz/Keating/Blekeemolen mentre il Team Haribo Racing lascia il motorsport dopo sette anni di carriera.



Immagine tratta da Motorsport.com

venerdì 9 febbraio 2018

Novità in WEC e ELMS

Fisichella con Flohr e Castellacci con Spirit of Race in GTEAm.
Lindsey/Bergmeister/Perfetti con la nuova Porsche team Project 1 in sempre in GTE Am
Aston Martin schiera sulla  #95 Sorensen/Thiim/Turner, sulla #97 Adam/Lynn/Martin e sulla #98 Dalla Lana/Lamy/Lauda, campioni nella classe AM.
Thiriet con Alpine, Rowland e Patterson con una Ginetta LMP1.
 La gara al Fuji verrà anticipata di una settimana rispetto al calendario previsto per permettere ad Alonso di scendere in pista.
il round giapponese ritorna però in concomitanza con la Petit Le Mans.


 In ELMS Graff schiera due LMP2: #39 Gommedy/Hirschi/Cougnaud e sulla #40 Guibbert/Allen/J. Gutierrez


lunedì 8 gennaio 2018

Nuove vetture in GTEAM

Aston Martin avrà una nuova V8 Vantage affidata al team TF Sport con equipaggio Hankey/Yoluc/Eastwood.
Una Ferrari per MR Racing affidata a Barretya/Cheever III/Ishikawa.
Duval entra a supporto di Perrodo/Vaxivière con TDS nel WEC. Il team francese potrebbe mettere una seconda auto la prossima stagione.






Immagine tratta da Motorsport.com

lunedì 18 dicembre 2017

Equipaggi WEC 2018

Porsche schiera sulla #91 Lietz e Bruni mentre sulla #92 ci saranno Christensen e Estre.
Durante la 24H di Le Mans saranno accompagnati da Makowieki e Vanthoor oltre che dalla #93 di Bamber/Tandy/Pilet e dalla #94 di Bernhard/Dumas/S. Muller.

Rebellion Tornain LMP1 con due auto affidate a Menezes, Jani, Lotterer, Laurent, Senna, Beche.



BMW schierà due M8 GTE con Tomczyck, Da Costa, Catsburg e Farfus accompagnati a Le Mans e Sebring da Sims, Eng e Blomqvist. Nel DTM, i posti liberi lasciati da Blomqvist e Martin, passato in Aston Martin, verranno presi da Eriksson e Eng.



martedì 5 dicembre 2017

Review - FIA WEC

Nonostante solo 4 auto fossero presenti nella classe regina, il duello Porsche - Toyota non ha mancato di regalarci emozioni per tutto l'anno anche se la casa di Weissach ha sempre avuto qualcosa in più. 
Sicuramente è rimasta la regina della 24 Heures du Mans dove la #2 di Bernhard/Bamber/Hartley si è trovata unica sopravvissuta alla disfatta delle auto delle classe ibrida. "Incerottata" dopo la rottura nella prima parte di gara, la 919 #2 ha dovuto recuperare il distacco sulle LMP2 mentre iniziava la gara ad eliminazione nella vetta della classifica. 
La maratona francese è stata la  fine dell'era di queste LMP1-H che, dopo l'abbandono di Audi, si è sgretolata pian piano fino al saluto anche di Porsche.
 
 
 
L'anno agonistico ha visto le prime due gare dominate da Toyota scegliendo di usare l'auto con alto
carico mentre Porsche ha optato per la preparazione alla 24H sin dal Prologue.
Dopo il successo nel Circuit de la Sarthe, i tedeschi hanno voluto chiudere alla svelta la faccenda mondiale giocando di squadra a favore della #2 nelle tappe di Nürburgring, Messico e COTA. In Germania e Texas la #1 di Tandy/Jani/Lotterer ha di fatto ceduto palesemente la vittoria alla gemella, una strategia discutibile ma corretta.
Toyota è tornata all'attacco con la #8 di Buemi/Nakajima/Davidson che ha dato filo da torcere alle Porsche nelle prime battute della gara america che ha preceduto la prova del Fuji.
 
 
 
In terra amica, la casa dei tre ellissi ha monopolizzato la scena nella gara più piovosa della stagione prima di ripetersi a Shanghai e nel final round del Barhain. La #8 ha potuto chiudere la stagione al secondo posto con cinque sigilli contro i quattro della #2. Per la Toyota ha pesato come un macigno la disfatta alla 24H, ancora una volta amara per i nipponici, pronti a riprovarci l'anno prossimo dove sulla carta potrebbero avere vita più facile. 
Chiaramente il titolo piloti è tornato nella bacheca di casa Porsche come nel 2016.



In LMP2 l'imprevedibilità l'ha fatta da padrona fino alla fine della stagione.
Tra Rebelion, Alpine e G-Drive, la sorpresa di Silverstone è stata la vittoria di DC Racing con la #38 di Laurent/Tung/Jarvis.
A Spa Rusinov/Thiriet/Lynn #26 hanno portato in alto i colori di G-Drive che ha poi continuato con una stagione con troppi errori come l'incidente con la 911 di classe Am alle curve Prosche.
La campagna francese ha visto DC Racing dominare la scena entrando nella storia con entrambe le auto sul podio di classe e soprattutto il secondo posto Overall con la già citata #38. La Rebelion #13 di Canal/Prost/Senna ha risalito la china nelle gare estive insieme all'Alpine #36 di Menezes/Lapierre/Negrao, vincenti rispettivamente in Messico e ad Austin. È stata forse la tappa di Città del Messico a segnare la classifica finale dove la Rebelion ha segnato 25 punti contro i 2 della #38 che dal Nürburgring non è più tornata sul gradino più alto del podio.
 
 
 
L'inseguimento degli elvetici, campioni anche della classifica team, si è compiuto solo sul tracciato del Barhain dove Senna/Canal hanno chiuso in bellezza il campionato vincendo grazie ad un'ottima strategia.
Prost, nonostante abbia saltato il quarto round, ha chiuso comunque terzo in classifica sulla #36. Manor e soprattutto TDS hanno sofferto tutto l'anno. 




Ferrari, Aston, Ford e Porsche ci hanno regalato una stagione a dir poco spettacolare che ci ha tenuto con il fiato sospeso fino al finale di Manana. 
Dopo l'ottimo start di Silverstone, la Ford #67 di Tincknell/Priaulx sembrava da subito continuare quanto fatto vedere un anno fa ma già da Spa la situazione è cambiata con la Ferrari #71 di Rigon/Bird. La 488 si è dimostrata veloce sin dall'Opening round con la #51 di Calado/Pier Guidi, seconda in emtrambe le prime gare prima della debacle di Le Mans, da due anni amara alle Rosse di Maranello.
 
 
 
Il Circuit de la Sarthe ha regalato la vittoria ai più conservatori con un BOP che ha premiato i V8 di Aston e Corvette a discapito delle auto turbo.
Gli inglesi hanno conquistato la gara più importante dell'anno con il trio #97 di Adam/Serra/Turner dopo una bella bagarre con la C7R di Taylor/Garcia/Magnussen #63.
La pensionata Vantage #97 è sparita dalla vetta del gruppo prima che la gemella #95 desse battaglia contro la Ferrari #51 nelle competizioni di Messico e Nürburgring.  
In Germania si è vista per la prima volta la RSR al top dove solo all'ultimo ha dovuto desistere alla Ferrari di Calado/Pier Guidi. 
 
 
 
La #91 di Makowiecki/Lietz ha infilato un altro bel podio in Messico prima di consegnare il testimome alla #92 di Estre/Christensen, anch'essa inseguitrice della già citata Ferrari #51 che nel frattempo chiudeva al secondo posto a Mexico City e sul gradino più alto del podio al Circuit of the Americas e al Fuji.
La tappa del Giappone ha cambiato molte cose in classifica con Tincknell/Priaulx che hanno perso la leadership a causa del  ritiro dopo un contatto con la #92 che ha tolto a Stoccarda un ipotetico trionfo, finito a Calado/Pier Guidi.
 
 
 
La Ford #67 è riuscita a restare in lizza per il titolo con la vittoria di Shanghai, conquistata beffando la #91 e la #51. In Cina la Porsche superstite, dopo i problemi con la #92 out anche in Barhain, ha pagato il contatto con la LMP1 #7 mentre Lietz e Makovieki si giocavano il penultimo round.
Nel deserto del Bahrain le Ferrari si sono dimostrate superiori sulle 6H riportando così a Maranello il titolo piloti che mancava dal 2014 quando Vilander/Bruni regolarono Lietz/Makowiecki.
Una classe davvero equilibrata con un BOP qualche  volta ingiusto ma sicuramente più regolare di un'anno fa.
Purtroppo è stato proprio nella 24H di Le Mans dove abbiamo avuto un Balance ingiusto che ha regalato all'Aston una prova, senza dubbio eccellente da parte degli inglesi che hanno giustamente approfittato dell'occasione.



Il duello Paul dalla Lana/Lamy/Lauda #98 vs Cairoli/Dienst/Ried #77 si è chiuso solo nel Championship Decider arabo  al termine di una emozionante battaglia dove le due vetture si sono alternate più volte in vetta alla graduatoria. 
Nella casa del motorsport britannico a  Slverstone, la Ferrari di Mok/Griffin/Sawa #61 ha ringraziato il contatto all'ultima tornata tra Aston e la 488 #54 che ha permesso all'auto di Clearwater  di passare davanti a tutti sotto il traguardo. La lotta tra Aston e Porsche, dopo un primo match finito a vantaggio della #77, è ripreso a Spa con gli inglesi che si sono presi la rivincita con 31 secondi sull'auto del Proton Competition. 
 
 
 
A Le Mans, Nürburgring e Messico la vettura tedesca ha infilatto una bellissima tripletta anche se alla 24H la coppa più preziosa è andata è 488 di Stevens/Vanthoor/Smith #84 gestita dal team JMW Motorsport, campioni in ELMS.
Ad Austin i problemi a Cairoli/Dienst/Ried hanno permesso agli avversari di riconquistare la vetta del mondiale prima delle gare asiatiche che hanno visto altri due cambi di leadership. 
10 punti di vantaggio sono bastati alla Aston Martin per vincere finalmente il titolo dopo parecchi tentativi finiti vani.
La #77 ha pagato la rottura del faro anteriore sinistro nel finale di stagione costringendola a pittare e a perdere due giri vanificando le 6 ore.


Ricordiamo che Ferrari e Porsche ha vinto i rispettivi allori riservati alle case.
In conclusione speriamo che ACO e FIA riescano a rimettere in piedi un interessante campionato che, come già sappiamo, non avrà più le P1 HY ma solo le L dove sicuramente avremo più auto rispetto a quelle viste in quest'annata.
Toyota resta in P1 mentre BMW entra in GTE PRO, nessun'altro costruttore in vista per i prossimi anni del World Endurance Championship.