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martedì 25 dicembre 2018

Review - Porsche Carrera Cup

Oltre allo spettacolo con la Porsche Mobil 1 Supercup, il mondo Porsche ci ha regalato grande spettacolo anche con le Carrera Cup nazionali.



La serie tedesca ha visto primeggiare il giovane pilota Porsche Thomas Preining, imbattibile su tutte le piste ad eccezione di Oschersleben, primo appuntamento della categoria.
L'Openining round della stagione ha incoronato Ammermüller che ha dato la paga a tutti mentre Preining attaccava a metà gruppo completando il fine settimana in undicesima e settimana posizione.
Nella gara di casa, Preining #10 si é difeso da Ammermüller e ten Voorde, a podio in entrambe le prove insieme al campione Supercup.



L'estate é stata caratterizzata dal un Preining perfetto che ha infilato tre successi consecutivi nelle quattro prove al Nürburgring dove si é imposto sia sulla versione Sprint che in quella Kurs.
L'unico che ha spezzato il dominio dell'austriaco é stato van Lagen che nella prima prova al Kurs ha preceduto solo nel finale Preining ed Ammermüller che post Zandvoort ha subito definitivamente il sorpasso da parte di Preining che ha completato secondo in gara 2 in Olanda alle spalle di van Lagen mentre nella giornata di sabato é arrivato l'annullamento della prova a causa di un brutto incidente nella pancia del gruppo che ha costretto alla red flag.
 


Al Sachsenring Preining ha ipotecato il campionato con Ammermüller che ha faticato sopratutto il sabato quando non é riuscito a sopravanzare Nakken e Zinmermann.
Hockenheim é stata una passerella per Preining che vince il suo primo titolo internazionale mentre Lechner si conferna il team da battere.
Perera é il nuovo campione Rookie mentre Jörn Schmidt Staade ha portato a casa il trofeo Amateur.
Ottima stagione per ten Voorde, van Lagen ed Ammermüller che come sappiamo si consola con il secondo titolo Supercup.


 
La Porsche Carrera Cup Italia incorona come nuovo campione il giovane Quaresimini dopo una stagione che ha visto battagliare fino all'ultima gara anche Mosca, Bertonelli e Rovera, assente in più gare causa concomitanza con la serie transalpina.
Tommaso Mosca, Rookie, ha vinto subito all'esordio dove ha fatto scuola tra le sportellate e i contatti di una pazza prima competizione.
Domenica Rovera ha preso il potere prima di confermare la sua superiorità nell'appuntamento francese del Paul Ricard dove hanno sorpreso Iaquinta e Bertonelli, primo nella gara 1 di Monza caratterizzata dall'erroraccio di Iaquinta che a 6 minuti dalla conclusione ha escluso dalla gara Rovera e Fulgenzi dopo aver completamente sbagliato la prima staccata.
Quesmini ha dominato la seconda gara dove anche Campana e Segú si sono distinti conquistando il podio.
 


Rovera si é rifatto in quel di Misano prima di salutare la compagnia al Mugello dove é arrivato il brutto incidente di Mosca che nelle qualifiche ha rotto una gamba.
Iaquinta e Quaresimini si sono spartiti le gare toscane mentre a Vallelunga é arrivato un decisivo allungo in classifica da parte di Quaresimini che vincendo gara 1 ha riaperto  il campionato mettendosi in pista per attaccare Rovera nel championship decider di Imola dove si contendevano il campionato anche il giovane Bertonelli e Mosca.
Dopo una pazza gara 2, é stato Quaresmini a festeggiare con solo 10 punti su Rovera e Bertonelli che si accontentano delle piazze d'onore.
Mardini vince la Michelin Cup, Montalbano é campione dellla Silver Cup mentre il team Dinamic batte il team Tsunami RT.
Delude ancora una volta Fulgenzi mentre ottima stagione per i due Cazzaniga e per Segú autore di buone prestazioni insieme a Bertonelli che come giovane ci ha fatto divertire insieme a Mosca.



Come per la Carrera Cup Italia, il finale della serie francese é stato imprevedibile ed ha premiato un'outsider da tenere d'occhio.
La stagione é partita dalle Ardenne di Spa - Francorchamps dove si é accesa da subito l'attesa lotta tra Rovera ed Andlauer che in Belgio ha dovuto cedere all'italiano in gara 1 e ad Hasse-Clot la domenica quando il francese ha chiuso secondo davanti ad un competitivo Güven.
Andlauer ha dominato l'appuntamento di Zandvoort prima di lasciare a Güven il succeso nella prima prova di Digione dove Rovera ha recuperato in parte i punti persi in Olanda dove ha raccolto 27 punti contro i 44 del francese.
Andlauer non ha fatto sconti neanche a Magny - Cours e a Barcellona dove ha duellato con Rovera per il successo il sabato, finito al campione della Carrera Cup Italia 2017.
La tappa spagnola é stata la penultima prova della serie pronta a chiudersi al Paul Ricard dove Andlauer arrivava da leader del campionato con ampio gap su Rovera e Güven, praticamente sempre a podio.



Il capoclassifica ha spalancato le porte per il titolo ai due rivali non partecipando all'evento di Le Castellett per la concomitanza con il WEC al Fuji dove milita con il Team Proton con cui ha vinto la classe GTE AM a Le Mans.
Rovera ha sprecato l'occasione con una pessima gara finale che ha assegnato il titolo a Ayhancan Güven, neo campione della nuova Nation Cup disputata in Barhain oltre al titolo nella GT3 Cup Benelux.
Rovera ha dunque perso entrambi gli obiettivi stagionali mentre Andlauer, principale indicato per il titolo, si é dovuto accontentare del secondo posto.
Bellissima stagione per Chevalier che si classifica 4° overall e primo tra i Rookie mentre il titolo Gentlemen va a Misslin, pronto per la Supercup.
MARTINET by Alméras domina la scena team con 366 punti contro i 235 del Sébastien Loeb Racing e i 216 del team Tsunami RT.



È stato un campionato punto su punto quello della Porsche Carrera Cup USA, almeno fino a Watkins Glen.
Trenton Estep, già protagonista lo scorso anno, e Roman De Angelis si sono sfidati a suon di vittorie a Sebring, Barber e Mid - Ohio dove anche Kolkmann ha fatto vedere qualcosadi buono.
Dal Glen in poi Estep ha preso il volo infilando gare perfette a Road America, Virginia e Sonoma mentre a De Angelis restavano le briciole e sperava sempre più in un supporto da parte dei cugini della serie canadese che in molte prove arricchiscono il gruppo della categoria.
Road Atlanta é stata una passerella per Estep, pronto l'anno prossimo ad un ipotetico salto di qualità che certamente lo dovrà vedere occupato in Europa come accaduto quest'anno ad Eidson e a De Quesada.
Ottima stagione per Kolkmann, Raat ed Imperato mentre Victor  Gomez IV vince la classe Gold con un margine abissale su Ferrial.
Metni vince la categoria Masters mentre JDX Racing ha battuto il Kelly - Moss Road and Race nella classifica squadre.



Estep ha vinto con i suoi 18 anni la possibilità di sfidare i migliori giovani piloti Porsche al mondo per lo Scholarship Programme 2018 a cui hanno partecipato anche  Quaresimini, ten Voorde,  Baptista, Güven, Katayama, Hamprecht, O'Keeffe, Subdahl, Plato ed Evans.
É stato proprio il neozelandese Janox Evans ad essere essere scelto come nuovo giovane pilota Porsche pronto verso una carriera con la casa di Stoccarda che ogni anno ci fa divertire con le divertenti Carrera Cup sparse in tutto il mondo.





mercoledì 19 dicembre 2018

Review - F1

Il mondiale di Formula 1 2018 ci ha regalato una stagione molto interessante almeno fino ad inizio autunno quando la Mercedes ha preso il volo verso il titolo.
La prima gara in quel di Albert Park ha premiato la Rossa di Vettel che ha beffato Hamilton grazie ad una serie di fattori favorevoli con una VSC.



La seconda prova in Barhain ha confermato una Ferrari molto competitiva grazie ad una rischiosissima strategia che ha permesso a Vettel di risparmiare un pit contro i due dei rivali, capitanati da Bottas, secondo ad un nulla dal tedesco che allungava in classifica su Hamilton.
In Cina é arrivato il primo passo falso per Vettel, il primo di una lunga serie.



Al tornantino dopo il lungo rettilineo, il tedesco ha chiuso la porta a Verstappen che lo ha fatto girare rovinando la vettura e chiudendo con un misero ottavo posto mentre davanti Daniel Ricciardo dava spettacolo beffando Raikkonen e Bottas in un bellissimo sorpasso nel primo settore del tracciato.
Dopo due giorni di dominio Ferrari la gara di Baku ci ha regalato un finale incredibile con Vettel da secondo a quarto dopo un insperato tentativo di passare Bottas alla prima staccata.
Il finnico, leader della gara, ha forato all'ultimo passaggio aprendo le porte al trionfo di Hamilton che a distanza di due settimane si rifarà a Barcellona davanti al compagno Bottas e a Raikkonen, terzo su Vettel.



Montecarlo ha premiato il perfetto giro di Ricciardo che, conquistata la pole, ha potuto dirigere a proprio piacimento una gara a senso unico dove Vettel ed Hamilton hanno completato il podio dopo gran parte della gara alle spalle di Ricciardo che accusava problemi alla vettura.
Vettel ha ripreso le redini del mondiale a Montreal dove Hamilton,  in risparmio motori, ha chiuso quinto alle spalle dei principali rivali della Red Bull e di Bottas, protagonista in Francia suo malgrado del contatto con Vettel.



Alla prima curva, il pilota Ferrari ha attaccato la vetta della corsa sbagliando clamorosamente la staccata e finendo per colpire Bottas.
Quinto sul traguardo ha pagato 15 punti ad Hamilton che in Stiria, sul tracciato di Spielberg,  ha marcato un pesante zero per noie alla vettura che hanno permesso a Vettel di conquistare un ottimo terzo posto dopo una qualifica che lo ha visto arretrato di tre posizioni per aver ostacolato Sainz.
La mitica Silverstone ha visto un via incandescente con Hamilton subito in testacoda alla Farm prima di  essere chiamato ad una spettacolare rimonta che lo ha rilanciato in gara fino a sopravanzare, grazie alla strategia, Vettel che successivamente ha ripassato il padrone di casa in un bellissimo sorpasso alla Brooklands.



Hockenheim é stata la tappa decisiva di questo 2018 dove Hamilton e Vettel arrivarono con un gap molto ristretto.
Hamilton ha iniziato male il week end finendo fuori dalla Q1 per un problema alla vettura mentre davanti Vettel conquistava la pole.
Domenica il tedesco ha mantenuto la leadership per oltre metà prova prima del disastro.
Alla curva Sachs, mentre inziava a piovere, il tedesco ha sbagliato la staccata finendo a muro.
Hamilton, dopo un'indecisone sul rientrare o meno a cambiare le gomme, ha preso la vetta della prova vincendo dopo lo start dal 16°posto.
Da dopo Hockenheim, la Mercedes ha abilmente utilizzato Bottas a supporto di Hamilton che con questo prezioso aiuto ha portato a casa il round di Budapest davanti a Vettel che a Spa, dopo uno start favoloso, ha ridato una speranza mondiale alle Rosse con una gara perfetta che lo ha portato sul gradino più alto del podio.




La tensione e la voglia di far bene hanno tradito il ferrarista nella prova di Monza.
Mancata la pole il sabato andata a Raikkonen, la domenica Vettel ha dovuto gestire la seconda posizione alla prima staccata dove Hamilton si é subito gettato all'attacco, puntualmente sferrato alla Roggia dove Vettel ha toccato l'inglese e si é clamorosamente girato finendo ultimo.
Un'ennesimo errore che ha chiuso i giochi mondiali dato che Hamilton, supportato da un team tutto dalla sua parte, ha portato a casa il sigillo a Monza prima di ripetersi a Singapore, Sochi e Suzuka dove Vettel ha commesso lo stesso errore di Monza, questa volta con Verstappen alla curva Spoon.
Già ad Austin Hamilton ha avuto la possibilità di chiudere i giochi chiudendo al terzo posto alle spalle di Verstappen e Raikkonen che dal 2012 non saliva in cima al podio.
Verstappen ha vinto una rocambolesca gara che ha incoronato Hamilton per la quinta volta il campione del mondo raggiungendo Fangio.




L'inglese ha chiuso il campionato con altre due vittorie arrivando ad 11 sigilli contro i 4 di Vettel che a San Paolo ha fatto molto male completando al sesto posto in una gara caratterizzata dal contatto tra Verstappen ed Ocon che nello sdoppiarsi ha buttato in testacoda il leader della gara.Mercedes, dopo anni di dominio, ha avuto una vettura meno sovrastante del solito ma certamente con una gestione interna migliore rispetto alla Rossa con giochi di strategia perfetti ed un condottiero come Hamilton che non ha mai sbagliato e, se lo ha fatto, ha comunque recuperato.



Vettel, superiore come auto almeno fino a Monza, ha gettato il titolo con una serie di sciocchezze che
da un quattro volte campione del mondo non si possono accettare.
Il campionato degli altri ha premiato le Renault con Hulkenberg ma soprattutto Leclerc che con la sua Alfa - Sauber ha dato spettacolo raggiungendo più volte la top 10 e prendendosi meritatamente il posto in Ferrari al posto di Raikkonen.



Peccato per Ricciardo, diventato chiaramente seconda guida della squadra austriaca che saluta
l'australiano che si accasa da Renault per una nuova avventura.
Discreta stagione per Racing Point, settimi nella speciale classifica costruttori che ha premiato ancora una volta le Mercedes con oltre 50 punti di gap dalle Ferrari.
Molto bene Haas mentre McLaren saluta Fernando Alonso che lascia la massima formula con due titoli mondiali in tasca ed oltre 300 partenze e 32 GP vinti.




La Formula 1 spegne i motori pronta a far partire la stagione delle chiacchere in attesa dell'Australia dove faremo i conti del lavoro invernale che arriva dopo un campionato dove serve ancora un po' di spettacolo che obiettivamente, ad eccezzione di poche gare, é mancato.

mercoledì 12 dicembre 2018

Review - IMSA WeatherTech Sports Car Championship

Lo spettacolo dell'IMSA WeatherTech Sports Car Championship ci ha regalato un'altra annata meravigliosa, ricca di bagarre in tutte le classi e su tutti i format di gara: dalle prove endurance alle sprint.
L'incremento del numero di vetture della classe regina ha aumentato l'incertezza con le Cadillac DPI che si sono viste da subito minacciate dalle varie P2 e soprattutto dalle Acura del team Penske.
 


La Rolex 24 at Daytona ha visto le Oreca conquistare il podio con  Bennett/Braun/Dumas alle spalle delle due Cadillac di Action Express che vede la vettura #5 di Barbosa/Albuquerque/Fittipaldi vincitrice al termine di un finale tesissimo che vedeva la #5 gestire un problema al motore.
Nasr/Curran/Conway hanno conquistato il secondo posto mentre la #10 di WTR arrancava insieme alle Acura, competitive per 6H ma non sulla distanza.
Salutata Daytona ci si é spostati a Sebring dove abbiamo vissuto una 12H davvero emozionante che ha visto molti problemi tra Acura e #5 che non ha potuto confermare Daytona.
La prova ha visto il successo a sopresa da parte della ESM #2 di Derani/van Overbeek/Lapierre, all'ultimo davanti alla #10 di Van Der Zande/J. Taylor/Hunter - Reay che solo nel finale hanno battuto la Cadillac #31, velocissima per tutta la prova. Sfortunatissime le Mazda con entrambe le auto vicinissime al successo prima di vedersi sfumare il tutto dopo il brutto incidente della #90 del team Visit Florida.
 


A Long Beach il team Action Express é tornato all'attacco con un'ottima strategia che ha permesso ad Albuquerque/Barbosa di ritornare nella Victory lane dopo Daytona.
Il ritorno dell'IMSA al Mid - Ohio Sports Car Course ha visto un BOP a favore di Mazda ed Acura che hanno sigillato la prova sin dalle prime fasi piazzando una fantastica doppietta finale e riportando il team Penske ad una vittoria nell'Endurance che mancava dal 2008 quando il team del Capitano portó a casa la vittoria Overall alla 12H di Sebring.
Castroneves/R. Taylor #7 hanno preceduto Cameron/Montoya #6 e la Mazda #77 di Jarvis/Nunez.
Invisibili le LMP2 e le Cadillac che sono tornate al trionfo tra i muri di Belle Isle dove Curran/Nasr hanno riportato il trionfo alla #31, per poco davanti ad Acura.
Archiviata la 24H di Le Mans, la battaglia tra le DPi ha visto l'ingresso in gioco delle LMP2 Europee che con Goikberg/Simpson #99 sono arrivate al successo al Glen nella 6H grazie ad un fantastico sorpasso di Simpson ai danni di Jordan Taylor e dell'Acura #6 di Montoya che, dopo aver beffato la Cadillac #10 alla Esses, si é visto sfilare dalla Oreca #99 prima della Bus Stop.
Sul podio, oltre alla #6 che ha chiuso terza, é salita anche la Oreca #54 di Bennet/Braun di cui sentiremo riparlare nelle gare successive.
 


Dopo il terzo posto a Daytona, il quarto a Sebring ed il secondo nel Glen, per la vettura #54 é arrivato il turno di vincere in quel di Mosport dove le Cadillac si sono trovate spiazzate contro la LMP2 del CORE che ha replicato nella velocissima Road America in un finale che ha visto molti protagonisti obbligati ad uno splash conclusivo, non effettuato da Bennet e Braun che sono stati proiettati verso la leadership della classifica saldamente in mano alla #31 di Curran/Nasr.
ESM, che al termine della stagione ha chiuso i battenti, ha vinto il rocambolesco appuntamento di Laguna Seca dove la Mazda #55 di Bomarito/Nunez ha buttato tutto al vento in occasione di un semplice doppiaggio che, una volta colpito, ha fatto girare la Mazda a 30 min dalla fine perdendo il successo che é finito nelle mani della #2 di Dalzien/Sharp.



Il championship decider di Road Atlanta ha visto contrapposte la P2 di Bennet/Braun e la DPi di Curran/Nasr per il team Action Express, in lotta per tutte le 10H per il successo svanito a due curve dalla fine quando il carburante é finito e la #5 é stata beffata dal duo J. Taylor/van der Zande, finalmente nella Victory Lane dopo una stagione di alti e bassi.
Curran/Nasr, nonostante la mediocre prestazione alla Petit Le Mans, si sono riconfermati campioni regalando ad Action Express il titolo team mentre Cadillac domina la graduatoria delle case.
Curran/Cameron e Cadillac, oltre al titolo IMSA, si sono aggiudicati la Tequila Pátron North America Endurance Cup. 



Ford, Ferrari in alcune gare, Corvette, Porsche e BMW si sono sfidate nella imprevedibile GTLM che puntualmente é sinonimo di spettacolo.
Per tutta la seconda metà di stagione abbiamo vissuto una battaglia punto su punto tra Ford e Corvette che ha giocato tutto sulla #3 di Garcia/Magnussen.
La stagione é iniziata con il domunio Ford che ha ammazzato la competizione con la #67 e la #66 rispettivamente primi e secondi.
Westbrook/Briscoe/Dixon non si sono confermati a Sebring dove abbiamo assistito ad una bagarre d'altri tempi tra Porsche, Ferrari e BMW ad un soffio dal successo con la #25 di De Phillippi/Sims.
Pilet/Tandy/Makowiecki #911 hanno riportato a Weissach la mitica classica di Sebring mentre le Corvette facevano fatica a mantenere il ritmo dei migliori.
A Long Beach, dopo il favoloso sorpasso di Bamber a suon di sportellate ai danni di Sims, le noie tecniche hanno vanificato il lavoro della #912 che si rifarà a Mid Ohio dove all'ultimo ha battuto la BMW #25.
 



A Long Beach il successo é andato alla Corvette #4 di Gavin/Milner, unica vittoria Chevrolet nel 2018.
La #4 non é presto diventata spalla preziosa per la gemella #3 che dopo il podio e il terzo posto di Daytona e Mid - Ohio ha riconquistato la zona d'onore nel Glen dove la Ford di Müller/Hand #66 ha dettato legge in una gara dove anche Porsche ha fatto ben vedere con la #911.
La Corvette #3 non ha più mancato un podio da Watkins Glen firmando il secondo posto a Mosport e nella seguente prova di Lime Rock dove Magnussen, con gomme finite, é finito largo all'uscita dell'ultima curva spalancando le porte alla #66.
La gemella #67 ha vinto al Canadian Tire Motorsport Park e a Road America dove il campionato per la casa dall'Ovale blu é cambiato.
La #66 é stata costretta al ritiro a Road America e successivamente anche a Laguna Seca dove anche la #67 é stata costretta al ritiro dopo i problemi accusati al VIR dove BMW ha portato finalmente nella Victory Lane la nuova M8 con De Phillippi/Sims.
Garcia/Magnussen con il secondo posto al VIR e il 3°posto di Laguna Seca hanno preso le redini del campionato prima della Petit Le Mans dove alla Corvette bastava un risultato mediocre contro un obbligato secondo posto per la #67.
 


La Corvette ha sbattuto violentemente a muro a metà gara riaprendo il campionato alla #67 che si é vista ingaggiata in bagare con la #4 e le Porsche che hanno riportato a casa la Petit Le Mans con la #911 di Tandy/Pilet/Makowiecki ancora sul gradino più alto del podio.
Garcia/Magnussen #3 hanno completato ottavi mentre Westbrook/Briscoe #67 non sono riusciti a fare meglio del quinto posto.
Garcia e Magnussen diventando dunque i campioni della stagione 2018 senza neanche una vittoria premiando la costanza.
Corvette Racing vince il titolo team mentre per soli 6 punti é la Ford che vince il trofeo case sulla Chevrolet.
Sempre Ford conquista la NAEC che va nelle mani di Hand/Müller che con i punti intermedi hanno strappato il campionato per un solo punto a Tandy/Pilet.



Ultima ma certamente non meno equilibrata é stata la GTD che ha incoronato la Lamborghini #48 del Paul Miller Racing.
La stagione é iniziata sotto l'insegna Huracan che ha portato a casa la 24H di Daytona e la 12H di Sebring rispettivamente con Bortolotti/Ineichen/Perez Companc/Breukers #11 e Sellers/Snow/Miller #48.
In entrambe le due classiche in Florida la bagare non é mancata con la Acura #86 e la Mercedes #33 da subito competitive.
Chi é mancato nelle prime due gare é stata la Lexus che, dopo due anni di batoste, ha conquistato il primo successo in IMSA grazie alla coppia Baumann/Marcielli #14, primi a Mid - Ohio, tappa seguente alla pausa di Long Beach.
 


Belle Isle per il terzo anno di fila ha incoronato l'Acura #86 di  Legge/Hindmann, sostituto di Parente che in alcune gare non ha potuto supportare la collega sulla vettura del Michael Shank.
Alle spale della #93 si é piazzata la Huracan #48 che ha confermato il terzo posto anche a Watkins Glen dove a sorpresa il successo é andato alla BMW M6 #96 di Machavern/Palttala che ha preceduto l'Acura #86.
Le due rivali per il titolo hanno visto il successo da parte della AMG #33 che é certamente la terza forza del campionato con Bleekemolen/Keating, primi sulla Lexus #14 e sull'Audi #44 del Magnus Racing con Potter/Lally a Mosport.
L'ottima strategia ha premiato Snow/Sellers a Lime Rock dove lo spettacolo lo ha fatto Lally che ha dato prova di se con due decisivi sorpassi sulla Acura #86 e sulla Rossa #63 di Jeanette/MacNeil, terzi sotto la bandiera a scacchi anche nella prova successiva in quel di Road America dove la Huracan #48 ha recuperato molti punti sull'Acura, fuori dalla top 10 e
Porsche ha giocato alla grande le propre carte con Long/Nielsen #58 primi dopo una prima metà di stagione pessima.



Al VIR, in un finale bellissimo, il successo é andato alla Lexus #14 che con Bauman ha battuto all'ultimo giro la Legge dopo un lunghissimo side by side nel backstraight prima di perdere la posizione a favore di Long, secondo al traguardo.
La Legge ha guadagnato altri punti  anche a Laguna Seca dove ha dato spettacolo battendo il performante Bergmeister che con una strategia alernativa si é trovato davanti a far da tappo per salvare il carburante e saltare una sosta.
Il pilota Porsche ha tenuto testa a Bleekemolen e Sellers, rispettivamente terzi e quarti.
La Petit Le Mans é stata sigillata sin dalle qualifiche dalla Ferrari #63 di Jeanette/MacNeil/Serra mentre dietro si é accesa la battaglia tra Sellers/Snow e la Legge piú veloce dei rivali nella classica di Road Atlanta ma non abbastanza per impensierire la #48 che ha potuto esultare dopo un anno magnifico.
 


Ottima stagione per Acura, pronta alla rivincita nel 2019 dove ci attendiamo qualcosa in più da parte di Lexus, finalmente competitiva ai livelli di Mercedes che festeggia il titolo case nella Endurance Cup dove per un punto é stata sconfitta la Lamborghini che ha vinto la classifica Overall.
Bleekemolen/Keating sono ancira i vincitori della classifica endurance mentre il Paul Miller Racing ha fatto suo il WTSC.



La stagione 2019 del WeatherTech Sports car Championship non ha mancato di emozionarci con gare e soprattutto finali incredibili come la Petit Le Mans, VIR, Watkins Glen o Road America.
Funziona il progetto DPi pronto ad incrementare il numero di iscritti nella prossima stagione che tra poco più di un mese inizierà dal Daytona Internetional Speedway con la 24H.




mercoledì 5 dicembre 2018

Review - Virgin Australian Supercars Championship

Nella lontana Australia la stagione 2018 del Virgin Australian Supercars Championship ci ha regalato anche quest'anno grandissime emozioni che hanno portato all'ultima gara con una spettacolare lotta tra Holden e Ford e, in particolare, tra i kiwi Shane van Gisbergen #97 e Scott Mclaughlin #97.

Il 2018 é iniziato sotto il dominio di SVG che ha siglato entrambe le prime prove con due bellissime prestazioni quando Whincup #1 e Mclaughlin faticavano a tenere testa al campione 2016 che nella gara 2 ha dovuto difendersi da un temibile Reynolds #9.
Salutato il cittadino di Adelaide, ci si é spostati a Melbourne con quattro gare che hanno incoronato Mclaughlin e Whincup oltre a Reynolds e Pye che nella terza prova ha vinto tenendo testa a Whincup che recuperava sul rivale su un tracciato bagnato e buio nel tardo pomeriggio.
Whincup ha proseguito la striscia positiva di successi mentre al Symmons Plains Raceway é arrivata la vittoria di Craig Lowndes #888 che in questo 2018 ha chiuso la carriera full time nella serie.
Prima dell'estate ha messo paura a tutti Mclaughlin, vincitore delle entrambe le gare di Phillip Island e Perth prima di cedere il gradino più alto del podio a Rick Kelly #15 che a sorpresa ha conquistato il primo atto dell'evento di Darwin.

Da Townsville, altro round cittadino, é iniziata la risposta delle Holden allo strapotere di Penske e di Mclaughlin che da assolututo leader ha visto van Gisbergen tornare alla grande in graduatoria, aiutato anche da Whincup che da metà anno é stato un valido compagno di team del pilota #97 che ha infilato importanti trionfi in Queensland dove da sesto in tre curve si é trovato secondo prima di replicare un ottimo start la domenica dove ha battuto Mclaughlin e Mostert.
Il ritorno di una night race nell'Australian Supercars in quel di Sydney ci ha regalato grandi battaglie tra cui il primo corpo a corpo tra Mclaughlin e van Gisbergen che grazie alla strategia ha beffato il rivale che nel finale, con le gomme finite, ha dovuto cedere la seconda piazza a Whincup che si é ripreso la vetta al nuovo The Bend Motorsport Park.
Un tracciato ostico alla vettura #17 di Mclaughlin che con un sesto ed un decimo posto ha riaperto il campionato alla vigilia dell'Enduro cup che come tutti gli anni comprende la Sandown 500, la Gold Coast 600 e la magica Bathurst 1000.

Van Gisbergen ha recuperato altri punti su Mclaughlin a Sandown dove Whincup/Dumbrelll hanno dominato per l'intera prova e dove il team Triple Eight ha sigillato anche il terso posto con Lownders/Richards.
La 1000Km di Bathust ha visto moltissimi cambi di leadership con Reynolds e Lownders impegnati in una lotta a distanza conclusa prima del previsto a causa di un problema di crampi per Reynolds.
Van Gisbergen ha completato la gara più importante della stagione al quinto posto contro il terzo di Mclaughlin alle spalle di Pye e Lownders che ha messo in bacheca per la 7° volta la classicissima australiana.
Mostert #55 e Reynolds hanno brillato il sabato rispettivamente con il primo e secondo posto, pronti a dar battaglia la domenica.
L'ultima prova Endurance é stata annullata dopo neanche metà gara causa pioggia che, arrivata violenta sul tracciato, ha costretto gli organizzatori ad annullare tutto regalando a Lowndes/Richards l'Enduro Cup.
Con quattro gare restanti la lotta tra SVG e Mclaughlin é entrata nel vivo ad Aukland dove i due contendenti si sono spartiti i successi dopo un'interessante gara 1 che ha visto van Gisbergen toccare violentemente Mclaughlin,  secondo al traguardo.

Il championship decider di Newcastle si é aperto con una bellissima strategia della Holden di van Gisbergen che, pittando poco prima della fine della SC per il crash di Coulthard #12, ha potuto arrivare senza più soste al traguardo.
Alle ultime due curve Mclaughlin é rimasto senza carburante consegnando la prova a van Gisbergen che, nel post gara, verrà retrocesso proprio a causa dell'ultimo pit considerato irregolare.
La 31°e decisiva prova ha visto un veloccissimo Mclaughlin mentre SVG non é mai stato della partita e non ha fatto meglio del quarto posto.
Per Mclaughlin si tratta del primo titolo nel Supercars Championship che per la prima volta arriva in casa Penske, per l'ultima con la gloriosa Ford Falcon che dal 2019 lascerà spazio alla Mustang.
Ottima stagione per Mostert, Lowndes, Whincup,  Pye, i due Kelly ed il già citato Reynolds mentre Coulthard e Winterbottom hanno avuto grande difficoltà per tutta la stagione, con quest'ultimo che dal 2019 non sarà più un pilota del Prodrive.

Triple Eight batte Penske nella classifica team al termine di una stagione che come 12 mesi fa ha confermato quanto sia equilibrato un campionato lungo, difficile ed impegnativo dove le gare Endurance sono la ciligina sulla perfetta torta del Virgin Australian Supercars Championship.


martedì 4 dicembre 2018

Review - Mobil 1 Porsche Supercup

Come 12 mesi fa il campione della Mobil 1 Porsche Supercup si conferma Micheal Ammermüller.
Il tedesco, proprio cone lo scorso anno, ha pagato la parte centrale della stagione portando il tutto all'ultima decisiva gara vinta dal giovane pilota Andlauer.
Il campionato si é aperto a Barcellona dove subito Ammermüller ha messo in riga tutti vincendo su van Lagen e Pereira, terzo anche nel successivo appuntamento di Montecarlo dove Ammermüller ha provato in tutti i modi a infilare Yelloly, primo sul traguardo.
Invisibile nelle prime due competizioni il giovane pilota Thomas Preining che, con soli 2 punti in 2 prove, era chiamato a far vedere qualcosa di buono nel terzo atto stagione in casa a Spielberg.
Al Red Bull Ring, Preining ha messo in riga tutti precedendo le due auto del Martinet by ALMERAS rispettivamente con Andlauer e Latorre, rookie in Supercup dopo le belle cose fatte vedere in Carrera Cup France.
Latorre ha messo tutti in fila a Silverstone dominando dal primo all'ultimo giro contro un Ammermüller che in tutti i modi cercava di beffarlo.

Yelloly é tornato a vincere in quel di Hockenheim prima di lasciare spazio a Preining che ha portato a casa consecutivamente le prove di Budapest, Spa - Francorchamps e Monza dove Ammermüller ha chiuso secondo davanti al nostro Drudi.
Il championship decider di Città del Messico ha incoronato Ammermüller, più performante di Yelloly e di Preining, autore di due errori ingenui in entrambe le prove che hanno concesso a Yelloly di conquistare il secondo posto finale con 7 punti di scarto da Ammermüller.
Ci si attendeva di più da parte di Andlauer mentre Preining ha dimostrato grandi cose e certamente, senza i punti persi ad inizio anno, sarebbe stato nella partita tra i grandi.

Ottima stagione per van Lagen, Ashkanani, Perera e il giovane ten Voorde che con il jump start di gara 1 in Messico ha buttato alle ortiche il titolo rookie che ha incoronato Latorre con 10 lunghezze di vantaggio sul pilota del Project One.
La classe Pro - Am ha consegnato il titolo a Lindland che ha battuto per soli 4 punti Misslin mentre il titolo team é tornato come lo scorso anno in casa Lechner che con 288 punti ha battuto i rivali del FACH AUTO TECH, fermi a 235 punti.

Quella della Porsche Supercup é stata un'altra stagione molto divertente che come sempre ha presentato nuovi nomi come Preining ed Andlauer.






lunedì 3 dicembre 2018

Review - Monster Energy NASCAR Cup Series

La lunghissima stagione della Monster Energy NASCAR Cup Series ci ha regalato 36 gare emozionanti che hanno fatto emergere in mamiera chiara le pecche di un sistema, quello dei Play-off, molto spettacolare ma non fedele ai valori visti quest'anno. 
La Regular Season ha avuto come protagonisti Kyle Busch #18 e Kevin Harvick #4 con otto successi ciascuno e Martin Truex Jr #78 con quattro successi.
La parte precedente ai Play-off ha visto molte sorprese, una su tutte il successo di Dillon #3 nella Daytona 500 all'ultimo passaggio su Armirola #10, spinto a muro dal rivale.
Blaney #12, Bowmann #88 ed Armirola si sono giocati l'accesso alla fase finale grazie alla costanza anche se senza successi.
Prima del gioro di boa di Sonoma si sono fatti vedere al top Bowyer #14 che successivamente non ha più mantenuto il target dei migliori dove fino all'estate raramente abbiamo visto competitivo il team Penske con Keselowski #2 e Logano #22.
Sempre in estate é arrivato il primo successo in Cup per Chase Elliot #9 che ha completato una spettacolare prova dove é resistito a Truex nell'ultimo, teso, giro.
Arrivati ai Play-off tutti i big erano presenti, comprese molte mine vaganti tra cui i giovani Elliot e Larson. 
 
 
 
Al Round of 16 ci hanno lasciato le penne Bowmann, Jones #20 e Dillon #3 oltre a Johnson che per la prima volta é stato eliminato al primo round.
Il pilota del team Hendric ha giocato il tutto per tutto nel Roval dove é finito per toccarsi e girarsi insieme a Truex nell'ultima decisiva curva di una competizione favolosa.
Il round successivo ha visto la vittoria a sorpresa di Armirola e la conferma di Elliot vincitore in Kansas e a Dover dove Blaney salutava la compagnia insieme a Hamlin #11, Larson e Keselowski. 
Il Round of 8 ha rischiato di salutare Harvick #4 mentre Truex ha dato spettacolo nella prima gara di Martinsville dove abbiamo avuto uno dei più belli finali di questo anno con Logano che all'ultima decisiva staccata ha conquistato il pass per la finale a suon di spintonate al rivale.
Truex é arrivato in finale insieme agli altri due membri della Magic 3 Harvick e Ky. Busch cercando di ridare il favore a Logano che nel Championship 4 di Miami si é reso protagonista di un'impresa che lo incorona per la prima volta campione della NASCAR a 28 anni dopo 11 anni di tentativi.
Per il team Penske si tratta della seconda corona nella massima serie della NASCAR dopo il sigillo di qualche anno fa grazie a Keselowski. 
Buona stagione per i giovani Byron #24, Rookie of the year e Wallace #43, secondo nella magica Daytona 500.
Kyle Busch é stato il campione della Regular Season mentre restano a bocca asciutta Harvik e Truex, piloti che insieme a "Roudy" meritavano il titolo.
 
 
 
Ford saluta la mitica Fusion con  il titolo case con soli 23 punti di gap sulla Toyota mentre stagione disastrosa per le Chevrolet che pagano una giovane Camaro pronta a dar battaglia l'anno prossimo dove le Camry saranno ancora presenti insieme alla nuova Mustang. Si aspetta un interessante inverno con cambi di casacca importanti, tra i quali quello di Truex che passa a Gibbs.
Attenzione ai giovani che già nel 2019 potrebbero attaccare i veterani del campionato. 
É stata come sempre una stagione eterna ma certamente mai noiosa con delle ultime gare davvero tese come Martinsville o il Roval che é stato promosso a pieni voti.
Tra qualche mese si riccenderanno i motori per un'altra tesissima annata che come sempre scatterà con la mitica Daytona 500

mercoledì 28 novembre 2018

Review - Blancpain GT Series

 La serie europea più importante per l'impero SRO ci ha regalato anche quest'anno grandi emozioni, soprattutto per quanto riguarda la coppa Endurance che con le sue 50 auto si conferma una della serie più avvincenti del panorama mondiale.
La battaglia é stata principalmente tra Audi e Mercedes mentre Lamborghini non ha confermato la scorsa spettacolare stagione.




La casa emiliana ha iniziato  la stagione al top con il duo Engelhart/Bortolotti subito sul gradino più alto del podio mentre nella seconda gara é arrivato il successo del team Attempto, da questa stagione con Audi.
S. Schothorst/K. van der Linde #66 hanno battuto la vettura #88 di Meadows/Marciello, successivamente assoluti protagonisti, soprattutto con Marciello, da poco ufficiale AMG.
A Monza il BOP ha ridotto le prestazioni delle Huracan che si sono trovate ad inseguire Mercedes, Audi e a sorpresa l'anziana Jaguar che, aggevolata, teneva testa ai PRO.
Nella 3H nel Tempio della Velocità lo spettacolo non é mancato con l'Audi  #1 di Riberas/Mies/D. Vanthoor che ha dato bagarre contro la Mercedes #43 di Strakka di Parente/Götz/Bühk, secondi alle spalle della R8.
La sorpresa del round brianzolo é stata la strepitosa prova da parte della Jaguar #54 di Grenier/Fontana/Zaug.
Il terzetto della Silver Cup ha dominato la scena grazie ad un BOP oltremodo favorevole.
Salutata Monza, il campionato si é spostato in Inghilterra per il back to back Brands Hatch - Silverstone. 



Nell'evento londinese, secondo atto della Sprint Cup, Audi l'ha fatta da padrona con Stevens/D. Vanthoor #2 e la #17 di Leonard nella seconda competizione. 
La AMG #88 di Marciello/Meadows ha fatto fatica, bloccata dalla Audi #1 in gara 1 e dalla #66 di Attempto nella seconda prova.
La 3H di Silverstone ha visto il dominio da parte della Aston Martin #76 di Vaxivière/Thiim/Dennis dove la #88 Mercedes é tornata sul podio insieme alla Lexus #114 di Siedler/Ortelli/Paltala, finalmente sul podio con la nuova Lexus del team Frey. 



Una vettura nata bene che ha raggiunto il culmine nella stagione al Paul Ricard dove la gemella #14 di Seefried/Klien/Costa ha strappato nell'ultimo decisivo passaggio la 1000Km alla nuova Continental GT3 #7 di Gounon/Kane e Pepper, sostitito di Guy Smith che dopo Silverstone ha appeso il casco al chiodo.
Benissimo anche al Paul Ricard tutti gli altri protagonisti della stagione a meno dell'Audi #1 che marcava un pesante 0.
Nelle altre classi, la 3H di Silverstone e la 6H francese hanno visto festeggiare Mercedes, con la #6 del Black Falcon nettamente superiore alla concorrenza che a Silverstone ha visto un grande passo falso da parte della Jaguar #54.
In Francia é arrivato il primo sigillo della Lamborghini #78 del team Barwell con Beretta/Mitchell/Kodric davanti alla già citata #6 con Piana/Al Faisal/Haupt.
Misano, passata da prima prova ad evento di metà stagione della Sprint Cup, é stato uno degli eventi chiave per la serie con Mies/Riberas #1 autori di un favoloso week end che ha regalato due pesantissime vittorie, soprattutto considerando l'errore di Marciello la domenica che ha rilegato la #88 da seconda a decima.



L'evento decisivo del 2018 é stata la 24H di Spa - Francorchamps che, come sempre, ha riservato enormi emozioni e sorprese.  I punti intermedi hanno permesso all'Audi #1, alla AMG #4  e alla #88 di portare la lotta al campionato alla decisiva finale di Barcellona.
La prova più prestigiosa della stagione é stata conquistata dalla M6 #34 del team Walkenhorst che da outsider ha battuto la concorrenza grazie al trio Blonqvist/Eng/Krognes.



 Il terzetto ha preceduto la BMW #99 di Sims/Kligmann/Catsburg e l'Audi #29 con i due van der Linde e Schmidt, alfieri del team Land Motorsport. 
Le altre Audi hanno fatto fatica cosi come le Aston che, dopo la pole, si sono ritrovate a giocarsi le chance di vittoria con la vettura #76, scattata dal fondo del gruppo. 
L'Audi #1 con Vanthoor/Riberas/Mies si é trovata fuori gia dalle prime battute a causa di una sanzione di 3 min per un'irregolarità nelle qualifiche.
La #88 AMG, con Vautier/Marciello/Juncadella, recuperava punti sulla testa del gruppo presentansi a Barcellona con un gap minimo sulla #4 di Stolz/Buurman/Engel.
 A Spa in Silver Cup la gara é arrivata a decidersi nelle ultime battute tra Barwell ed Ombra che alla fine ha avuto la meglio con Ling/Frassineti/Monti/Rizzoli approfittando anche dei problemi in qualifica della forte AMG #6 e della Aston #97.
In Pro - Am trionfo per Rinaldi con Maitschull/Salkhov/Keilwitz #333 che riporta la Ferrari in vetta alla classifica  mentre in Am, dopo Mercedes e il doppio successo della McLaren #188 é arrivato il sigillo della Lamborghini #77 con Amstutz/Kujala/Machitski/Abra mentre Harris/Watson/Goodwin/West finivano una gara in salita che ha praticamente vanificato il lavoro di una stagione. 



 Post Spa é arrivato il momento di incoronare il campione della categoria Sprint con due round che successivamente si riveleranno determinanti anche per la conquista della classifica combinata.
A Budapest é tornata al trionfo la Lamborghini #63 di Bortolotti/Engelhart ma soprattutto la #88 di Marciello/Meadows si é rilanciata in graduatoria per trntare di giocarsi tutto nel championship decider al Nürburgring dove la #1 di Mies/Riberas partiva a pari punti con la #88.



In Germania, dopo una gara 1 relativamente tranquilla vinta dalla #1, tutto é cambiato nella seconda prova con Mies, partito ultimo,  costretto a rimontare fino al quarto posto.
Riberas, salito al voltante, ha raggiunto il terzo posto ma, nell'attaccare la vettura #66, ha forato all'uscita della Mercedes Arena salutando le aspirazioni di titolo per quanto riguarda la Sprint Cup e la GT Series che a Barcellona verrà sigillata da Raffaele Marciello, campione della Sprint Cup con Meadows.



Marciello ha cercato il tris a Barcellona dove la Mercedes #4 di Buurmann/Engel/Strolz ha avuto la meglio nell'ultima 3H che vedeva contrapposte più di 10 auto in lotta per il titolo.
Marciello/Juncadella si sono accontentati del secondo posto davanti alla Ferrari #72 di Molina/Rigon/Aleshin che anche in questa stagione é stata davvero sfortunata, a Monza come in altre competizioni.
Il team AKKA ASP può esultare per aver portato i propri piloti al vertice della GT Series non solo nella classe PRO con Marciello ma anche in Silver Cup dove Bastian/Manchester #90 si sono trovati in vetta alla nuova competitiva classe nata nel 2018.
Il duo #90 ha dominato in Sprint mentre nell'Endurance l'anziana Jaguar ha sfruttato alla grande il BOP per attaccare e conquistare il campionato con Grenier/Fontana/Zaugg #56, quarti Overall anche nell'ultima competizione. 



In Pro Am sono usciti ad ossa rotte i piloti delle varie Ferrari di Rinaldi, Kessel e Spirit of Race, battuti dalla Audi di Sainteloc #26 di Winkelhock/Stievanart, campioni nella Sprint Cup e GT Series ma battuti nelle gare di durata dove Strakka ha incoronato Williamson/C. Buncombe/Leventis #42. Sainteloc regala ad Audi il titolo Pro Am nella GT Series mentre WRT si accontenta del trofeo Sprint Cup come consolazione di un 2018 da dimenticare.



Amstutz/Machtski sono i nuovi campioni GT Series ed Endurance Cup per la classe Am che incorona invece Feligoni/Gosselin nuovi canpioni nella classe Sprint.
Tutte le case sono state messe a pari prestazioni grazia ad un BOP abbastanza corretto che ha permesso a tutti di giocarsi almeno una vittoria.
Audi, Mercedes, Lamborghini e BMW, ma solo a Spa, si sono difesi alla grande anche se nella GT Series ha sofferto tanto il Team Grasser. Aston Martin archivia un'ottima stagione con R - Motorsport che nel 2019 accoglie la nuova V8 Vantage mentre la Mclaren debutterà con la nuova 720S dopo una stagione in ombra con la vecchia 650S.
Lexus e Bentley sono in grande crescita mentre ci si attendeva di più da parte di Porsche  che, nonostante un equipaggio di assoluto livello, ha sofferto tanto ovunque cercando di giocarsi il tutto a Spa dove invece tutto non é filato come al Nürburgring.
Audi, come Porsche, segue le orme di Aston e Mclaren con una nuovissima GT3 pronta a dare lotta con le Mercedes.
Lamborghini evolve la Huracan mentre sarebbe stato bello vedere le varir Rosse più competitive.
Lasciando l'aspetto della 24H di Spa - Francorchamps, il Blancpain GT Series é stata ancora una volta una delle categorie più spettacari del motorsport, soprattutto nell'Endurance dove 50 auto si giocano puntualmente una gara di 3H che sembra cortissima.







giovedì 25 ottobre 2018

Review - DTM

Nella bellissima location di Hockenheim, lo spettacolo del DTM  ci regalato un finale di stagione entusiasmante con una battaglia a 3 per il titolo.
La prima gara del 2018, disputata ad Hockenheim, ha visto Paffett imporsi in gara 1 prima di dar vita ad un emozionante duello nella seconda prova contro Glock.
Glock ha battuto l'alfiere AMG che, rimasto senza DRS, ha dovuto difendersi anche dal ritorno di Eriksson e Rockenfeller. 
 
 
 
Archiviato il primo atto si é passati al Lausitzring dove, dopo lo spettacolare crash di Rast e la successiva bandiera rossa, é stato Eng a salire per la prima volta sul gradino più alto del podio con la sua BMW M4.
Paffett si é rifatto nella seconda competizione dopo aver resistito al ritorno di Wittmann e Wehrlein, al ritorno nella categoria. 
 
 
 
Arrivata l'estate il DTM si é spostato in quel di Budapest dove, dopo il primo trionfo della stagione per Di Resta, é arrivato il trionfo del due volte campione  Wittmann al termine di una gara pazza.
Nella pit lane, l'arrivo della pioggia ha tradito Spengler, Auer e Mortara che sono arrivati lunghi travolgendo meccanici e commissari.
Dopo la red flag, Witmman ha approfittato per tagliare il traguardo davanti a Glock ed Eng mentre le Audi continuavano a far fatica contro le due case rivali.
A Norimberga il campionato ci ha regalato due eventi spettacolari, soprattutto gara 2 quando Wittmann, partito settimo, ha passato le sei AMG rivali grazie ad una strategia perfetta e ad uno stupendo supporto da parte del compagno Spengler che lo ha aiutato facendo da tappo ai piloto della casa di Stoccarda con gomme fredde.
 
 
 
Mortara ha completato al secondo posto con 4 decimi di ritardo dal padrone di casa dopo la vittoria in gara 1 su Paffett, anche al Norisring in battaglia con Glock a suon di toccate e staccatone.
A metà luglio il DTM ha salutato la terra tedesca per dirgersi verso il trittico Zandvoort, Brands Hatch e Misano.
In Olanda, pista ostica per i sorpassi, Mercedes con Paffett ha imposto il dominio in gara 1 dove lo sfortunato Rast, ultimo ad aver effettuato la sosta, ha perso ogni possibilità di classifica a causa della Safety Car che lo ha costretto ad un pit all'ultimo giro.
Il campione 2017 si é rifatto grazie ad una perfetta strategia che ha permesso al pilota Audi di vincere per la prima volta in questo 2018 beffando sul traguardo il vincitore del sabato e Di Resta.
La strategia é stata fondamentale anche a Brands Hatch dove Juncadella ha potuto bruciare la concorrenza il sabato davanti ad un ritrovato Farfus che dopo anni torna sul podio della categoria, di nuovo in Inghilterra dopo anni di assenza.
La seconda prova inglese si é decisa alla Paddock Hill quando Paffett ha mantenuto la pole all'estrno mentre il connazionale Di Resta non riusciva a prendere la leadership. 
 
 
 
Salutata l'Inghilterra, oltrepassata la metà stagione il campionato é tornato nella nostra Italia dopo 10 anni di digiuno.
A condire l'evento romagnolo, dopo la wild card Ekstrom per Audi in quel di Hockenheim e di Ogier a Spielberg per Mercedes, c'è stato l'esordio di Alex Zanardi grazie ad un progetto molto ambizioso che solo lui poteva portare in pista con successo.
I mostri del DTM hanno acceso i motori per la prima volta sotto le luci artificiali per due gare condizionate dal mal tempo.
 
 
 
La prima prova é stata condizionata da piú di una Safety Car a causa di vari contatti tra cui quello di Mortara e Paffett, leader della classifica prima di Misano.
Di Resta, diretto rivale, ha giocato alla grande resistendo sul traguardo al ritorno di Frinjs mentre le BMW continuavano a far fatica.
Domenica la pista viscida ha visto i team provare varie strategie con molti piloti tra cui Eriksson unico a partire con le slick. Questo, grazie alla successiva Safety Car, ha permesso alllo svedese di prendere un gap abissale sui rivali che avevano perso un giro.
Mortara ha completato al secondo posto davanti a Rast che, approfittando dello zero marcato dai due Mercedes, si rilanciava in un campionato governato dalle AMG di Paffett e Di Resta.
 
 
 
 
Il pilota di punta di Audi é diventato imbattibile al rientro dalle vacanze al Nürburgring.
Per la prima volta un pilota ha conquistato entrambe le pole e tutte le gare grazie ad un'ottima strategia ed un eccellente gioco di squadra che ritroveremo anche a Spielberg dove, sabato pomeriggio, dopo un restart a due giri dalla fine, Rockenfeller e Müller si sono spostati all'ultima curva lasciando trionfare Rast che, dopo essersi ripetuto il giorno dopo si presentava in Baden - Württemberg con un unico obbiettivo, vincere e sperare nella negativa prova dei rivali.
Di Resta non é mai stato in partita chiudendo le due prove peggiori di questo 2018 mentre Rast, dopo uno spettacolare duello con Paffett in gara 1 dove ha vinto, ha compiuto il suo dovere anche nella final race vincendo ma il terzo posto di Paffett ha tolto ogni speranza sul titolo.
Rast si è dimostrato un grande rivale, unico rivale della armata AMG che da subito si è dimostrata vincente.
 
 
 
BMW é caduta da metà anno in poi e nonostante sia chiaro che il leader é Wittmann, quest'anno non é andato tutto secondo i piani.
Peccato per Audi che ha trovato la quadra solo nel finale con un solo pilota dato che Duval, Müller o Frinjs sono stati certamente buone spalle a Rast ma non in grado di competere per un campionato tiratissimo.
Deludono Auer e Wehrlein al ritorno nella serie mentre da applausi l'esordio per Eriksson e soprattutto per il compagno Eng, sempre costante soprattutto nella prima parte di campionato. 
 
 
 
Mercedes - AMG Motorsport PETRONAS si aggiudica il titolo team mentre l'alloro costruttori si sposta in direzione Stoccarda con quasi 300 punti di gap sulla BMW.
Dopo 30 anni di gare nella categoria tedesca, Mercedes saluta la compagnia per altri impegni lasciando un grande vuoto.
 
 
 
Fortunatamente, il campionato proseguirà la sua storia con BMW, Audi e la Aston Martin, pronta a mettersi in gioco in una nuova sfida tutta da vivere dal primo all'ultimo giro.
Grazie DTM per una stagione spettacolare che non é un punto di fine, come sembrava, ma l'inizio di una nuova avventura di una delle serie più belle per quanto riguarda quest'anno di motorsport. 






giovedì 18 ottobre 2018

Review - British GT

La stagione 2018 del British GT Championship ha incoronato ancora una volta le Aston Martin, costanti e veloci su tutte le piste.
Le vetture inglesi erano anche le più numerose del gruppo GT3 e va detto, anche quelle con i migliori equipaggi dato che, su ogni Vantage V12, erano presenti piloti ufficiali come Thiim, Adam, Sorensen, Martin e Turner.
La domenica di Pasqua, in un'allagata Oulton Park, l'Aston #75 di Adam/Haigh ha subito lottato con la Lamborghini Huracan #33 di Minshaw/Keen, pronti al successo dopo averlo sfiorato lo scorso anno.
Adam/Haigh hanno vinto la prima gara mentre gara 2 veniva annullata causa mal tempo. La pioggia ha seguito il campionato anche a Rokingham, prima competizione endurance dove a spiccare é stata la Mercedes #116 di Mowle/Buurmann, leader della graduatoria dopo le prime due prove.
A Snetterton le Aston hanno ripreso il controllo delle gare Sprint  con i successi di Johnson/Sorensen #17  in gara due e Farmer/Thiim nella prima prova. 
 
 
 
Da questo appuntamento, la vettura #11 del TF Sport ha vinto la prova di Silverstone, la più importante dell'anno prima del ritiro a Spa dove é arrivato il primo successo della Aston #47 di G. Davidson/Martin davanti alla Bentley #1 di Ratcliffe/Parfitt Jr #1, invisibili quasi ovunque. 
Grazie agli handicap di tempo, sul tracciato di Brands Hatch abbiamo rivisto competitivo il team Barwell che però non ha potuto fare molto contro un inarrestabile Jonny Adam, ad un passo dal titolo. 
Grazie ai restituiti dalla revoca della sanzione di Snetterton, la vettura #75 del team Optimun Motorsport ha gestito il final round, vinto dalla Huracan #33 di Keen/Minshaw, conquistando il titolo nell'ultimo anno della V12 Vantage grazie ad Adam e alla compagna di guida Flick Haigh, prima donna ad alzare il trofeo piú ambito.
Terzo posto in stagione per Thiim/Farmer, sconfitti pesantemente nelle prime prove e poi successivamente in crisi a recuperare il gap.
Per soli 9 punti TF Sport ha vinto il trofeo team sugli inglesi di Barwell. 
Deludente annata da parte delle Mclaren e Nissan, presenti solo in qualche prova.



Dopo il primo successo da parte della McLaren #72 di Balon/Barnocoat ed il successo della Ginetta #55 con Pointon/Matthiesen in quel di Rokingham, la stagione GT4 ha iniziato a curvarsi irrimediabilemte verso casa BMW sulla nuova M4.
Sia la #42 che la #44, dove il titolare é Mitchell, sono riuscite a chiudere una annata pazzesca fino all'ultimo appuntamento quando, a causa di una gara non perfetta del #43, Tuck/Green #42 e O'Brien/Fagg #4 hanno chiuso il campionato rispettivamente con 1 e 2 punti da Mitchell.
Ottimo campionato per l'anziana Ginetta mentre deludono la Toyota, la Jaguar e le Nissan, performanti solo in due occasioni in tutto l'arco della stagione.
Il titolo team GT4 é stato assgnato al Century Racing per 1.5 punti su Tolman Motorsport Ltd.



Il British GT 2018 é stato davvero interessante con macchine diverse, soprattutto in GT4 dove la categoria si é alzata come numero di iscritti.
Nel suo piccolo,  speriamo che i piloti ufficiali delle varie case siano ancora presenti nella prossima stagione di un campionato da vivere nelle gare da 2H o nelle competizioni di 1H.


lunedì 8 ottobre 2018

Review - ADAC GT Masters

Più che mai equilibrato, l'ADAC GT Masters 2018 ha premiato la costanza della Porsche #99 del team Precote Herbert Motorsport con il duo R. Renauer/Jaminet.
Nella prima prova di Oschesleben tutto é iniziato con l'Audi #5 di Hofer/Ellis del team Phoenix dopo aver resistito alla Lamborghini #63 di Caldarelli/Bortolotti che veniva poi squalificata nel post gara prima di rifarsi nella seconda prova.
A Most é arrivato il primo trionfo da parte della Mercedes AMG #47 di Pommer/Götz anche se é stata la Corvette #1 di Kirchhöfer/Keilwitz a prendere la vetta della classifica. La vettura di punta del Calleway Competition ha fatto stravedere in Austria dove, sul bagnato, Keilwitz ha saputo gestire le difficili condizioni atmosferiche conquistando entrambe le gare.
Dopo la pausa estiva tutto è cambiato e sono iniziati i guai per la #1.



Al Nürburgring il week end é andato in direzione Mann - Filter, secondi solo in gara 2 quando la vettura #33 di Salaquadra/Stippler ha preceduto sul traguardo Götz/Pommer che approfittavano dei ritiri di Land e della #1 per chiudere il gap in classifica. 
Grasser é tornato al trionfo con Companc/Mapelli in quel di Zandvoort dove é arrivato anche il primo successo per Renauer/Jaminet #99, fino ad allora a podio a Spielberg  e Most oltre ad altri 4°posti in diverse occasioni come ad Oschesleben. 
Dopo l'insidiosa pista olandese, l'evento svolta della stagione è stato al Sachsenring quando la stagione vedeva la AMG #47 davanti alla Corvette #1 mentre la Porsche #99 e l'Audi #28 dei due van der Linde inseguiva il trio di testa.
Gara 1 ha visto la #47 coinvolta in un incidente e alzare bandiera bianca prima che anche la Corvette #1 e la Porsche #99 finissero out per contatti o errori.
A gioire é stata l'Audi che, dopo il trionfo del sabato, ha replicato in gara 2 con un secondo posto preziosissimo. I due van der Linde hanno colmato il gap sulla #99, quarta, e sulle altre due auto.
La Corvette ha completato la prova al settimo posto mentre Götz veniva coinvolto in una mega carambola nella prima stretta curva.
Ad Hockenheim si sono trovati in quattro a giocarsi il titolo con Corvette che ha aperto le danze il sabato davanti alla Porsche,  alla R8 #28 e alla AMG #47 che, domenica, ha completato prematuramente la competizione a causa di un tentativo smisurato di Dries Vanthoor.
Il belga ha tolto la possibilità alla Mercedes di giocarsi il titolo dopo un anno dove le auto  di Mann - Filter sono state davvero sfortunate.
Non é bastato il trionfo dei due van der Linde nella gara 2 per vincere il campionato che dopo un anno torna in casa Porsche con un solo punto di scarto sulla vettura #28 del team Land. Terzo posto per la Corvette del Calleway mentre quarto per la già citata AMG che festeggia il campionato team con il Mann - Filter team HTP.
I tedeschi hanno battuto il Land Motorsport ed il Precote Herbert Motorsport, terzi con 31 punti di ritardo.



Sheldon van der Linde si é aggiuducato la classifica rookie battendo Jensen mentre l'ADAC Tropy è stato comquistato da Remo Lips.
Hanno deluso in questa stagione le auto di Zakspeed e Grasser mentre c'è ancora da lavorare per la nuova Honda GT3, pronta a far bene dalla prossima edizione della serie.
Una categoria che si dimostra imprevedibile anche se purtroppo solo nell'ultima prova abbiamo vissuto un corpo a corpo tra i contendenti al titolo che nel resto delle gare si sono sfidati a distanza.
Speriamo in una maggiore lotta già dal prossimo anno in un campionato che, tolto il Blancpain GT Series, é il principale in europa.










giovedì 27 settembre 2018

Review - Indy Car

Si é chiusa tra i sali e scendi di Sonoma la stagione 2018 della Indy Car Series.
Scott Dixon #9 ha vinto per la quinta volta la categoria americana con il team Ganassi che zitto zitto ha sconfitto l'armata Penske e Andretti.
A St. Petersburg, primo appuntamento della stagione, tutti siamo rimasti senza parole dalla splendida prova di Robert Wieckens #6, buttato out a due giri dalla fine da Rossi #27 che ha spalancato le porte al trionfo di Bourdais #18.
Nel primo ovale a Phoenix e poi al Barber Newgarden #1 ha alzato la voce mettendo in chiaro che il campione 2017 avrebbe dato del filo da torcere anche se poi successivamente commenterà qualche errore di troppo.
Rossi #27 ha portato a casa il primo sigillo a Long Beach prima di spostarsi a Indianapolis.
Will Power #12 ha saputo vincere per ben due volte nello stesso mese nel tempio della Indy Car con il successo nel GP di inizio mese e soprattutto della 500 miglia di fine mese, per la prima volta messa in bacheca. 
Rossi è stato autore di una Indy 500 magnifica che lo ha visto compire tantissimi sorpassi in una condizione non facile dato il nuovo aereokit che ha reso le auto molto piú difficili da guidare e quindi poco stabili sull'ovale.
Per questo le competizioni sono diventate più spettacolari sui cittadini e stradali peggiorando le gare veloci che fino al 2017 erano le perle della categoria americana che non può permettersi 200 giri ad Indianapolis dove ci sono auto che si girano "senza motivo" o senza nemmeno un sorpasso.
Lasciata l'Indiana, a Detroit il Dual ha rivisto Dixon tornare al successo mentre Rossi ha perso parecchi punti in quel di Belle Isle per un erroraccio quando poteva giocarsi la gara.
Una prima svolta per il campionato é stata la gara di Toronto che ha visto vincere Dixon mentre Newgarden commetteva un grave errore in una delle ripartenze.
Da qui il pilota #1 non si é più ripreso fininendo l'anno addirittura fuori dalla top 5 mentre Rossi, proprio da Toronto, ha iniziato l'ascesa al vertice con un ottavo posto che ha preceduto il dominio in quel di Mid - Ohio e Pocono.
La gara nel Tricky - Triangle é stata condizionata dal terrificante incidente di Robert Wieckens #6, decollato contro le reti del tracciato americano disfando la macchina e riportando gravi lesioni.
Un vero peccato per quanto riguarda il canadese che questa stagione meritava una vittoria nella serie che lo ha visto da subito competitivo con una pole alla prima qualifica tra i muri in Florida.
Le condizioni non sono chiare con l'ex DTM che speriamo torni presto nel sedile di un'auto perché davvero merirta di dare ancora tanto al motorsport.
Nonostante non abbia più corso, Wieckens ha vinto il titolo Rookie davanti a Veach #26 e a Leist #4, bravo nelle ultime prove.
Dopo il Gateway quando é tornato a vincere Power che ha beffato solo nelle ultime battuto un Alexander Rossi, sfortunato poi con la strategia in quel del Portland, é arrivato a Sonoma con oltre 25 punti da recuperare a Dixon.
L'australiano é stato bravo a uscire dalle difficoltà sul tracciato di Portland per poi gestire il final round californiano deciso alla prima staccata quando Rossi ha gettato tutto a causa di un errore al via.
Penske si accontenta del terzo posto finale con Power mentre Hunter - Reay é stato molto bravo ad attacare nel finale di stagione completando l'anno in quarta piazza.
Anno deludente per Rahal #15, Kanaan #14, Jones #10 ma anche per Pagenaud #22 ed Hinchcliffe #5 che ha potuto esultare solo in occasione della tappa in Iowa quando ha rotto un lungo digiuno.
Una stagione che ci ha fatto certamente divertire anche se, paragonata alla NASCAR o all'IMSA, la Indy deve ancora lavorare sullo spettacolo.

sabato 11 agosto 2018

Review - Formula E

La quarta stagione della serie elettrica ha regalato fin da subito colpi di scena incredibili assegnando il titolo addiritura con una gara di anticipo al francese Jean-Eric Vergne autore di una stagione sempre al top.
L'anno è iniziato in modo confusionario per i team, E-Dams e Audi e i suoi piloti Buemi e Di Grassi protagonisti principali l'anno passato, ma subito male in quel di Hong Kong.
Nel frattempo i team sulla carta minori come DS Virgin e Techeetah hanno da subito stupito in positivo.



Nella prima parte di stagione gli interpreti principali della serie sono stati Sam Bird, Vergne e Rosenqvist vincitori delle prime 6 gare, escluso il Messico dove lo svedese dopo un weekend di dominio si è visto tradire dalla sua monoposto regalando la prima vittoria ad Abt ed Audi, che da Mexico City in avanti fara grandi passi per ritornare sotto ai primi.




La seconda parte di stagione è stata una lotta a 2 a causa dei continui problemi ed errori della Mahindra e di Rosenqvist che ha lasciato  lasciando Bird e Vergne a contendersi il titolo.
Tra i due contendenti non c'è mai stato un corpo a corpo durante la stagione ma più una lotta a distanza.
Dopo il giro di boa in Uruguay, vinto da Vergne; dopo una favolosa bagarre con il campione in carica Di Grassi, la tappa di Roma é andata a Bird   prima che Vergne rispondesse in casa a Parigi.



Dalla gara dopo in Germania entrambi i contendenti hanno provato a fare i ragionieri limitandosi a portare a casa il massimo senza rischiare.
In tutto questo ne ha approfittato l'Audi che ha ridotto il gap in classifica dalla DS Virgin e Techeetah riuscendo all'ultimo round a New York a essere ancora in gioco.



Gara 1 di New York vede Bird sciupare l'ultima possibilità per contendersi il titolo non sfruttando l'ultimo posto in griglia del rivale. Mentre Vergne vinceva il titolo, Audi si portava a casa un'altro 1 - 2 rimettendosi in pista per il titolo costruttori. All'inizio di gara 2 sembrava scontato la vittoria di Techeetah nel campionato costruttori ma il jump start e la conseguente penalità per Lotterer ha negato a loro la possibilità di gioire offrendo il titolo ai rivali su un piatto d'argento.



Il Team Techeetah si è comportato in modo egregio da vero top team come Audi che è riuscita a risolvere i propri problemi e ritornare nelle posizioni di vertice.
Non si può dire lo stesso di E-Dams e Mahindra con gli indiani che sono calati di prestazioni in modo vertiginoso mentre i francesi non sono riuscitu a competere per la vittoria.
In crescita le prestazioni di Lotterer, Evans, Engel e Turvey da tenere d'occhio nelle prossime edizioni.



Un pilota che ha deluso molto le aspettative invece è Nicolas Prost  che molto probabilmente non troverà un sedile per la prossima stagione cosi come sono a rischio Blomqvist, Lopez e i due italiani Mortara e Filippi.



La Formula E ha regalato molte emozioni durante l'anno regalandoci grandi lotte e colpi di scena.
Gli addetti ai lavori hanno progredito su molti aspetti riguardanti al profilo dei regolamenti tecnici, anche in vista della 2° generazione  di vetture, cercando di  portar la serie ad un livello superiore e riuscendo ad attirare sempre più case costruttrici. Infatti oltre le già presenti Audi, DS, Mahindra, Jaguar e Nissan (che prenderà il posto di Renault) molte case stanno aspettando l'omologazione da parte di FIA per partecipare a questa serie elettrica che sta nel giro di poco tempo sta diventando sempre piu importante.




Immagini tratte da Motorsport.com





lunedì 18 dicembre 2017

Review - Lamborghini Super Trofeo Europe

Dopo l'ottimo inizio di stagione, il duo Spinelli/Grenier ha portato a casa il titolo europeo Lamborghini Supertrofeo. 
La coppia #17 ha dovuto battagliare fino al Championship Decider di Imola contro Postiglione/Ceccotto e Breukers/Jefferies. L'equilibrio non è mancato ma in Emilia Grenier/Spinell sono stati impeccabili senza però riuscire a trionfare nella World Final sigillata da Riccardo Agostini.
Dalla #23 di Ceccotto/Postiglione ci si aspettava di più dopo la stagione da assoluto protagonista da parte di Postiglione un anno fa quando vinse Lind.
 
 
 
Dreyspring/Jiatong sono diventati campioni Pro - Am, Lewandowski/Myzkowski la Am e Van Der Horst la LB CUP. Antonelli Motorsport ha battuto GDL Racing ed VS Racing nella corsa al trofeo team.
Un Lamborghini Supertrofeo che ha perso smalto rispetto ad un anno fa dove le gare erano sempre fantastiche.
Senza più l'appoggio di Blancpain, vedremo cosa succederà l'anno prossimo quando ci sarà la nuova Supertrofeo EVO.